Il Manifesto - 16.11.97

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CARCERI Sciopero della fame di tre algerini a Torino

ORSOLA CASAGRANDE - TORINO

D JAMAL LOUNICI, algerino, detenuto nel carcere di Novara da due anni e mezzo, è arrivato ormai al trentesimo giorno di sciopero della fame. Lounici è in attesa di essere estradato in Francia. Le autorità italiane hanno aderito due volte alla richiesta di estradizione francese. Lounici protesta contro la lunga carcerazione preventiva che gli è stata imposta in attesa del procedimento di estradizione che comunque potrà essere attuato soltanto dopo la decisione definitiva sul procedimento penale a suo carico in corso a Napoli. Gli viene contestata a Lounici l'associazione per delinquere: ma per quel procedimento i termini di custodia cautelare sono già scaduti e pertanto l'algerino è detenuto soltanto in attesa dell'estradizione. Assieme a Lounici sono in sciopero della fame anche altri due detenuti algerini, rinchiusi nel carcere di Novara, ma imputati in processi diversi da quello di Lounici.

Un primo sciopero della fame era stato intrapreso da Lounici ad aprile. Dopo quasi due mesi di digiuno, il suo fisico non ha retto e Lounici è stato ricoverato in ospedale. Nello stesso periodo anche un altro degli algerini in sciopero della fame in questi giorni, Abder Metali, aveva intrapreso questa forma di lotta ed era stato anch'egli ricoverato d'urgenza in ospedale.

A differenza di Lounici, infatti, Metali non assumeva più neppure liquidi. All'ospedale è arrivato pesando 43 chili. Metali era stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta torinese e milanese sul Gia (Gruppo Armato Islamico) e accusato di associazione sovversiva. Metali, che lavorava per una impresa di pulizie di Milano, ha sempre chiesto di poter dimostrare la sua innocenza. Invece è rimasto in carcere sette mesi (ormai i termini di custodia cautelare sono in scadenza) senza riuscire ad ottenere dal magistrato la possibilità di difendersi e di confutare le intercettazioni telefoniche utilizzate come prova contro di lui.

Venerdì scorso il consigliere regionale verde Pasquale Cavaliere si è recato nel carcere di Novara per verificare le condizioni di salute dei tre detenuti.

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