Come panacea di tutti i problemi è stato proposto da più
parti l'identificazione dell'utente delle BBS anche
per scongiurare la responsabilizzazione penale del Sysop.
Per quanto riguarda la responsabilizzazione civile e penale del Sysop
rispetto a quanto viene effettuato all'interno della propria BBS bisogna
ricordare che il Sysop è responsabile per quello che fa, ovvero
per la configurazione tecnica della BBS e per il materiale informativo
che immette all'interno della BBS stessa in prima persona.
Ciò che esegue l'utente è responsabilità dell'utente
stesso, compreso l'immisione di dati e programmi all'interno della BBS.
La BBS, è bene sottolinearlo, assume la duplice funzione di piazza
pubblica e luogo di scambi privati (mail post ecc.).
Per questa ragione è in parte soggetta alla libertà d'informazione
e comunicazione tipica degli spazi pubblici; dall'altra è da considerarsi
come luogo di scambio di messaggi privati e come tale inviolabile
sia dal Sysop che da chiunque altro.
Una BBS che non riconosce con certezza l'identita' dei propri
utenti non è soggetta alla regolamentazione dettata dalla legislazione
italiana in vigore (come l'art. 8 della L. 121/'81) o futura (come il
decreto legislativo sulla tutela delle persone rispetto al trattamento
dei dati personali approvato dal Consiglio dei Ministri l'11/1/1995,
non ancora in vigore ma oramai preso ad esempio come la futura legge
italiana sulla privacy) mentre una BBS che certifica con certezza
l'identita' dell'utente e' tenuta sicuramente a rispettarli.
Cio' non vuol dire che chi e' intenzionato a diffondere virus informatici
e programmi copiati si possa illudere di farla franca dichiarando false
generalità.
La crescente monitorizzazione delle forze dell'ordine delle
reti telefoniche, la crescente "digitalizzazione" delle centraline
telefoniche, l'avvento della connessione ISDN (che identifica automaticamente
il numero chiamante) hanno fatto sì che chiunque usi il telefono
per qualsiasi tipo di reato sia facilmente rintracciabile (e le cronache
di tutti i giorni dei quotidiani stanno a dimostrarlo).
L'identificazione, o l'autocertificazione dell'utente, come si è
visto, comporta sicuramente delle complicazioni giuridiche nella gestione
della BBS rappresenta, ma, cosa ancor piu' grave, puo' rappresentare un formidabile
mezzo di censimento della popolazione assolutamente non
necessario.
È innegabile che la ricostruzione a posteriori del tracciato
dell'attività telematica di un utente offra a chi sia in grado di
farlo tutta una serie di informazioni sul singolo cittadino che potrebbero
essere usate a scopo di censimento sociale o di telemarketing assolutamente
non gradite a chi crede ancora nella tutela della privacy
dei cittadini.
Ciò non toglie che una rete telematica amatoriale sia libera di
fissare le regole che ritenga più opportune e chi interagisca
con tale rete telematica sia tenuto al rispetto di tali regole.
Quello che non possiamo accettare è che la certificazione
dell'utente sia dettata da qualche legislazione opportunamente realizzata
per restringere l'agibilità dei movimenti associativi o di
volontariato sociale ed allargare la possibilità di lobbies
economiche-politiche che stanno già guardando con interesse alla
telematica, o peggio ancora, di uno stato forte che vuole sapere
l'identità e le attività degli utenti delle reti telematiche
oggi e della televisione,delle radio e dei quotidiani domani.
Ci esprimiamo quindi per una garantendo quegli spazi di
agibilità tuttora praticati compresa la libera scelta di usare
uno pseudonimo e la possibilita' di trasmettere messagi
criptati, tutto ciò prevedendo un'autoregolamentazione
della telematica amatoriale.
Una legge che sia in grado di applicare dei meccanismi anti-trust
capaci di evitare una situazione di monopolio ed allo stesso tempo di
controllo da parte di gruppi privati sul mercato e sull'ambiente delle
reti telematiche in generale.
Ci esprimiamo inoltre per un ridimensionamento della legge sui
reati informatici e della legge sul software che riequilibri
una situazione troppo sbilanciata a favore di interessi di
controllo sociale e di mercato e che tenga maggiormente conto
degli interessi d'informazione e di conoscenza dei cittadini.