La Stampa - 28.12.97

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Cooperativa-Samaritano

Nasce con Cerica, Toni Negri e un condannato per Enimont

ROMA. Il terrorista, il "cattivo maestro" e il tangentista. Claudio Cerica, appena graziato, soprannominato il "brigatista gentiluomo" per quel gesto istintivo, la riconsegna di un portafoglio trovato per strada lo scorso 1 febbraio. Un gesto che gli costò l'arresto. Cerica era stato condannato a sei anni e mezzo di galera per fatti di terrorismo (ma nei quali non era stato sparso sangue), legati all'Autonomia operaia e al Fronte comunista combattente. Scontati i primi due e mezzo, nell'83 fu scarcerato e fuggì in Francia, dove è rimasto 13 anni. A febbraio, l'arresto, per quel portafoglio trovato e consegnato.

Con lui ci sono Toni Negri, in carcere da luglio dopo l'"esilio" francese, e Alberto Grotti, uno dei condannati per la maxi-tangente Enimont. Sono tre soci della neonata cooperativa "Il Samaritano", intitolata a don Luigi Di Liegro, il direttore della Caritas romana scomparso ad ottobre.

E' un'iniziativa di detenuti in favore dei detenuti, con lo scopo di favorirne il reinserimento sociale attraverso occasioni di lavoro stabili e non saltuarie. Ai tre fondatori si sono aggiunte quattro imprese, "e nei primi due mesi di attività - spiega Cerica - sono state avviate le pratiche per tre o quattro domande di impiego. L'obiettivo è aiutare non solo i detenuti, ma tutte le persone socialmente svantaggiate".

Il nome della cooperativa si ispira alla parabola evangelica del buon samaritano, e nell'opuscolo di presentazione Toni Negri ha scritto: "Non ci resta che provare a rendere per noi stessi doveroso il comune, e a dare una mano a quei ''mezzi morti'' che troviamo per strada. Se poi questo conduca alla vita eterna è altra questione. Di certo sappiamo solo che quell'atto del Samaritano, nella sua singolarità, è eterno".

[gio. bia.]

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