Il Manifesto - 22.04.98
GIUSTIZIA
Il già pessimo feeling tra la maggioranza e il ministro della giustizia Giovanni Maria Flick si è arricchito di un nuovo motivo di attrito. Questa volta l'"incomprensione", per usare un eufemismo, riguarda la posizione sull'ergastolo. Ulivo e Rifondazione si stanno battendo per metterlo fuori legge, ma il guardasigilli, dopo aver più volte lasciato intendere la sua contrarietà, lunedì notte è venuto allo scoperto intervenendo in tv da Bruno Vespa. Le sue parole non sono piaciute a diversi esponenti della maggioranza, prima tra tutti la senatrice del Prc Ersilia Salvato. "Il ministro - ha polemizzato ieri la parlamentare - ha fatto il pesce in barile per quasi due anni, rimandando al parlamento la decisione dell'abolizione dell'ergastolo e improvvisamente trova il coraggio e l'impudenza di schierarsi contro una proposta votata in commissione giustizia da tutte le forze politiche della cui fiducia gode il governo".
In realtà a palazzo Madama a votare a favore del provvedimento che prevede la sostituzione dell'ergastolo con una "pena speciale" variabile tra i 30 e 32 anni, sono stati anche alcuni senatori di Forza Italia. Approvato in sede referente nel luglio scorso, il disegno di legge dovrebbe iniziare il suo iter in aula a partire da domani. Durante il dibattitto in commissione il ministro aveva espresso la sua contrarietà alla nuova normativa per bocca del sottosegretario Giuseppe Ayala. Un accordo tra governo e maggioranza sembrava però possibile sulla base di un emendamento che stabilisce come alternativa all'ergastolo la "pena speciale", anziche, come previsto inizialmente, una "semplice" condanna a 30 anni. Le dichiarazioni di Flick in televisione hanno riaperto i giochi.
"Colpita" dalle parole del ministro si è detta anche Gloria Buffo, parlamentare della sinistra Pds. Al guardasigilli, spiega, "dovrebbero stare a cuore una giustizia funzionante e un sistema penale capace anche di riabilitare e non il mantenimento dell'ergastolo". "Il governo dell'Ulivo - conclude Gloria Buffo - dovrebbe incoraggiare questa riforma, al contrario di quanto sta facendo il ministro che si occupa della materia". Stesso auspicio viene espresso dal responsabile giustizia del Pds Pietro Folena. "Non condivido le affermazioni di Flick, il ministro non potrà certo contare sull'appoggio del Pds: l'abolizione dell'ergastolo - dice - è una battaglia di civiltà". Folena poi rilancia: "Occorre alzare il profilo del governo e della maggioranza sulla questione dei diritti civili, dobbiamo discutere per trovare una posizione comune. Sono temi difficili, ma ci lavoreremo".