"Become the media"
spoken word di Jello Biafra
Amsterdam 24-9-'01
report di Valtox
Come era prevedibile la data di Jello Biafra ad Amsterdam non è stato un evento dato in pasto alle masse e i biglietti erano disponibili a show iniziato. Infatti il pubblico è stato accuratamente selezionato e solo i
più assidui frequentatori di squats e "party venues" sono potuti venirne a conoscenza tramite un attacchinaggio parsimonioso, b/n estremamente low-fi. Tutto ciò cozzava un po' col nome del locale stampato in basso: Paradiso, un disco-pub-concert hall credo tra i più famosi al mondo, che ha schiaffato Jello tra un concerto e l'altro. Sì perché al contrario che in Italia la sua tappa olandese era in un locale regolare in cui il biglietto costava 30000 lire.
Arrivo con mezz'ora d'anticipo e noto che il pubblico non è perbene ma piuttosto informale e sciatto ( la selezione di cui sopra) come il punkabbestia che, questa sera privo di gatto, mi ghigna all'entrata.
La gente dentro è quella che incontro nei miei giri "alternativi" e che ormai incomincio a salutare, c'è una donna che ho conosciuto alla manifestazione dopo Genova o quello che lavora all'ASCII, un internet cafè con accesso gratuito.
Anche il locale cerca di fare il suo meglio con i Dead Kenndeys in sottofondo. All'interno questa ex-chiesa è arredata in modo piuttosto sciatto proprio come certi posti. Anche se me lo immaginavo tutto divanetti e gente
che tira nei bagni (a proposito qui ad Amsterdam c'è un bar in cui nei bagni funzionano dei ventilatori per impedire che te la tiri).
Prendo posto in prima fila dato che è libero. Sul palco c'è uno sgabello con su un cannone-giocattolo. Dietro c'è il comandante iuesei con occhialoni da sole che sorride tra il fiero e il perfido, e non si direbbe proprio una cosa destinata ai bambini, tanto più di questi tempi.
Chiaramente quello era solo un indizio sul tema della serata: Yankee Go Home.
Appena il tempo di fare 3-4 canne e conoscere i vicini di sedia che già si comincia.
Jello entra con un mantello, un copricapo tipo morte nera e dichiara che siamo sotto la legge marziale e il coprifuoco è alle 7 precise dopo il lavoro. E per mostrarci la sua potenza dà la carica al soldatino,wow!
L'entrata lo pone una spanna al di sopra di tutti i beppegrillo della situazione! Sì perchè in pratica è così che sarà lo show, una lunga analisi politica fatta da uno che vive nella" tana del leone "e la pensa in un certo modo da almeno 20 anni. Il tutto, come nel caso del nostro ligure barbuto, può essere foriero di grasse risate come di tristi riflessioni sul nostro mondo. Sì, evviva i giullari!
Pur variando il programma a seconda dei posti che visita (in Italia ha insultato a lungo Berlusconi) penso che sia utile stare a sentire Jello Biafra proprio quando parla di casa sua, visto che è in grado di ammannirci tutte le delizie che a noi europei vengono negate. Una di queste è senza dubbio Tipper Gore (ma come tacere di Catie Lee Gifford , la mamma degli americani, felicemente sbeffeggiata in una puntata di South Park).
Al momento delle elezioni presidenziali USA, con tutto il balletto che ne è seguito, da noi si è discusso al massimo di Florida, voto dei negri, Nader, che sarebbe costato a Gore le elezioni. Ma qui arriva Jello. E' Gore che è costato a Gore le elezioni e sua moglie Tipper gli ha dato una grossa mano, con i suoi libri alla "salviamo il mondo possiamo farcela". Non so in quale occasione ma è stata anche capace di regalarne una copia autografata a Jello. Soltanto che a pagina 28 parla del suo ex-gruppo come di quello che "ha portato il demonio e la droga nelle nostre case"." Bè ci ho provato" dice Jello.
Ma qualcos'altro che noi europei ci perdiamo, ma ritroviamo riassemblato nei vari panorama, sono i periodici -autorevoli- quali Time o "Newspeak ".
Tanto per tenerli aggiornati su ciò che accade nel mondo (per poi tacere della censura applicata ad altri temi), Time se ne esce con quello che accade in paradiso "Angeli.Il 16,9% degli americani ci crede, e tu?" Oppure la copertina con bambino allucinato-semizombi che dice CYBERPORN! Come proteggere i nostri piccini e difendere la libertà d'espressione? Da notare che le pagine dell'articolo riferito erano state scritte non da un giornalista ma da uno studente universitario che più tardi pubblicherà qualcosa del tipo "Come farsi strada nel mondo del porno ". Ci credo agli allarmi-pedofilia, ma quante ore ci stava questo sui siti porno?
Un altro argomento molto presente su Time è ciò che Jello chiama frankenfood, o cibi geneticamente mutilati. Mentre almeno in Europa c'è dibattito, Time fa vedere campi illuminati dal sole e scrive "Questo riso potrebbe salvare 1 milione di bambini l'anno se solo non fosse per degli attivisti". Sfogliando all'interno si possono trovare delle foto di bambini sorridenti vestiti alla unicef che sembrano dire "I'm so happy to eat frankenfood!" Riso geneticamente modificato è una brutta parola, meglio chiamarlo Golden Rice.