PADRONI DI NULLA, SERVI DI
NESSUNO, ALL’ARREMBAGGIO DEL FUTURO
Lo stato e il capitale globale producono
sfruttamento, povertà, degrado ambientale, oppressione, guerra,
galere, razzismo. Lo stato e il capitale globale sono irriformabili. È
impossibile democratizzare organismi politici ed economici (nazionali o
transnazionali) che hanno come unico scopo l’intensificazione dello sfruttamento
del lavoro e delle risorse. Pertanto respingiamo ogni tentativo di ridurre
il movimento contro la globalizzazione in logiche di dialogo e compatibilità
con le istituzioni. Parimenti respingiamo ogni tentativo di dividere chi
scenderà in piazza nei giorni del G8 tra buoni e cattivi, tra violenti
e pacifici. Se divisione c’è, passa tra chi pretende, contro ogni
evidenza, di salvare il lato buono di un capitalismo che oggi manifesta
la sua natura più brutale in tutto il mondo, e chi, come noi, pensa
che l’unica salvezza stia in una società profondamente diversa da
quella che oggi ci affligge. Se violenza c’è, è quella degli
stati, della istituzioni nazionali o sovranazionali e del capitalismo che
opprimono e sfruttano miliardi di esseri umani. Porteremo le nostre bandiere
in ogni via di Genova e saremo nei giorni delG8 in piazza per proporre
agli sfruttati le ragioni della nostra opposizione al G8 e a tutto quello
che rappresenta.
Sosteniamo lo sciopero generale
proclamato dai sindacati di base e saremo il 20 luglio in corteo al fianco
dei lavoratori, per ribadire l’importanza dell’autorganizzazione fuori
e contro ogni logica di concertazione sindacale e, senza riproporre un
modello di welfare che ha significato la statalizzazione del movimento
operaio, per la difesa delle garanzie sociali acquisite, per il raggiungimento
di una qualità della vita dignitosa per tutti.
Saremo presenti il 19 luglio in
corteo a fianco dei migranti, per riaffermare che senza stati ne’ frontiere
nessuno è clandestino.
Saremo al corteo del 21 luglio con
una nostra presenza autonoma ribadendo la necessità del radicamento
nel sociale delle lotte, sfuggendo al copione già scritto da chi
vuole dipingere come criminali coloro che sfuggono alla logica della compatibilità
con le istituzioni.
19 luglio – ore 17 – Corteo dei
migranti – da Piazza Sarzano
20 luglio – ore 14 – Sciopero e
corteo dei lavoratori – da Piazza Montano