La Repubblica - 14.03.98
E' di nuovo scontro sui permessi facili concessi ai detenuti
Legge Gozzini, un'altra discussa semilibertà
ROMA - È una storia di "bravi ragazzi", quelli della legge Gozzini. Quelli che dopo anni e anni di carcere hanno mostrato in cella "correttezza di comportamento e senso di responsabilità", proprio come vuole la legge. Quelli che per buona condotta ottengono semilibertà e permessi premio. Ed è sempre la solita storia, con polemiche che si aprono, si chiudono si riaprono, ogni volta che ciascuno di questi scappa, ammazza e non sempre torna. Con giudice di sorveglianza sotto accusa e i dibattiti su una legge da applicare cum grano salis, con buonsenso.
Il provvedimento di semilibertà per l'ergastolano, Calogero Consales, ora sospettato di avere nuovamente ucciso, porta la firma di un magistrato di Firenze, dello stesso ufficio giudiziario, un tempo presieduto dal dottor Alessandro Margara, oggi direttore dell'amministrazione penitenziaria, bersagliato dalle polemiche per aver concesso, nell'agosto '96, a Giovanni Farina, il carceriere di Giuseppe Soffiantini un permesso. Un "premio" del quale Farina si approfittò, per scappare e organizzare un nuovo sequestro.
Il dottor Margara aveva firmato personalmente quel provvedimento. E, recentemente, ha replicato alle accuse parlando di "disagio nell'applicazione delle norme" e sottolineando che "da tempo si era posto l'accento sulla rivisitazione delle regole sui benefici". Il ministro della Giustizia, Giovanni Maria Flick, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, ha definito la semilibertà a Farina come un errore "non di diritto ma di fatto". Ma la chiave delle polemiche sta forse nelle cifre. È di appena 1,28 la percentuale dei detenuti in semilibertà, nel primo semestre '97, che non hanno fatto ritorno in carcere. Secondo i dati dell'Osservatorio sulle carceri dell'associazione "Antigone", sono stati infatti 2.022 i detenuti che hanno ususfruito della semi libertà e 26 le persone non rientrate in istituto. Seimila 709 i detenuti cui sono stati concessi permessi premio, 41 non hanno fatto rientro (0,92 per cento). Al lavoro esterno nello stesso periodo sono state ammesse 434 persone, quattro delle quali evase (0,92 per cento). Dall'affidamento in prova ai servizi sociali, concesso a 15.379 persone, ne sono "scomparse" 21 (0,13 per cento). Ed è la risibilità di queste percentuali a formare il "partito" dei permessivisti, polemici contro quegli altri, non tutti non garantisti, più severi.