Il Corriere della Sera - 14.10.97

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E per Cusani un ufficio solidarietà in Comune

Incontro con il sindaco: a novembre apre l'agenzia per trovare lavoro ai detenuti

«Non solo carcerati, troveremo un'occupazione anche ai disabili»

Previsto uno sportello anagrafe nel carcere di San Vittore

Mezz'ora di colloquio con la commissione carceri e mezz'ora col sindaco Gabriele Albertini. Sergio Cusani, arrivato ieri pomeriggio a Palazzo Marino, ha fatto tombola. La sua «agenzia di solidarietà» per trovare lavoro a carcerati e persone disagiate «sarà operativa a novembre», annunciano il sindaco e l'uomo dell'Enimont. E troverà posto in un spazio comunale: «Dobbiamo scegliere fra due uffici - spiega Antonio Verro, assessore al Demanio -, che saranno affittati al canone fissato per le associazioni di solidarietà».

L'ufficio, elenca Cusani, «avrà un dirigente che proviene dal mondo dell'impresa o del lavoro, Confindustria o sindacati; un funzionario, ora in pensione, suggerito dal Comune; e due detenuti impegnati a contattare le imprese per trovare lavoro alle persone disagiate, compresi i disabili». Si parte da San Vittore, «ma vogliamo estendere il modello a tutta Italia: siamo in contatto con 160 carceri e 1.400 detenuti».

Palazzo Marino, per parte sua, si prepara ad aprire uno sportello dell'anagrafe nel carcere di piazza Filangieri: «Sarà pronto entro l'anno», dice Antonella Maiolo (Fi), presidente della commissione carceri. Presto nascerà anche una «Consulta», con detenuti e associazioni di volontariato. Il tutto, aggiunge il vicepresidente Umberto Gay (Rifondazione), «sarà poi applicato anche ad Opera». Il Comune conferma di voler affidare dei lavori agli «ospiti» del carcere. Tra Cusani e Albertini la sintonia è tale che il secondo ripete lo stesso esempio del primo: «Penso a un ex spacciatore ed eroinomane che si adoperi per ripulire i giardini pubblici dalle siringhe: sarebbe una sorta di contrappasso dantesco, ma soprattutto una grande occasione di reinserimento».

Cusani ha chiuso in bellezza una giornata scandita da colloqui: il presidente di Assolombarda Benito Benedini, l'ufficio politiche sociali della Camera del lavoro, il direttore della Caritas, don Virginio Colmegna. E anche una telefonata a Francesco Saverio Borrelli, «perché l'appoggio della Procura, in questa operazione, è fondamentale».

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