1994: STRATEGIA DEL TERRORE
"Fatta la legge trovato l'inganno". Questo uno dei proverbi
più in voga in Italia ed allora, qualcuno, ha pensato bene che non è
sufficiente una o due leggi per far cambiare abitudini e testa al popolo italiano
ma si rende necessario una strategia ben più complessa che comprenda
l'attuazione di consistenti iniziative repressive ed efficaci manovre
mass-mediali.
In quest'ottica si collocano due episodi significativi:
l'Italian Crakdown ed il caso ADN KRONOS.
L'Italian Crackdown è il nome dato alla più grande operazione di
polizia mai realizzata nel mondo nel campo della telematica e dei reati
informatici.
Centinaia di indagati, decine di perquisizioni e sequestri di attrezzature,
ipotesi di reato fra le più fantasiose. Queste le caratteristiche di
cinque operazioni poliziesche che hanno investito professionisti
della telematica, commercianti di software e, quel che più ci interessa,
il mondo della telematica amatoriale.
Contemporaneamente ad indagini che hanno coinvolto lo scambio di password e
software illecitamente acquisiti fra liberi professionisti e commercianti,
vi sono state alcune indagini della magistratura che hanno investito il mondo
delle BBS con effetti devastanti.
Decine di Sysop in perfetta regola si sono visti piombare in
casa o nel posto di lavoro ufficiali di PS o della Finanza alla ricerca
(infruttuosa) di software e password rubati.
Decine di BBS vengono coinvolte in questa ingiustificata opera
di criminalizzazione che vede l'uso di ipotesi di reato che
travalicano la Legge sul software e quella Conso ed arrivano a prevedere
reati come l'importazione di merce senza la dovuta ispezione doganale (un
programma "downloadato" dall'estero?) od altre fantasiose ipotesi.
All'ignoranza tecnica di chi esegue le operazioni poliziesche
(ufficiali che non riconoscono la differenza fra un programma commerciale
ed uno SHAREWARE o PUBBLIC DOMAIN...) si accompagna la malafede di
chi ha ordinato la persecuzione di BBS internazionalmente riconosciute
per il loro alto valore sociale.
È il caso della rete Peacelink il cui attacco giudiziario al
suo nodo centrale di Taranto ha provocato la reazione di molti parlamentari
italiani e di numerose personalità ed organizzazioni di tutto il mondo
che hanno espresso la propria solidarietà a questa ed altre BBS note
per il loro intenso impegno sociale.
L'altro episodio-chiave per capire le dimensioni dell'attacco alla
telematica amatoriale è quello dell'ADN KRONOS.
Per una giornata intera il contenuto della banca dati della sede di Roma
dell'ADN KRONOS viene sostituito da un delirante comunicato della
Falange Armata.
Alcuni particolari dell'episodio (la passata vicinanza politica dell'
Agenzia ADN KRONOS a Bettino Craxi, la struttura telematica a linee dedicate
inattaccabili da chiunque possieda un semplice modem, l'autore dell'attentato,
la Falange Armata, simbolo dell'odierna strategia della tensione) e
l'interpretazione mass-mediale dell'accaduto fanno quantomeno riflettere sui
significati reconditi dello stesso.
I quotidiani hanno indicato in un fantomatico hacker l'autore
dell'attentato facendo, volutamente o per ignoranza, un errore concettuale.
Hacker è chi con abilita tecnica riesce a far diventare pubblica
una notizia altrimenti tenuta segreta, quello che è successo
all'ADN KRONOS è esattamente l'opposto, notizie pubbliche (come lo sono
quelle di un'agenzia di stampa) sono state forzatamente private all'attenzione
dell'opinione pubblica e sostituite con un delirante messaggio.
Non solo ma chiunque possieda un modem in Italia è stato definito
come "un potenziale hacker, il futuro nemico pubblico numero-uno".
Il risultato finale è stato raggiunto, travisamento della funzione di chi
opera con gli strumenti telematici, paura e sconcerto fra i Sysop delle BBS
amatoriali.
1995: REGOLARIZZARE SI' - REGOLARIZZARE NO
Dopo l'Italian Crackdown ed il caso ADN KRONOS vi sono stati altri due eventi
significativi per le sorti della telematica amatoriale.
Una sentenza del Tribunale di Roma (magistrato Dott. Parnasi) che obbliga i
fornitori di servizi Videotel a registrarsi come testata giornalistica
ed un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri l'11 gennaio
1995 che detta alcune linee guida sulla privacy e che invita il
Governo entro 18 mesi dalla conclusione del proprio iter legislativo (non
è ancora in vigore!) a legiferare su alcuni aspetti specifici della
tutela della privacy e fra questi l'uso di strumenti telematici.
Tali segnali sono stati usati in maniera dissuasiva per far
sì che parte dell'opinione pubblica e dei Sysop delle BBS si esprimessero
per una regolarizzazione delle BBS stesse, ovvero per una approvazione di una
legge che dettasse le prospettive della telematica amatoriale.