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P R O G R A M M A

 

 

W O R K S H O P S

1) INTEGRAZIONE, ASSIMILAZIONE, CITTADINANZA: QUALE ALTERNATIVA?

Si tratta, a partire dalle esperienze dei diversi paesi europei, di confrontare i diversi modelli applicati :

Quale "modello" di vita comune possiamo noi difendere ponendoci in rottura col sistema capitalista ? Come conciliare il diritto per ogni cultura di esercitare la propria specificità lottando, allo stesso tempo, contro ogni forma di sfruttamento e di dominazione ?
Come rispondere alla questione dell'identità e al ripiegamento comunitario e nazionalista ?
Possiamo proporre un diritto di cittadinanza attiva che si ponga in contraddizione con la visione della sinistra umanitaria e dei democratici liberali ?

In questo gruppo di lavoro si farà un particolare riferimento a :

 

2) RAPPORTI NORD/SUD : SVILUPPO SEPARATO ED APARTHEID SOCIALE

Tramite la lotta, uscendo dall'anonimato, i "sans papiers" hanno affermato la loro volontà di vivere là dove vogliono. In un mondo in cui le merci circolano più liberamente degli uomini e delle donne, la problematica che affrontiamo qui non riguarda solamente l'esistenza dell'immigrazione in Francia ma la realtà di una distribuzione ineguale delle ricchezze a livello internazionale. I flussi migratori sono creati dai rapporti ineguali tra le Nord e il Sud. In maniera più globale tra i paesi occidentali e il resto del mondo.

A partire degli anni 60, lo sviluppo è stato il leitmotiv di tutte le politiche condotte nei paesi del Terzo Mondo. L'idea era quella che i paesi "poveri" avrebbero colmato la distanza che li separa dai paesi "ricchi" tramite un'industrializzazione e un modello di crescita calcati sui modelli occidentali.

Lo sviluppo era allo stesso tempo la base della colonizzazione.
La mondializzazione economica ha come corollario lo sviluppo globale ?
Lo sviluppo separato fa parte di una concezione ideologica del rapporto tra le società, cioè di una gerarchizzazione delle culture e delle società.
L'apartheid sociale esiste non solo a livello internazionale ma anche nei paesi occidentali? La lotta dei sans papiers non è l'espressione di questo apartheid che riguarda sia l'immigrato che il lavoratore e il precario?.

 

3) LOTTE DEI SANS PAPIERS E RESISTENZE EUROPEE CONTRO LE LEGGI ANTI-IMMIGRAZIONE

Con la lotta dei sans papiers si assiste di nuovo ad una lotta globale sull'Uguaglianza, alla rivendicazione di poter vivere come tutti gli altri. Questa lotta si è evoluta durante questi otto mesi.

Quali sono state le tappe? Quali i legami con la popolazione? Quali difficoltà sono state incontrate? In che modo le lotte dei sans papiers escono del quadro di un movimento isolato e si affermano come un movimento sociale vero, capace di rimettere in causa le basi del sistema capitalista?

Attraverso le leggi europee, si potrà verificare che c'è l'urgente necessità di far nascere una solidarietà europea. Di fatto, sono le leggi sulla base degli accordi di Schengen e di Dublino che colpiscono al giorno di oggi le comunità presenti sul suolo europeo.

Le quote di stranieri per paese e per settori di attività sembrano essere una domanda degli capitalisti europei.

Il capitalismo non ha mai avuto problemi per coordinarsi oltre le frontiere. Lo scopo della borghesia è quello di dividere le diverse lotte (sans papiers, lavoratori, precari, ...) per controllare meglio ed organizzare la repressione.

Come si può giungere ad un'unità delle lotte di tutti gli sfruttati contro il nemico comune e organizzarsi a livello internazionale?

Saranno presenti per questo workshop una delegazione dei sans papiers di S.Bernard, una delegazione del "3° Collettivo parigino di sans papiers", una delegazione dei residenti del centro d'accoglienza "Nouvelle France", membri del MIB (Movimento dell'Immigrazione e delle Banlieues) e quasi certamente membri dei collettivi di sans papiers (Nantes, Lille, Nimes, ...).

 

INFORMAZIONI PRATICHE

 

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