Il Corriere della Sera - 23.04.98

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Il disegno di legge sarà pronto entro due settimane. I detenuti con l'Aids avranno gli arresti domiciliari

«Depenalizziamo lo spinello di gruppo»

Il governo: non sarà più reato neanche coltivare droghe per uso personale. Contrari i popolari

Flavio Haver

ROMA - Spinello libero alle feste in casa, perfino sotto l'ombrellone o in barca. Purché la «tiratina» finora galeotta avvenga in compagnia degli amici. È la conseguenza del disegno di legge che entro due settimane sarà presentato dal governo. Un provvedimento molto importante che riguarda numerosi aspetti della questione droghe leggere: oltre alla depenalizzazione del reato nel caso in cui venga accertato il cosiddetto «consumo di gruppo» di sostanze stupefacenti, analoga decisione sarà adottata nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un chiaro esempio di coltivazione di piantine di hashish e marijuana per uso personale. Cambiamenti radicali in vista anche per i detenuti che hanno contratto l'Aids conclamato: otterranno gli arresti domiciliari in una struttura sanitaria attrezzata per le cure.

Le novità sono emerse ieri, durante un incontro tra il Guardasigilli Giovanni Maria Flick ed i rappresentanti dei partiti della maggioranza. Al termine è stato il sottosegretario alla Giustizia, Franco Corleone, ad annunciare gli imminenti cambiamenti delle leggi. Per elaborare un testo che tenesse conto di una serie di esigenze, a settembre dello scorso anno era stata insediata una commissione presieduta dal magistrato di Cassazione Giuseppe La Greca e della quale hanno fatto parte, oltre ad esponenti del dicastero di via Arenula, anche esperti nominati dai ministeri degli Interni, della Sanità e degli Affari Sociali. E i lavori sono finiti da pochi giorni. Non sono mancati i commenti a caldo. La prima reazione, negativa, è dei Popolari: secondo Pietro Carotti, «al massimo si può pensare a una diminuzione delle pene o a una serie di pene alternative ma non certo a una depenalizzazione totale».

Niente più carcere, dunque, per chi viene sorpreso da poliziotti o carabinieri mentre si fa la classica «canna» insieme agli amici. Il presupposto fondamentale per evitare la galera sarà comunque che la cessione della droga sia avvenuta a titolo gratuito. Un esempio: finora, se gli agenti sorprendevano cinque persone che stavano fumando hashish, chi l'aveva data agli altri rischiava l'accusa di cessione di sostanze stupefacenti. Con la riforma, no. Ancora. Poteva finire in un penitenziario, con le manette ai polsi, anche chi decideva di coltivarsi sul terrazzo di casa o nel giardino della villetta in campagna qualche piantina di marijuana da utilizzare per sé. Anche in questo caso, non sarà più un magistrato penale ad occuparsi del «reo». Maggior possibilità di curarsi, infine, per i detenuti ammalati di Aids: abolito il meccanismo che portava alla loro automatica scarcerazione nel caso in cui fossero gravemente ammalati, i giudici dovranno comunque disporne il trasferimento agli arresti domiciliari, in strutture mediche specializzate, quando le condizioni sono tali da non essere compatibili con la permanenza nelle carceri.

Le sanzioni amministrative per chi incapperà nei casi previsti dal disegno di legge non dovrebbero essere leggere. Ci sarà una sorta di gradualità. Si andrà dal solito ritiro temporaneo del passaporto o della patente (ma in alcuni casi si arriverà anche a quello definitivo) disposto dal prefetto, ad altri provvedimenti più duri. Come quelli di partecipare a «corsi d'educazione» sulla pericolosità della droga, all'obbligo di firma nei commissariati o nelle caserme dei carabinieri, al divieto di frequentare le discoteche.

Contro le cosiddette droghe nuove (quelle sintetiche come Lsd, Anfetamina ed Ecstasy, il cui consumo è in forte crescita tra giovani e giovanissimi) sabato prossimo parte la settima campagna informativa sulle tossicodipendenze. È stata illustrata ieri alla presenza del ministro della Solidarietà Sociale Livia Turco. Promossa dalla presidenza del Consiglio, l'iniziativa prevede un investimento di otto miliardi. Lo slogan è «fatti furbo non farti male» ed il simbolo rappresenta il pac-man dei videogiochi accompagnato dalla sigla «Noxs», contrazione di «No excess».

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