La Repubblica - 15.11.97

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Sofri dal carcere

"Liberate i detenuti malati di Aids"

"Un delitto lasciarli dentro"

 

PISA - "Occorre trovare la strada per mettere presto fuori dalle carceri quelle centinaia di malati di Aids detenuti". Lo ha chiesto Adriano Sofri, intervistato ieri da alcuni rappresentanti dell'Anlaids. "Oggi il carcere è diventato una sorta di laboratorio di tutte le malattie e degli spettri che attraversano il nostro tempo, una specie di montagna incantata rovesciata e fatta sprofondare sotto terra - ha detto Sofri - Forse chi dirige il carcere a volte è pazzo, sta di fatto che chi legifera ha di nuovo stabilito che chi è malato di Aids conclamato possa rimanere in carcere. Questo di fatto è ai miei occhi una pazzia e un delitto". Sofri ha sostenuto che "spesso la salute in carcere non solo non è un bene primario ma una specie di accessorio del tutto facoltativo, una concessione per cortesia. E questo vale per le malattie estreme e normali".