Il Corriere della Sera - 29.11.97

WB01343_.gif (599 bytes)


Disegno legge

Arresti a casa per le madri detenute

R.R.

ROMA - Tutelare l'infanzia e la fase preadolescenziale e abolire la carcerazione dei bimbi. Sono questi gli obiettivi del disegno di legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri per la posizione delle detenute madri. Il provvedimento estende il differimento obbligatorio della pena fino a un anno di età (prima era fino a sei mesi) per permettere il completamento del ciclo di allattamento-svezzamento del neonato. Solo per i reati più gravi il rinvio rimane fino a sei mesi. La detenzione domiciliare si applicherà a tutte le donne incinte o madri di figli di età inferiore a dieci anni quando la pena inflitta o residua non superi i quattro anni di reclusione.

Il disegno di legge introduce poi una nuova figura di misura alternativa, la detenzione domiciliare speciale. Servirà per assistere i minori di otto anni in modo da assicurare da una parte la costante presenza della madre in famiglia e, dall'altra, il trattamento rieducativo della condannata o internata in presenza di pene elevate. La detenuta può chiedere di poter utilizzare questo regime dopo l'espiazione di almeno un quarto della pena o di almeno dieci anni in caso di condanna all'ergastolo.

Al compimento dell'ottavo anno di età, il beneficio potrà essere prorogato nel caso in cui sussistano i requisiti per l'applicazione della semilibertà. L'alternativa per la detenuta è l'ammissione all'assistenza all'esterno dei figli minori. Il sistema attualmente in vigore, è stato sottolineato nella relazione al disegno di legge, prevedeva la detenzione domiciliare solo per le condannate fino a tre anni, nel caso in cui il figlio non avesse superato i cinque anni. Se non c'erano tali condizioni, il figlio poteva seguire la madre in carcere fino ai tre anni di età. Attualmente sono 2.082 le donne detenute e 56 i piccoli che vivono con le mamme dietro le sbarre.

Numerose le reazioni al provvedimento. «È una conquista di civiltà», ha detto il ministro per le Pari opportunità, Anna Finocchiaro, che ha elaborato il disegno di legge. Commenti positivi, anche se con qualche riserva, dalle opposizioni. «Non ci convince la concessione del beneficio della detenzione domiciliare anche per le madri di bambini con meno di otto anni che hanno commesso gravi reati» ha spiegato il senatore Riccardo Pedrizzi, responsabile dell'ufficio di An per i problemi della famiglia.

WB01343_.gif (599 bytes)