La Stampa - 26.10.97

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Flick: puntare a pene diverse dal carcere

Solidale su Rebibbia

ROMA. Il ministro della Giustizia, Giovanni Maria Flick, intervenendo ad Ivrea ad un convegno sulle alternative al carcere, si è soffermato sulla personalizzazione della pena. "Questo - ha affermato - vuol dire che dobbiamo puntare prima di tutto a pene diverse dalla pena detentiva. Il carcere non può essere l'unica risposta alla enorme domanda di sicurezza che il nostro Paese ha, come molti altri, e che va affrontata attraverso tecniche di prevenzione e di controllo, interventi di carattere sociale e anche attraverso la giustizia; e, nell'ambito della giustizia, la ''risposta della pena'' deve essere una risposta che riservi il carcere solo alle situazioni estreme". Flick ha poi parlato dell'introduzione del lavoro in carcere, che "non deve essere considerato un costo, ma una risorsa. Mi pare una cosa fondamentale, sia sul piano di principio, sia per il diritto di tutti al lavoro. Nel caso della pena detentiva, il lavoro dentro il carcere va considerato di estrema importanza; così come il lavoro dopo il carcere, il lavoro fuori dal carcere e il lavoro al posto del carcere. Su questi problemi, la collaborazione con gli enti locali è fondamentale". Il ministro si è pronunciato anche sulla "protesta del carrello", (cioè il rifiuto di consumare i pasti forniti dal carcere) messa in atto dai detenuti di Rebibbia: "Estremamente civile, condivisibile e motivata. Chiedono l'approvazione della legge Simeoni- Saraceni e la legge sulla depenalizzazione. Sono obiettivi ai quali puntiamo anche noi come governo, considerandoli un traguardo estremamente importante". Flick ha annunciato per domani il ritorno del direttore generale degli istituti di pena a Rebibbia insieme a parlamentari e a giornalisti "per verificare la validità della protesta". [r. cri.]