INIZIATIVE IN RISPOSTA ALLA FINANZIARIA E AL NOSTRO DIRIGENTE

L'assemblea sindacale degli insegnanti dell'IPSIA "Galilei", riunitasi il 5 ottobre, ha preso in esame:
1. le disposizioni concernenti la scuola contenute nella legge finanziaria (art. 9 e 13) del governo Berlusconi;
2. la situazione interna all'istituto relativamente alle relazioni con il Dirigente scolastico.


LEGGE FINANZIARIA

Commissioni per gli esami di stato costituite da insegnanti interni. Sotto un alibi contabile viene confezionato un ulteriore prezioso dono per le scuole private (dopo i "buoni scuola" e l'equiparazione della terza e quarta fascia dei precari, che ha, di fatto, consentito ai supplenti delle private di scavalcare in graduatoria i colleghi delle scuole pubbliche). Senza più alcun controllo gli istituti privati potranno produrre diplomi per i propri clienti nella massima disinvoltura.
Per quanto questa misura possa apparire vantaggiosa ai nostri allievi, è importante che si spieghi loro che da quest'anno il titolo di studio che conseguiranno avrà un valore puramente formale, ed è prevedibile che in breve perderà anche questo (c'è persino da auspicare che il valore legale del diploma venga a decadere, dal momento che il titolo avrà perso ogni valore intrinseco).

Saturazione oraria delle cattedre e abolizione degli "spezzoni".

Estensione a 30 giorni del periodo di assenza minimo necessario per la nomina di un supplente. Le due misure puntano ad una riduzione dell'organico di 22 mila unità. Scusate, ma sentiamo doveroso evitare gli eufemismi: puntano a cancellare 22 mila posti di lavoro fra gli insegnanti. In un momento di incombente recessione, non è necessario, crediamo, essere esperti di economia, per intuire che una politica di tagli occupazionali non possa che ricadere con effetti drammatici anche su chi il posto non rischia di perderlo (per ora, almeno).
Per i fortunati superstiti si profila un incremento dei carichi di lavoro e per tutti un peggioramento del servizio (immaginatevi cosa possa significare per noi e per gli allievi un mese di assenza di un insegnante tamponata con ore di supplenze brevi, che presumibilmente saranno obbligatorie).

60 o 70 mila lire lorde di aumento contrattuale. é quanto prevede, sostanzialmente, l'art. 9, che blocca ogni possibilità di contrattazione sui dati dell'inflazione programmata: 1.7% più un ulteriore 0.5%. In questo modo il governo stabilisce regole e parametri di una partita di cui rimane l'unico giocatore. A noi non resta che assistere all'ulteriore deprezzamento della nostra retribuzione, ancor prima che qualsivoglia contratto venga firmato.
Possiamo tuttavia allietarci considerando l'incremento degli stipendi dei presidi, che si aggirerà sui 36 milioni lordi annui (più o meno l'importo del nostro stipendio!).


RELAZIONI CON IL DIRIGENTE

Totale inadempienza delle norme sulle relazioni sindacali sancite dal contratto nazionale. Malgrado il 6 settembre i componenti l'RSU gli abbiano inviato formale richiesta per concordare un incontro, il Dirigente non ha ritenuto di dover in alcun modo ottemperare alle norme contrattuali sulle relazioni sindacali, mancando di fornire qualunque documentazione. Insistendo nel voler chiamare le cose con il loro proprio nome, non ha minimamente considerato l'esistenza di un qualsiasi interlocutore.
Così, in olimpica ed inarrivabile solitudine, ha formato le classi e determinato gli organici, incurante, tra l'altro, dei limiti numerici posti da A.S.L. e Vigili del fuoco. Inoltre, dal passato anno scolastico, siamo tuttora nella vana attesa della documentazione relativa al piano di sicurezza dell'istituto.

Ritardi di mesi o anni nei pagamenti delle attività aggiuntive. Questo dato non richiede alcun commento: chiunque abbia svolto qualche attività conosce perfettamente la questione. Si ricorda però che se ormai (purtroppo) gli istituti si configurano come aziende, in questa materia il Dirigente non può riversare le responsabilità su alcun altro soggetto.

Violazione della legge in materia di formazione classi in presenza di alunni portatori di handicap. L'accordo che il Dirigente ha annunciato di aver raggiunto con la quasi totalità degli insegnanti di Poirino non fa che aggravare la sua posizione. Se non c'è dubbio che accordarsi sulla violazione di una legge non rappresenta affatto un'attenuante, ma piuttosto un'aggravante (anche per i colleghi della coordinata), nondimeno aver riunito un gruppo di lavoratori per discutere l'organizzazione del servizio, in assenza dei rappresentanti sindacali, costituisce di per sé una violazione dei diritti sindacali.

La filosofia gestionale del Dirigente del nostro istituto si profila in perfetta sintonia con la politica del governo: mentre la Moratti attraverso la finanziaria vanifica ogni contrattazione futura, il nostro Dirigente decide di ignorare, con i propri comportamenti, qualsiasi norma a tutela di lavoratori e studenti.

DI FRONTE A QUESTA SITUAZIONE, SI RITIENE CHE LA CATEGORIA (E IN PARTICOLARE I DOCENTI DEL GALILEI) NON POSSA ESIMERSI DALL'ORGANIZZARE UNA PRIMA SERIE DI RISPOSTE.

Si invitano dunque tutti i colleghi a:

1. ritirare qualunque disponibilità ad effettuare ore di supplenza e di approfondimento eccedenti il proprio orario;

2. negare la disponibilità a svolgere i ruoli di coordinatore e segretario dei consigli di classe.

CONTRO LE NORME DELLA FINANZIARIA SONO IN PREPARAZIONE UNA SERIE DI SCIOPERI DELLA SCUOLA.

 

L'assemblea sindacale degli insegnanti del "Galilei"


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