CENSURA!


    FALSO STORICO DEL COMUNE DI ROMA!

    Roma, 14 Ottobre 2000

    Abbiamo intercettato una e-mail proveniente da associazioni politicamente vicine al Comune di Roma, che si rivolge alle associazioni che si occupano di infanzia - economicamente dipendenti dal Comune stesso per i finanziamenti della legge 285 - chiedendo loro di schierarsi a fianco della Gramaglia e contro il netstrike.

    Rivolgendoci alle associazioni stesse, abbiamo commentato e smontato il testo originale (>>) passo per passo.

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    Cara Associazione,
    Cara Cronaca di Roma di Repubblica,

    apprendiamo con soddisfazione che il Comune di Roma e alcune Associazioni vicine ad esso, stanno lanciando un'iniziativa politica per fermare un presunto netstrike lanciato per martedì 12 ottobre, coinvolgendo persone sulla base di un comunicato - che nella presente commentiamo passo per passo - volutamente lacunoso e reticente.

    Il goffo tentativo è quello di schierare strumentalmente le associazioni che si occupano di Infanzia a protezione dell'immagine di un Comune, la cui linea difensiva fa ormai acqua da tutte le parti.
    Una linea interamente costruita sull'assunto che il sito del Comune dovrebbe essere giustamente accessibile a tutti, anche ai bambini.

    Giustissimo, peccato che il sito (basta visitare l'home page delle associazioni) sia poco accessibile persino agli adulti, usando un linguaggio e un livello di navigabilità talmente caotici (di fatto solo una massa di links accatastati gli uni sugli altri), che evidentemente non è MAI stato pensato per i minori.

    Peccato che alcune delle pagine censurate si trovavano su siti - come The Thing - che non sono mai stati linkati dall'home page di Romacivica, ed erano quindi accessibili solo tramite richiesta diretta.

      >>Nei giorni scorsi alcune associazioni hanno pubblicato nello spazio messo
      >>loro a disposizione dal Comune di Roma su Retecivica la riproduzione di
      >>testi che trattano di pedofilia ed immagine artististiche erotiche.
      >>Il Comune ha oscurato il loro sito.

    Tanto per cominciare facciamo un po' di nomi, e ricostruiamo precisamente la cronistoria, visto che l'articolo uscito su Repubblica in data 12 ottobre, era assai lacunoso:

    2 Ottobre 2000
    Su denuncia di Don Fortunato Di Noto il Comune di Roma decide di oscurare lo spazio dell'associazione AvANa colpevole di aver ospitato la versione digitale del libro-inchiesta "Lasciate che i bimbi. Pedofilia un pretesto per la caccia alle streghe" di Luther Blissett edito da Castelvecchi e regolarmente distributo in tutte le librerie (pu essere anche acquistato online sul sito di Zivago).
    http://non.esiste.più

    2 Ottobre 2000
    Il Comune di Roma decide di oscurare lo spazio della rivista Namir (curata dalla Biblioteca Comunale Raffaello) colpevole di aver ospitato una lettera provocatoria di un handicappato grave firmata Airone Pazzo intitolata "sono un pedofilo".
    http://non.esiste.più

    2 Ottobre 2000
    Il Comune di Roma decide di oscurare una pagina presente sullo spazio dell'associazione Thelema (TheThing) in cui compaiono due immagini tratte da un famoso lavoro di Web Art dell'artista australiana Doll Yoko, finanziato dall'Australia Council, vincitore di due premi internazionali, e acquistato dall'University of Westminster. Le immagini in questione sono due gif animate, tratte da stampe del 1789, che furono tra le prime illustrazioni del Marchese De Sade.
    http://www.romacivica.net/thething/

    9 Ottobre 2000
    Il Comune di Roma decide di oscurare le pagine presenti sullo spazio dell'associazione Thelema (TheThing) che ripubblica il libro "Lasciate che i bimbi...", per protestare contro le operazioni censorie .
    http://www.romacivica.net/thething/

    9 Ottobre 2000
    Il Comune di Roma realizza una nuova Donazione di Costantino.
    Il Comune produce infatti un vero e proprio falso storico, presentando sulle pagine di Romacivica il testo di un Accordo mai sottoscritto dalle associazioni.

    Nell'accordo riscritto si recita infatti:
    "L'amministrazione si riserva di chiudere la Rete Civica Romana, a suo piacimento, senza che le Associazioni possano vantare qualsivoglia diritto in merito all'impossibilità di continuare a fruire del sito".

    Un paragrafo aggiunto, insieme a molti altri in fretta e furia sull'onda degli avvenimenti dei giorni scorsi. Il documento in questione porta infatti la data del 9 Ottobre, e non è mai stato sottoposto ad alcun tavolo di discussione.

    Ecco il testo del falso storico:
    http://www.romacivica.net/documenti/accordo%20rete%20civica.pdf

    Un accordo, ripetiamo che nessuna associazione ha mai firmato. Metteremo al più presto online la versione originale dell'Accordo firmato dalle associazioni, che ovviamente non concede al Comune alcun potere di veto. Anzi, lo vincola a inviare alle associazioni una contestazione formale per ogni documento rimosso. Da notare che il Comune ha inviato tale contestazione con una settimana di ritardo sulla rimozione di alcune pagine, ma solo dopo che le associazioni gli avevano fatto notare pubblicamente la sua inadempienza.

    11 Ottobre 2000
    Il Comune di Roma decide di oscurare le pagine presenti sullo spazio dell'associazione Osservatorio Diritti della Comunicazione Telematica (già premiata dallo stesso Comune) che ripubblica il libro "Lasciate che i bimbi" per protestare contro le operazioni censorie.
    http://www.romacivica.net/oss.diritti/

    12 Ottobre 2000
    L'accesso via FTP risulta interdetto a molte associazioni. Il tentativo è evidentemente quello di bloccare ogni forma di dissenso.

      >>La Repubblica del 12 ottobre riporta che queste associazioni stanno
      >>organizzando per marted 12 un netstrike, ossia un collegamento
      >>contemporaneo di molti utenti sul sito del Comune con il risultato di un
      >>suo blocco.

    Tutto ciò è dovuto a un'informazione poco esatta. Il netstrike in questione è stato fissato per il 23 ottobre, ma non è riconducibile direttamente alle associazioni in questione quanto a un movimento d'opinione che sta varcando le frontiere gettando una luce sinistra (e molto provinciale) su tutta l'amministrazione comunale.
    L'appello firmato dalle associazioni censurate per la libertà d'espressione ha già raccolto le firme di intellettuali e scrittori come Alberto Abruzzese, Antonio Fumagalli, Carlo Lucarelli, Simona Vinci...
    Dall'estero arrivano le adesioni di Steve Dietz (Direttore del Walker Art Center di Minneapolis, il più grande centro americano per l'arte digitale) e di tanti altri esponenti del circuito della new media culture europea, americana e australiana (Matthew Fuller, Ricardo Dominguez, Julianne Pierce, Daniel Garcia Andujar...) oltre a un cartello di associazioni, espressione della società civile italiana in continua evoluzione.

      >>Molti Enti del terzo settore, a cominciare da quelli che lavorano nel
      >>campo dell'infanzia e dell'educazione, sono contrari a questa azione e
      >>hanno deciso di contestarla pubblicamente e di sostenere
      >>contemporaneamente l'azione del Comune di Roma.
      >>
      >>Sei sei d'accordo anche tu
      >>
      >>1 - aggiungi la tua firma o quella del tuo Ente o tutte e due al testo
      >>sottostante (identico o con tue aggiunte);
      >>2 - invia il testo sottostante ai seguenti due indirizzi
      >> cronaca_di_roma@repubblica.it
      >> oppure via fax 06 4940 475
      > m.gramaglia@comune.roma.it
      > oppure via fax 06 6789 894
      >3 - inoltralo anche a tutti gli indirizzi che conosci

    Noi ti chiediamo, al contrario di inviare agli indirizzi sopra indicati il testo dell'appello per la libertà di espressione che trovi in questo sito.

      >>NO AL NETSTRIKE
      >>
      >>
      >>Prendiamo ferma posizione contro il netstrike annunciato dalle
      >>associazioni oscurate in seguito alla scoperta sui loro siti di materiale
      >>attinente a erotismo e bambini.
      >>Non conosciamo il materiale in questione e quindi ci limitiamo a fare
      >>soltanto alcune considerazioni di principio:

    Voi conoscete benissimo il materiale in questione. Non lo linkate perché avete paura che chi è in condizione di leggerlo possa capire che è un materiale del tutto rispettoso sia dei bambini sia di quel "senso comune del pudore" che il Comune di Roma richiama incredibilmente in auge. Andandosi ad appellare alle stesse leggi del Codice Rocco che hanno prodotto la censura dei film di Pasolini, di Bertolucci, dei libri di Aldo Busi, eccetera eccetera.

      >> * consideriamo coraggiosa, innovativa e democratica l'iniziativa
      >> "Retecivica" così come viene portata avanti dal Comune di Roma;

    Soprattutto per la gestione trasparente della stessa (vedi la pubblicazione dell'Accordo mai firmato dalle associazioni).

      >> * riteniamo che il mondo dell'associazionismo debba diffondere al
      >> proprio interno una "cultura della rete" capace di utilizzare al meglio
      >> le grandi opportunità che il net offre sia in termini di confronto che
      >> di diffusione di idee, anche di avanguardia e "non allineate";

    qui si raggiunge il top dell'ipocrisia. Se si vogliono salvaguardare le iniziative "d'avanguardia", perché le si censura impedendogli di esprimersi?

      >> * crediamo che chi meglio conosce ed usa questo mezzo debba
      >> impegnarsi in un'azione di promozione e di informazione, specialmente
      >> verso il mondo dell'associazionismo e del no profit affinché se ne
      >> diffonda l'uso con criteri di correttezza e di trasparenza;
      >> * giudichiamo indispensabile che chi si avvale, per la diffusione
      >> delle proprie idee e ricerche, di canali pubblici come "Romacivica", lo
      >> faccia con la massima attenzione al rispetto delle "regole", rispetto
      >> imposto dalla evidente constatazione che usufruisce di risorse pubbliche;

    Ci piacerebbe che per una volta tali regole fossero scritte di comune accordo e non unilateralmente da un'amministrazione la cui unica preoccupazione è evidentemente quella di garantirsi - in un momento di passaggio difficile dovuto alle imminenti dimissioni del Sindaco - la sopravvivenza in vista della prossima tornata elettorale.

      >> * siamo convinti comunque che il verificarsi di alcuni incidenti di
      >> percorso, come è probabilmente quello di cui si parla, non possa in
      >> alcun modo mettere in discussione la correttezza e l'importanza
      >> dell'iniziativa "Romacivica", che ha favorito la nascita e la crescita
      >> di iniziative ottime e diversificate e di interessanti riflessioni sul
      >> versante sociale e culturale.

    Noi siamo invece convinti che "l'incidente di percorso" in questione rifletta perfettamente l'incapacità della pubblica amministrazione di relazionarsi in modo non verticale e autoritario a un media, che per sua natura, funziona solo se tutti i soggetti presenti hanno pari dignità di parola.

      >>Il nostro invito al Comune di Roma è anzi quello di cogliere l'occasione
      >>per ampliare e approfondire il rapporto e lo scambio con il mondo del
      >>terzo settore, specie quello impegnato nel sociale, nell'educazione e
      >>nella cultura, affinché sia sempre pi usato il canale informatico e
      >>sempre più evidenziata la sottile differenza che, in questo mondo
      >>virtuale, intercorre tra libertà di pensiero e abuso autoreferenziale.

    "abuso autoreferenziale" ci sembra un termine perfetto per descrivere l'operato del Comune di Roma.

      >>Non condanniamo l'azione delle associazioni: abbiamo più volte constatato
      >>quanto sia facile gridare al lupo quando c'è anche solo il sospetto della
      >>pedofilia. Difendiamo però la loro tempestiva oscurazione, che speriamo
      >>temporanea, e condanneremo con forza l'eventuale netstrike.

    Le associazioni in questione stanno lasciando la Rete Civica Romana, un luogo in cui è ormai impossibile anche fiatare.
    Ricordiamo, inoltre che la Rete Civica era stata già oscurata, sempre da Mariella Gramaglia e sempre su segnalazione di Don Fortunato di Noto due anni fa. Da allora le associazioni hanno cercato di recuperare un rapporto positivo con il Comune, ma evidentemente questo ennesimo caso mostra l'impossibilità di proseguire su questa strada.

      >>Maggiori spazi di libertà non si raggiungono togliendo i paletti ma
      >>sviluppando il confronto e stabilendo regole chiare e condivise. Solo in
      >>questo modo possiamo dire che il bene comune è un bene di tutti.

    Siamo perfettamente d'accordo. Quando il Comune comincerà a dimostrare di voler "condividere qualcosa" con la società civile sarà veramente l'alba di un nuovo giorno.

      >>Agostino Rita La Citta' Educativa
      >>Maddalena Vitone APAR (Associazione Pedagogica di Attivita' e Ricerca)
      >>Il Milione Avventure
      >>SVISES (Sviluppo di attivita' Sociali Educative e Sanitarie)
      >>R.A.F. (Ricerca e attivita' per la formazione)
      >>Arcipelago

    The Thing Roma
    http://www.romacivica.net/thething

    Osservatorio diritti della comunicazione
    http://www.romacivica.net/oss.diritti/

    Avana
    http://non.esiste.più

    Foro Romano Digitale
    http://www.romacivica.net/frd/index.htm

    Associazione Matrix
    http://www.romacivica.net/matrix/home.html

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    Documenti:

    "Don Di Noto e il Comune di Roma scivolano sulla Rete"
    Comunicato di AvANA Net, 3 Ottobre 2000

    Notifica di rimozione immagini
    (relativa alla prima censura di The Thing)

    "La scure della censura si abbatte sulla Rete Civica Romana"
    Comunicato di The Thing Roma, 4 Ottobre 2000

    The Thing Roma pubblica su Romacivica il libro "Lasciate che i bimbi"
    Comunicato di The Thing Roma, 9 Ottobre 2000

    Inizia una Nuova (Santa) Inquisizione?
    Comunicato di Strano Network, 9 Ottobre 2000

    Dopo la pubblicazione del libro "Lasciate che i Bimbi" The Thing Roma censurata ancora
    Comunicato di The Thing Roma, 9 Ottobre 2000

    "Me ne vado da questa Roma..."
    Comunicato di The Thing Roma, 10 Ottobre 2000

    Netstrike dei banditi!
    Il popolo della rete lancia un netstrike contro il Comune di Roma

    Falso storico!
    Il Comune mobilita le "maggioranze silenziose" e inventa un documento inesistente!