Il Manifesto - 28.11.97
CARCERI
E' QUASI Natale, Flick apri il pacchetto sulle carceri". Ieri mattina sotto il ministero di grazia e giustizia, a Roma,erano molti i cartelli e gli striscioni con messaggi dei detenuti in lotta, indirizzati al Guardasigilli. Al sit-in di solidarietà con i detenuti lanciato da Arcisolidarietà e Ora d'aria, hanno aderito decine di associazioni di volontariato, e molte erano le persone che - passeggiando lentamente sul marciapiedi di via Arenula con cartelli al collo - gridavano le richieste.
"Nonostante la stanchezza, non abbiamo nessuna intenzione di smobilitare - fanno sapere i detenuti in lotta di Rebibbia - ma al contrario vogliamo interrogare il mondo politico sulle soluzioni immediate da trovare per i nostri bisogni più urgenti". A Rebibbia, infatti, prosegue li sciopero dei lavori. E le loro richieste passano attraverso la depenalizzazione dei reati minori, la scarcerazione immediata per i detenuti malati di Aids e un'ampia e reale applicazione della legge Gozzini che permetterebbe a molti di loro di accedere alle misure alternative al carcere.
I detenuti romani "invitano tutte le carceri italiane a una mobilitazione unitaria per il 10, 11, 12 dicembre che prevede l'astensione dai lavori e lo sciopero del carrello". "Si sta perdendo troppo tempo nel trovare risposte a chi in carcere soffre e lotta - dice don Luigi Ciotti del Gruppo Abele - Lo stato e la gente comune - prosegue - devono comprendere che occuparsi di chi è recluso è un problema di giustizia e dignità, che sono diritti fondamentali per tutti, anche per chi ha meno possibilità". Intanto, schierati con loro, associazioni, gruppi e singoli cittadini, come ieri mattina, torneranno a manifestare tutti i giovedì "per far parlare il popolo degli esclusi".
(Maria D'Amico)