G8: terrorismo massmediatico e libertà di manifestare.
Le ragioni della nostra opposizione
Le sciocchezze riportate da molti organi d'informazione e attribuite
a vari servizi segreti sulla possibilità che le contestazioni al
prossimo G8 di Genova assumano forme da guerra, ci inducono ad alcune precisazioni:
- La demonizzazione dell'opposizione al G8 e delle forme di lotta
va in parallelo con quella del movimento anarchico che già da alcuni
mesi viene periodicamente indicato (a partire dall'intervista di Frattini
a Panorama: Anarchici = Truppe d'assalto per finire con Anais Ginori su
Repubblica del 27 maggio che ci definisce come autori di “possibili atti
terroristici”) come l'area più pericolosa e più dura in piazza.
In questa operazione si confonde volutamente la radicalità dei contenuti
dell'opposizione al G8 ed ai processi di globalizzazione con gli scontri
di piazza.
- La libertà di manifestare non si media e non si mendica.
Non chiediamo nulla alle istituzioni locali, ai governi vecchi o nuovi,
né soldi né strutture. Vogliamo manifestare in piena autonomia
- come inizieremo a fare il 9 giugno - contro il G8 denunciando il carattere
capitalistico, distruttivo, irriformabile, incontrollabile e non democratizzabile
dei processi di globalizzazione di cui questo vertice è la manifestazione
spettacolarizzata.
- Respingiamo ogni tentativo di dividere chi scenderà in
piazza i giorni del G8 tra buoni e cattivi, tra violenti e pacifici. Se
divisione c'è, passa tra chi pretende, contro ogni evidenza, di
salvare il lato buono di un capitalismo che oggi manifesta la sua natura
più brutale in tutto il mondo, e chi, come noi, pensa che l'unica
salvezza stia in una società profondamente diversa da quella che
oggi ci affligge. Se violenza c'è, e' quella degli Stati, delle
istituzioni (nazionali o sovrannazionali) e del capitalismo che opprimono
e sfruttano miliardi di esseri umani.
Il 9 giugno saremo in piazza a Genova per spiegare a cittadini e
lavoratori le ragioni della nostra opposizione al G8 e a tutto quello che
rappresenta. Saremo in piazza in tutte le località d’Italia il 14
luglio, saremo in piazza nei giorni del G8 per opporci al vertice, saremo
in piazza il 20 luglio a fianco dei lavoratori in sciopero generale contro
il G8. Saremo in piazza contro ogni tentativo di ingabbiare una protesta
che cresce. Saremo in piazza per denunciare manipolazioni e mistificazioni
di ogni sorta da parte dei servitori di questo regime. Saremo in piazza
perché, padroni di nulla e servi di nessuno, vogliamo riprenderci
il futuro.
ANARCHICI CONTRO IL G8
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