Il Manifesto - 23.04.98
GIUSTIZIA
Nella sua relazione, il senatore della Sinistra democratica Salvatore Senese non esita a parlare di un appuntamento storico. A più di mezzo secolo dalle prime discussioni che infiammarono e divisero la classe politica, palazzo Madama ha oggi la possibilità di avviare il cammino verso l'abolizione dell'ergastolo. Una pena da abrogare non solo per "i possibili profili d'incostituzionalità che solleva", ma anche per "la crisi che il mantenimento evidenzia nel nostro ordinamento, ormai tutto ruotante intorno al valore della persona umana". Oggi il disegno di legge per la cancellazione del carcere a vita approvato in sede referente dalla commissione giustizia nel luglio scorso arriva in aula al senato. "L'ergastolo - spiega ancora Senese - resta nell'ordinamento ormai solo quasi come un 'nudum nomen'; si giustifica in quanto abolito nei fatti...Questa situazione non può durare più a lungo: se l'ipocrisia è un omaggio che il vizio rende alla virtù, tuttavia un'ipocrisia prolungata, e per di più annidata in un istituto fortemente simbolico, alla lunga rischia di corrompere il senso stesso della legalità e delle forme". L'occasione per uscire dall'ipocrisia è quella di votare un ddl di legge (prima firmataria la senatrice del Prc Ersilia Salvato) che prevede l'abrogazione dell'ergastolo. Al suo posto, a conclusione di una "trattativa" con il governo che il ministro Flick solo tre giorni fa ha disconosciuto parlando dagli schermi di Bruno Vespa, il ddl prevede l'introduzione di una pena "speciale" variabile tra i 30 e i 32 anni. In commissione giustizia hanno già detto "sì" al provvedimento i rappresentanti della maggioranza e gli esponenti di Forza Italia di provenienza radicale come Scopelliti. La speranza dei sostenitori del ddl è quella di ottenere anche in aula un consenso vasto che, sono ancora parole di Senese, ponga le premesse "per riorganizzare su basi più razionali e certe la sicurezza collettiva, la difesa sociale e il potere coercitivo dello Stato, sottraendo infine tale sensibile area dell'intervento pubblico all'andamento schizofrenico che da decenni li accompagna"