Il seguente appello è già stato sottoscritto da circa 40 associazioni.
Se volete sottoscriverlo mandate un e-mail a leaborr@tin.it
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Le sottoscritte Associazioni,
rilevato che alcuni consiglieri regionali di A.N. hanno presentato una mozione nella quale sostengono che "la libertà di apprendimento è in Italia da decenni fortemente e negativamente condizionata, quando non del tutto compromessa, dalla diffusione di libri di testo ben lontani da quella oggettività cui mira il dettato costituzionale, con particolare riferimento alle discipline che più concorrono a formare l'insieme delle convinzioni dell'alunno", individuate nella Storia ("spesso ricostruita univocamente"), nella Filosofia (luogo di "apologia del marxismo o del nichilismo") e nella Biologia (i cui testi "di frequente sono acriticamente schiacciati sulle tesi evoluzionistiche"),
preso atto che i consiglieri pugliesi di A.N., sulla scia dei loro colleghi della Regione Lazio propongono di promuovere e/o sostenere iniziative "volte, attraverso la elaborazione di schede relative ai libri di testo adottati o dei quali l'editore propone l'adozione, a segnalare le loro caratteristiche" al fine di consentire "una scelta il più possibile lontana da faziosità e da condizionamenti ideologici e politici",
considerano la proposta di istituire "Commissioni di controllo" sui libri di testo in uso nelle scuole, in nome di una loro presunta faziosità, una provocazione di inaudita gravità, che contraddice palesemente i principi di libertà, pluralismo, uguaglianza, ispiratori della Costituzione Italiana. Nessun organo politico può arrogarsi il diritto di condizionare in alcun modo la scelta di adozione dei testi scolastici, in quanto ciò è un diritto/dovere che compete ai Consigli di classe e ai Collegi dei docenti, cioè agli Organi Collegiali della Scuola, dei quali fanno parte a pieno titolo, nella trama della democrazia scolastica, la componente studentesca ed i genitori.
Sono i docenti stessi che sperimentano con i loro allievi la validità scientifica e didattica del testo adottato, che peraltro non è l'unico strumento di insegnamento utilizzato.Altra cosa è il libero esercizio di critica ed il diritto di ricerca storica e di espressione del pensiero, ma nessun organismo, regionale o governativo, si chiami "commissione di inchiesta", "osservatorio" o in altro modo, può inscenare schedature, censure o incentivazioni di sorta: non ne ha titolo; in particolare non ne ha la Regione, le cui competenze legislative e amministrative non toccano la "costituzione scolastica" e vanno esercitate nei limiti dei principi fondamentali (art.117 della Costituzione), tra cui spicca la libertà d'insegnamento, garantita dall'art.33.
Pertanto le sottoscritte Associazioni
si impegnano a promuovere la più ampia mobilitazione dell'opinione pubblica affinché non solo la mozione dei consiglieri di A.N. non sia approvata dal Consiglio Regionale Pugliese ma soprattutto si determinino le condizioni per una piena affermazione dei principi costituzionali di libertà, democrazia e autonomia della scuola pubblica.
Bari, 20 novembre 2000
Cobas Scuola - Cgil Scuola - Cub Scuola - Cobas Ta - Prc - Giovani comunisti/e - DS - Sinistra giovanile - Pdci - Associazione Rinnovamento della Sinistra - Cidi - Art. 33 - Comitato Dossetti per la Costituzione - Italia Giusta - Anpi - Anppia - Istituto Pugliese Storia Antifascismo - Fondazione Cesar - Arca centro d'iniziativa democratica - Federazione Chiese Evangeliche - Coord. studenti medi antifascisti - Studenti democratici - Studenti.net - Sud - Udu - Samarcanda - Collettivo politico Lettere e Filosofia - Greenwich - Collettivo Ska Trani - Rete antirazzista - Kam - Raf Bari Brigata B. Petrone - Ass. W L'Unità - Ass. Une mond'a la lune - Adirt - Otium - Librerie Mediterraneo - Palomar.