La Repubblica - 03.05.98

WB01343_.gif (599 bytes)


Di Pietro - "Ergastolo? No, certezza della pena"

An: gruppo contro l'abolizione

ROMA - "Il vero problema in Italia non è l'ergastolo o la pena di morte. Il problema è un altro: la certezza della pena".

A parlare così è Antonio Di Pietro. Lo ha fatto a Trieste ad una manifestazione dell'"Italia dei valori", il suo movimento. Di Pietro, assente giovedì alla seduta del Senato che ha approvato l'abolizione della pena a vita, seduta che ha provocato un intervento contro la misura proposta dalla maggioranza dello stesso ministro Flick, ha sottolineato più volte la necessità della certezza della pena: "Perché, alla fine, chiunque, qualsiasi cosa faccia, a qualunque pena venga condannato, dopo un po' lo vediamo in giro a passeggiare". "Ed è anche giusto che sia così - ha proseguito il senatore - perché anche la rieducazione è importante, anche il reinserimento sociale della persona. Però la certezza della pena dev' essere centrale e a me sembra che questo manchi ancora in Italia".

Decisamente contraria all'abolizione è An. Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa hanno rivolto un appello a tutti i parlamentari per costituire al più presto un intergruppo per evitare la nuova legge. "Dobbiamo costituire subito un ampio fronte trasversale - hanno dichiarato - per bloccare a Montecitorio la legge approvata dal Senato". A giudizio degli esponenti di An, l'abolizione "da un lato aprirebbe una prospettiva di uscita dal carcere perfino di chi ha attuato stragi, massacrato minori, ucciso servitori dello Stato e cittadini comuni; dall'altro, porterebbe alla riduzione a scalare di ogni altra pena, inevitabile conseguenza dell'abbattimento del tetto massimo di detenzione dell'ergastolo a trent'anni".

Da Napoli, infine, il Lisipo, (Libero sindacato di polizia) giudica "inopportuno il provvedimento".

 

WB01343_.gif (599 bytes)