ITALIANO E LINGUE EUROPEE MODERNE
1. PREMESSA
1. Raccordo con la scuola dell'infanzia e finalità generaliNel processo di crescita e di trasformazione delle bambine e dei bambini, che caratterizza il "ciclo lungo" della scuola di base tra la fine della scuola dell'infanzia e la scelta della scuola secondaria, assume un ruolo fondamentale il progressivo consolidamento delle competenze comunicative e linguistiche,
La lingua, infatti, è strumento del pensiero, risorsa essenziale della costruzione consapevole dell'identità personale e mezzo di comunicazione interpersonale e sociale, che consente l'espressione di sé e la comprensione dell'altro; strumento della costruzione della conoscenza in tutte le aree di sapere e del progressivo consolidamento dei processi di apprendimento, destinati a durare per l'intero arco della vita. La lingua, inoltre, è anche oggetto di progressiva consapevolezza linguistica, oggetto e veicolo di crescita culturale.
In questa prospettiva la scuola di base opera in stretta continuità con la scuola dell'infanzia, con particolare attenzione al recupero di ogni forma di disparità iniziale o di svantaggio, anche perché un precoce ed efficace consolidamento delle competenze linguistiche e comunicative è una componente fondamentale e decisiva del successo formativo, immediato e futuro.
Le bambine e i bambini giungono alla scuola di base con un patrimonio linguistico che è già parte integrante della loro identità soggettiva e culturale e della loro esperienza comunicativa. Infatti hanno già fatto esperienza di forme diverse di comunicazione e hanno già elaborato idee, per quanto ingenue, sulla comunicazione, sul funzionamento della lingua e sulla scrittura.
La scuola di base, in continuità con gli obiettivi raggiunti nella scuola dell'infanzia, dovrà realizzare un ambiente di apprendimento che consenta loro, in modo via via più consapevole, di consolidare e arricchire le capacità espressive e comunicative, di acquisire un repertorio ricco e differenziato di abilità linguistiche riferito agli usi funzionali e creativi della lingua e a scopi diversi della comunicazione, di avviare un incontro gratificante con il piacere di leggere e con la fruizione di testi narrativi e poetici adeguati all'età e ai propri bisogni di conoscenza, di imparare progressivamente a riflettere sulle caratteristiche della lingua, dei testi e della comunicazione, infine di acquisire e rielaborare nuove conoscenze in campi diversi del sapere.
Un patrimonio linguistico solido e differenziato è garanzia di sviluppo del pensiero e della personalità e di integrazione sociale: deve quindi essere strumento di superamento di ogni forma di discriminazione e di emarginazione. Un'attenta valutazione degli effettivi livelli iniziali di padronanza della lingua italiana, che sono tuttora caratterizzati da vaste aree di carenza e indice di sensibili disparità geografiche e sociali, è condizione preliminare di una progettazione educativa tesa a evitare che la diversità/distanza linguistica e culturale diventino fattori di svantaggio scolastico.
L'arricchimento del patrimonio linguistico e delle capacità comunicative si realizza in dimensione europea e con una forte attenzione agli elementi interculturali, in termini di cittadinanza, di confronto fra culture, di educazione plurilingue e di flessibilità cognitiva finalizzata ad integrare anche in futuro i propri repertori linguistici.
Per questo la scuola dovrà garantire a tutti gli allievi livelli adeguati di controllo e di uso della lingua italiana, di una o più lingue europee moderne. Nello stesso tempo agli allievi la cui lingua d'origine sia diversa dall'italiano o da una delle lingue oggetto di apprendimento (sia essa una lingua minoritaria o un'altra lingua), la scuola dovrà consentire, eventualmente nella quota locale del curricolo, un adeguato mantenimento della competenza linguistica nativa, che è garanzia di un armonico sviluppo delle facoltà intellettive e degli atteggiamenti relazionali. Per gli allievi di origine straniera, in particolare i figli degli immigrati stranieri, l'italiano è lingua di contatto, sia nel caso che i figli degli immigrati siano nati in Italia e che abbiano pertanto una competenza nativa o quasi nativa in italiano, sia in quanto oggetto di apprendimento per i giovani che arrivano avendo già una competenza nella propria lingua d'origine. Il progetto formativo rivolto a tali allievi deve tenere conto delle specificità dei processi di apprendimento dell'italiano come lingua di contatto, e deve fissare gli obiettivi in termini di abilità e di competenze entro un quadro di intercultura.
Il consolidamento del patrimonio linguistico e comunicativo, infine, assume particolare efficacia se la scuola sa coniugare, nel suo progetto formativo, la progressiva scoperta delle dimensioni culturali e delle radici storiche della lingua e delle forme di comunicazione con l'attenzione costante e critica alle trasformazioni continue delle forme di comunicare tipiche della realtà contemporanea, che incidono sui modi stessi di pensare e di organizzare la propria esperienza e le proprie conoscenze, oltre a condizionare in modo costante la fruizione di messaggi nel tempo libero.2. L'articolazione interna all'area linguistica
L'intero progetto formativo concorre in modo unitario e coerente a sviluppare le competenze comunicative e linguistiche, che riguardano, anche se in modo diverso, tutte le discipline e le attività e che trovano nell'area linguistica occasioni e percorsi specifici di apprendimento e di progressiva sistemazione conoscitiva e culturale.
Il curricolo nazionale dell'area linguistica si articola, progressivamente nel corso dei sette anni, in questi apprendimenti disciplinari:
&Mac183 Italiano, anche come lingua di contatto per gli allievi di origine straniera°
&Mac183 Prima lingua europea
&Mac183 Seconda lingua europea
Nei primi cinque anni della scuola di base le discipline dell'area linguistica concorrono a definire la programmazione e le attività dell' "ambito dei linguaggi", che comprende anche immagine e arte, musica e scienze motorie, nonché a definire finalità, raccordi e attività con gli altri ambiti e discipline sulla base della definizione di obiettivi trasversali e per costruire e rinforzare l'unitarietà dei processi di apprendimento.
Allo stesso fine, negli ultimi due anni della scuola di base, le singole discipline dell'area linguistica curano e realizzano attività anche interdisciplinari sulla base di diverse aggregazioni finalizzate a progetti e obiettivi condivisi.
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° Per gli allievi di origine straniera la continuità e gradualità degli apprendimenti si fondano sugli specifici processi di sviluppo della competenza in italiano: nel definire gli obiettivi in termini di abilità e di competenze appare utile fare riferimento a una prospettiva europea comune di diffusione delle lingue, quale quella delineata nel Quadro comune di riferimento del Consiglio d'Europa, in particolare per le scale di livelli di competenza attesa in uscita. Anche per l'italiano come lingua di contatto per gli allievi di origine straniera i Livelli A1 e A2 rappresentano parametri di riferimento per una programmazione didattica capace di attuare una prospettiva trasversale anche entro l'educazione linguistica fra tutte le lingue in essa coinvolte.2. LE COMPETENZE TRASVERSALI
1. Competenze trasversali e rapporto con altri ambiti e discipline
Le discipline e attività dell'area linguistica concorrono, con le altre materie, al raggiungimento delle competenze trasversali personali e sociali, comunicative, conoscitive e metodologiche. (Vedi Appendice)
Inoltre, per le caratteristiche proprie della lingua, l'area linguistica è al centro di un fascio di interessanti possibilità di progettazione di occasioni di apprendimento che devono essere attuate nell'ambito di attività progettate e realizzate con il concorso di più discipline.
In questa prospettiva, ciascuna istituzione scolastica potrà provvedere, tra le attività che concorrono a definire il curricolo nazionale obbligatorio, alla progettazione e alla realizzazione di percorsi e occasioni di apprendimento interdisciplinari, mirati a sviluppare queste competenze:
&Mac183 l'uso della lingua e dei linguaggi per la comprensione, lo studio e il riuso delle conoscenze nelle diverse discipline, acquisendo e rinforzando gradualmente un adeguato metodo di studio;
&Mac183 la comprensione, la produzione, il confronto di messaggi realizzati attraverso l'integrazione di linguaggi diversi: della parola orale e scritta, dell'immagine, del suono, del corpo;
&Mac183 l'uso di strumenti e tecnologie per realizzare testi e messaggi anche multimediali e per usare in modo consapevole le molteplici forme della comunicazione contemporanea.2. Elementi di trasversalità nell' "ambito" dei linguaggi
Il raggiungimento degli obiettivi relativi all'italiano, alle lingue europee comunitarie, all'immagine e arte, alla musica e alle scienze motorie definisce l' "ambito dei linguaggi", che è caratterizzato anche da forti elementi di trasversalità.
Gli obiettivi trasversali a questi apprendimenti sono perseguibili mettendo in modo forte i testi al centro dei percorsi didattici delle varie discipline dell'ambito; tali percorsi sono tesi ad ampliare capacità di comprensione, produzione, riflessione sul significato e sui caratteri formali di testi intesi in un'accezione molto ampia, che li considera come prodotti realizzati ora utilizzando singoli specifici linguaggi (es.: verbale, pittorico o grafico-espressivo, musicale), ora una sinergia di linguaggi diversi (come accade per esempio nel cinema o negli spot pubblicitari). Le capacità sopra indicate possono risultare amplificate dal confronto tra i testi prodotti utilizzando linguaggi di volta in volta diversi oppure dosando al proprio interno i vari linguaggi in modi differenti. La manipolazione dei vari linguaggi, attraverso il controllo dei loro elementi essenziali e costitutivi, può permettere di ottenere dagli allievi dei prodotti testuali (spesso provvisti di una certa dose di creatività) su cui va esercitata una continua attività di riflessione/autovalutazione critica da parte degli alunni, ai quali fornire indicazioni o suggerimenti precisi per un progressivo miglioramento delle capacità espressivo-comunicative.3. Elementi di trasversalità fra italiano e lingue europee moderne
L'insegnamento di italiano e delle lingue europee perseguono obiettivi comuni:
&Mac183 acquisire consapevolezza della varietà delle lingue, del loro legame con la cultura che in esse si esprime, e, insieme, della profonda unitarietà del loro funzionamento;
&Mac183 acquisire consapevolezza della variazione interna alle lingue, in particolare rispetto alle diverse situazioni comunicative (registri dai più informali a quelli formali) e al mezzo utilizzato (parlato o scritto);
&Mac183 assumere il testo (parlato o scritto) come unità di comunicazione su cui esercitare progressive capacità di comprensione e produzione; essere in grado, a partire dalla fruizione di testi concreti, di formulare ipotesi sul loro significato e la loro funzione, utilizzando a tale scopo indizi che rinviino al contesto sia linguistico che extralinguistico;
&Mac183 capire che il parlato, in particolare quello conversazionale, manifesta caratteri simili nelle varie lingue: ha uno stretto legame, espresso anche linguisticamente, con il contesto, presenta pause spesso non sintattiche, allungamenti e riempitivi di silenzio, ricorre alle parole più frequenti e dal significato più generico ecc.
&Mac183 farsi un'idea della natura composita e stratificata del lessico di qualunque lingua, in cui ci sono parole più frequenti e meno frequenti, forestierismi, parole simili da una lingua all'altra, ma con significato differente (i 'falsi amici'), ecc.
&Mac183 capire, anche grazie al confronto tra sistemi diversi di resa grafica di suoni (o di gruppi di suoni) simili, la convenzionalità della scrittura e il rapporto non biunivoco tra lettere e suoni;
&Mac183 capire che tutte le lingue hanno modi per esprimere alcune nozioni fondamentali, come per esempio quelle legate alle dimensioni della temporalità (presente e passato);
&Mac183 capire che nelle frasi un ruolo centrale è occupato dal verbo;
&Mac183 imparare a giocare con enunciati, parole e suoni, con meccanismi di formazione delle parole (es.: composizione e suffissazione)
&Mac183 imparare a consultare i dizionari.
Questi obiettivi sono tanto più e meglio conseguibili quanto più gli insegnanti di italiano e lingue moderne riescono a collaborare, puntando a un notevole risparmio cognitivo degli allievi, garantito da un'azione didattica coerente e produttiva, anche al fine di economizzare il tempo orario a disposizione e con il risultato di rafforzare i rispettivi specifici apprendimenti:ITALIANO
1. L'italiano nel passaggio dagli "ambiti" alle "discipline"
Per l'area linguistica, nel corso della scuola di base, il progressivo passaggio degli apprendimenti dalla dimensione di "ambito" a quella "disciplinare" avviene gradualmente a partire dal terzo anno e si completa negli ultimi due anni, con la definizione dei percorsi disciplinari di lingua italiana, di prima e seconda lingua europea moderna. Anche l'insegnamento e l'apprendimento di italiano, nel corso della scuola di base, si caratterizza per un graduale e progressivo emergere degli aspetti che caratterizzano la specificità della disciplina e che si consolideranno nel passaggio fra gli ultimi due anni della scuola di base e i primi due anni della scuola secondaria.
Infatti, nel corso della scuola di base, gli apprendimenti linguistici relativi alla lingua italiana sono inizialmente caratterizzati da un più forte legame con l'esperienza e le conoscenze e le abilità già acquisite, il vissuto individuale e collettivo, la dimensione ludica e di scoperta soggettiva e di gruppo. Nella fase intermedia, vengono valorizzate le attività anche interdisciplinari, nelle quali gli allievi fanno esperienza del concreto esercizio delle abilità linguistiche in contesti operativi e progettuali particolarmente significativi, motivanti e caratterizzati da una forte attenzione agli obiettivi trasversali e comuni a più ambiti disciplinari e a diversi contesti di apprendimento. Negli ultimi anni l'apprendimento linguistico assume progressivamente caratteri di osservazione più sistematica e problematica sugli usi della lingua e sulle caratteristiche stesse della lingua, dei testi e della comunicazione. Sempre negli ultimi due anni si incrementano le conoscenze che consentono la graduale definizione dei diversi settori di apprendimento che caratterizzano la disciplina: l'educazione agli usi della lingua, l'educazione letteraria e la riflessione sulla lingua, che nella scuola di base restano sempre fortemente integrati.
Tali progressioni e i relativi scarti nelle modalità di insegnamento devono comunque rispettare i ritmi di apprendimento, anche individuali, degli allievi, poiché nel corso della scuola di base, l'acquisizione di un uso via via più articolato e impegnativo della lingua accompagna il processo di graduale decentramento da sé, di stabilizzazione emotiva e di arricchimento delle relazioni interpersonali, di crescita culturale. Questo processo è rinforzato anche da una crescita della consapevolezza e del controllo delle procedure che è necessario mettere in atto per capire e produrre testi.
La riflessione sulla lingua, sui testi e sulla comunicazione diviene progressivamente più esplicita e sistematica, a partire dall'attenzione con cui l'insegnante valorizza le ipotesi e le domande ingenue che ciascun allievo, seppure in modi diversi, si pone sulla lingua e sui testi e accompagna la progressiva e spesso personale capacità di comprendere e autovalutare il proprio rapporto con la lingua e i processi di comprensione e di produzione. Negli ultimi due anni, la riflessione sugli usi linguistici potrà anche essere occasione di osservazioni comparative e contrastive fra lingue diverse (limitatamente a contenuti effettivamente capaci di generare consapevolezza, incremento di competenza, confronto fra culture), fra lingua e linguaggi non verbali (con attenzione alle esperienze di fruizione e realizzazione consapevoli di prodotti multimediali), fra lingua e altri processi di simbolizzazione. In particolare, le osservazioni comparative tra lingue diverse potranno essere favorite sia dalle lingue straniere sia dal tenere nel debito conto la competenza linguistica nativa degli allievi, quando essi siano portatori di lingue extracomunitarie o provengano da ambienti e famiglie di forte dialettofonia. Anche l'attenzione alla dimensione diacronica e geostorica delle lingue e della loro evoluzione potrà gradualmente costituire un punto di osservazione sulle radici storiche e sui rapporti tra le varie lingue venute in contatto nel contesto europeo e mediterraneo nel corso dei secoli.
In ogni caso la lingua, nell'intera scuola di base, resta prioritariamente uno strumento la cui acquisizione si consolida attraverso l'uso. La riflessione sulla lingua accompagna e rinforza l'uso, attraverso la scoperta anche ludica e creativa, l'indagine sui fenomeni linguistici, l'osservazione, l'abitudine al ragionare problematico e analitico, per giungere poi in modo graduale alla sistematizzazione e alla rielaborazione culturale sull'uso
Accanto alla dimensione strumentale e riflessiva, che deve garantire solide competenze linguistiche di base, in particolare l'attività di lettura, sollecitata anche come scelta personale di argomenti e di generi, deve consentire una progressiva scoperta del piacere di leggere e di ampliare le proprie conoscenze e rappresentazioni della realtà attraverso la personale frequentazione di testi motivanti e sempre comunque adeguati all'età, ai gusti personali e alle conoscenze possedute. La lettura di idonei testi narrativi e poetici rinforza la progressiva costruzione di identità, attraverso la conoscenza di sé e dell'altro, del mondo reale, l'accesso all'immaginario, alla costruzione di mondi possibili, alla iniziale consapevolezza della permanenza e del mutamento nel tempo e nello spazio di temi, figure, problemi.
L'insieme degli obiettivi di apprendimento della disciplina nella scuola di base deve garantire un buon livello di alfabetizzazione e porre solide basi per un iter formativo che si completa solo nei primi due anni della scuola secondaria, quando un ulteriore scarto delle potenzialità cognitive e conoscitive consentirà di garantire a tutti gli allievi e le allieve in uscita dall'obbligo scolastico adeguati livelli di cittadinanza linguistica, comunicativa e culturale.
Per l'intero percorso formativo della scuola di base sarà particolarmente curata la dimensione formativa e orientativa degli apprendimenti linguistici che, progressivamente e poi in particolare negli ultimi due anni, deve accompagnare gli allievi alla scoperta di sé, alla valorizzazione delle potenzialità individuali, concorrendo alla scelta della scuola secondaria e del relativo indirizzo.2. Continuità e gradualità degli apprendimenti
Per tutta la scuola di base l'insegnamento e l'apprendimento della lingua italiana mantengono caratteri unitari di continuità, garantiti dal graduale sviluppo delle abilità di base, dalla centralità del testo, dal ricorso costante all'operatività che rappresenta anche un sostegno alle motivazioni, dalla scelta di aree tematiche e culturali effettivamente significative per gli allievi, dalla realizzazione di prestazioni verificabili in cui si concretizzano gli obiettivi di apprendimento.
Nello stesso tempo, all'interno della scuola di base, in coerenza con il graduale sviluppo cognitivo e culturale degli allievi, vengono garantiti scarti progressivi di apprendimento. Gli usi linguistici e comunicativi divengono gradualmente più impegnativi, sulla base dell'intreccio di alcuni fondamentali elementi di progressione, che sono strettamente connessi con i contenuti dei processi di apprendimento:
ß la graduale scoperta delle molteplici potenzialità e degli usi diversi della lingua, che consenta anche di sperimentare come ciascuno di questi presenti livelli diversi di complessità: gli usi funzionali (per stabilire rapporti con altri di tipo interpersonale e sociale, per scopi pratici di studio), gli usi creativi (espressivi, ludici); gli usi espressivi e rappresentativi (esprimere emozioni e stati d'animo, immaginare mondi possibili, rappresentare e interpretare la realtà), gli usi culturali (per arricchire il bagaglio di conoscenze, per fare nuove esperienze conoscitive);
ß la progressione dei contesti e delle situazioni comunicative, da quelli più noti, pratici e immediati a quelli meno usuali, più ampi e organizzati;
ß la progressione di tipi testuali (narrativo, regolativo, descrittivo, espositivo), che comportano in parte un ordine crescente di difficoltà, ma che possono essere caratterizzati ciascuno da livelli graduali di complessità;
ß la progressiva acquisizione delle tecniche, procedure e strategie con le quali si progettano e si realizzano gli atti linguistici, i testi e le forme della comunicazione, dall'esperienza immediata e diretta ad un graduale acquisizione della consapevolezza e del controllo su ciò che si sa, che si fa e si sa fare;
ß la progressione delle aree tematiche e culturali di riferimento, da quelle più vicine e legate all'esperienza personale, familiare e di gruppo, alla dimensione ludica e creativa, all'immaginario infantile verso quelle legate alla consapevolezza della realtà interiore e interpersonale, alla conoscenza della realtà storica e sociale, alla dimensione creativa dei linguaggi nei confronti della stessa realtà, alle forme codificate di espressione dell'immaginario.3. Settori di attività, finalità e obiettivi di apprendimento
E' compito specifico, anche se non esclusivo, dell'insegnamento dell'italiano sviluppare percorsi e occasioni di apprendimento tesi a realizzare l'educazione a tutti gli usi della lingua, compresi quelli creativi e dotati di un grado più o meno evidente di letterarietà. Tali percorsi devono essere attraversati da momenti via via più forti di riflessione sulla lingua. Né questa si può escludere fin dai primi anni del curricolo, se la si intende come attenzione dell'insegnante a rispondere alle molte curiosità metalinguistiche che i bambini hanno spontaneamente, rafforzando e indirizzando la loro capacità di osservazione e di ragionamento sui fenomeni linguistici e comunicativi.
Nella scuola di base l'educazione agli usi della lingua ha la preminenza ed è tesa a sviluppare la padronanza orale e scritta dell'italiano, finalizzata
- allo sviluppo di abilità linguistiche e cognitive;
- a sviluppare la capacità di capire testi e messaggi via via più articolati e complessi;
- alla progressiva capacità di verbalizzare le proprie esperienze;
- al progressivo padroneggiamento di un vocabolario sempre più ricco, a partire da quello di base;
- al graduale e consapevole inserimento in relazioni interpersonali e sociali;
- all'incremento della capacità di apprendere e alla progressiva crescita culturale;
- alla scoperta della ricchezza, flessibilità e creatività della lingua;
L'educazione agli usi creativi e letterari della lingua costituisce un primo avvio all'educazione letteraria, che si fonda sulla capacità di leggere e capire semplici testi letterari in prosa e in versi. Nella scuola di base, è finalizzata a
- sviluppare la creatività e rafforzare la consapevolezza sulla flessibilità della lingua;
- promuovere il piacere della lettura disinteressata e le capacità di scelta e di valutazione personale;
- porre le basi per la successiva comprensione del valore estetico di alcune forme di comunicazione;
- incrementare l'educazione all'immaginario e potenziare lo sviluppo cognitivo tramite l'accostamento a più mondi 'possibili' al cui interno fare esperienza di innumerevoli situazioni (ambientali, situazionali, psicologiche), comprese quelle più fantastiche o distanti culturalmente, nello spazio e/o nel tempo. Il racconto in particolare si presta a queste finalità di conoscenza e costruzione di mondi e tramite il racconto il bambino può prendere coscienza anche di sé e della propria identità rispetto all' 'altro'.
L'educazione ai vari usi della lingua sopra definiti risulta potenziata da una riflessione sulla lingua da farsi il più possibile a partire da enunciati o da testi, orali e scritti, compresi quelli prodotti dagli stessi alunni. È raccomandata la dimensione della discussione e del ragionamento collettivo, della scoperta di regolarità e di tentativi di classificazione di fenomeni. Sconsigliate invece le procedure meramente definitorie e dichiarative: classificazioni e denominazioni di fenomeni linguistici dovrebbero essere solo il punto di arrivo di processi di osservazione ragionata e critica condotti in classe.La riflessione sulla lingua è tesa principalmente a:
- costruire la capacità di guardare alla lingua come a un oggetto degno di attenzione e analisi;
- costruire una mentalità problematica e un atteggiamento scientifico nell'analisi di fenomeni linguistici e testuali;
- dare consapevolezza delle principali funzioni e strutture della lingua;
- contribuire allo sviluppo delle abilità linguistiche nei loro aspetti più complessi e consapevoli
- offrire una strumentazione concettuale utile al confronto tra lingue diverse
- accrescere la capacità di giudizio e selezione delle forme di comunicazione più adeguate rispetto ai diversi contesti e destinatari
- dare consapevolezza del profondo legame fra lingua e cultura.
Gli obiettivi di apprendimento relativi alle competenze degli allievi e alle scansioni interne al ciclo sono articolati rispetto a questi nuclei operativi degli apprendimenti linguistici nella scuola di base:
ß ascolto e parlato
ß lettura
ß scrittura e riscritture
ß riflessione sulla lingua.
Per ciascuno, sono indicati i profili di uscita, quali risultati attesi in rapporto alle competenze maturate dagli allievi.
Solo ragioni di ordine espositivo giustificano la presentazione di tali obiettivi in maniera distinta. Più obiettivi e soprattutto più contenuti o attività diversi possono concorrere a costruire una medesima competenza; né le ripartizioni indicate corrispondono a filoni didattici da seguire in modi rigidamente separati.
Tocca infatti alla programmazione didattica definire percorsi e occasioni di apprendimento che, in rapporto agli allievi reali, perseguano il raggiungimento di questi obiettivi, ovviamente anche integrandoli fra loro in attività didattiche che spesso coinvolgono più abilità linguistiche (di ascolto e parlato, di lettura e scrittura, di lettura e parlato, di ascolto e scrittura, ecc.) e che quindi favoriscono l'esercizio e l'incremento di quelle abilità in modo integrato.
A fondamento degli usi e quindi della progettazione degli apprendimenti linguistici va collocata la nozione di testo, poiché la attività linguistiche hanno per oggetto testi, unità comunicative dotate di organicità e di riconoscibilità.
Per testo si possono intendere unità linguistiche di estensione diversa, sia orali che scritte, e anche parti di testi più ampi, qualora dotate di unitarietà (ad esempio le voci di una enciclopedia, i capitoli di un romanzo, i paragrafi di un manuale, i singoli articoli o gli inserti pubblicitari di un giornale, le singole didascalie di un testo con immagini, ecc.)
Gli usi linguistici e l'idea stessa di testo sono strettamente connessi con altri elementi costitutivi della comunicazione e quindi dell'acquisizione di competenze linguistiche:
ß la consapevolezza che ogni atto linguistico si svolge in una situazione, determinata da soggetti che producono o ricevono testi, usando determinati mezzi strumentali e per scopi specifici;
ß l'esistenza di varietà linguistiche e testuali (registri, linguaggi settoriali) che mutano in relazione alle diverse situazioni comunicative e cambiano nel tempo;
ß l'esistenza di tipi di testo (testo descrittivo, narrativo, espositivo, regolativo, argomentativo) definiti da particolari caratteristiche formali e tematiche;
ß l'esistenza di generi testuali (la lettera, l'articolo di cronaca, la poesia lirica, il romanzo, l'enciclopedia, la conferenza, ecc.) la cui configurazione è il risultato di consuetudini, istituzioni, tecniche comunicative che variano nel tempo e nelle diverse realtà sociali e culturali.3. Il profilo di uscita relativo alle competenze degli alunni conclusive del ciclo della scuola di base
Alla fine della scuola di base le allievi e gli allievi dovrebbero essere in grado di esercitare le competenze linguistiche qui elencate, che costituiscono il complessivo profilo di uscita dalla scuola di base.
Comprende e produce testi orali di varia natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi, legati all'esperienza personale e ai rapporti interpersonali.
In situazioni note è in grado di interagire in modo efficace con persone conosciute, per scopi diversi: chiedere e dare informazioni, collaborare allo svolgimento di attività, confrontare opinioni; è consapevole della necessità di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai destinatari cui si rivolge.
È in grado di selezionare, fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e culturale e di ascoltare adottando opportune strategie di attenzione e comprensione.
Legge e comprende una discreta varietà di forme testuali relative ai principali tipi di testo (in particolare narrativo, descrittivo, espositivo e regolativo) caratterizzate da una pluralità di scopi comunicativi e di usi funzionali.
Applica strategie adeguate a diversi scopi di lettura (leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze e studiare, per orientare attività pratiche, per il puro piacere della lettura). Usa le principali tecniche di supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe).
Riconosce, per averne fatta concreta esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della lingua, sia in prosa che in versi. Riconosce le caratteristiche essenziali dei principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, romanzi). Legge autonomamente testi narrativi di vario genere liberamente scelti e congeniali ai propri interessi.
Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una varietà di forme testuali riconducibili ai tipi di testo narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo per una pluralità di scopi, utili in circostanze e situazioni a lui note. Applica strategie di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla ideazione alla revisione.
Esplora in forme ludiche la funzione espressiva della lingua per elaborare in modo creativo testi narrativi e testi poetici.
Sa ricercare, raccogliere e rielaborare in forma scritta informazioni, dati, concetti, a partire da testi narrativi ed espositivi, di tipo divulgativo e disciplinare, per utilizzarli nelle proprie attività di studio e per organizzare e sistematizzare le proprie conoscenze. Sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di precise indicazioni sulle procedure da seguire.
È in grado di usare in modo adeguato un vocabolario metalinguistico che gli consenta di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri comunicativi e linguistici di un testo o di un enunciato. Applica conoscenze metalinguistiche e sa servirsi di strumenti di consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere problemi di comprensione e produzione di testi.
È consapevole della variabilità della lingua e delle forme della comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Usa le conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per riconoscere elementi comunicativi che appartengono a culture diverse.4. Gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle scansioni interne del ciclo settennale
ASCOLTO E PARLATO
PROFILO DI USCITA
A) Ascolto e parlato per comunicare. L'allievo comprende e produce testi orali di varia natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi legati all'esperienza personale e ai rapporti interpersonali.
B) Interazione in situazioni di dialogo. In situazioni note è in grado di interagire in modo efficace con persone conosciute, per scopi diversi: chiedere e dare informazioni, collaborare allo svolgimento di attività, confrontare opinioni; è consapevole della necessità di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai destinatari cui si rivolge.
C) Ascoltare per arricchire il bagaglio di conoscenze e di esperienze L'allievo è in grado di selezionare, fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e culturale e di ascoltare adottando opportune strategie di attenzione e comprensione.1° - 2° anno
Obiettivi di apprendimentoA ß comprendere un testo narrativo, individuando gli elementi essenziali e la successione temporale, o un testo descrittivo di persone, oggetti, animali, ambienti familiari, individuando l'argomento e alcune caratteristiche essenziali
A ß raccontare ai compagni o all'insegnante brevi esperienze personali, rispettando la sequenza temporale delle azioni
B ß in situazioni note dialogare con persone conosciute per scopi diversi: scambiare saluti, chiedere e dare informazioni, capire affermazioni e istruzioni, formulare richieste e rispondere a domande, partecipare a conversazioni su argomenti noti
C ß ascoltare brevi testi informativi, ricordandone l'argomento e le informazioni principali
C ß ascoltare, mantenendo la concentrazione e l'interesse, la lettura ad alta voce da parte dell'insegnante di testi narrativi anche di discreta lunghezza, riconoscendo personaggi, ambienti, situazioni tipiche e ricorrenti
C ß ascoltare testi in versi, cogliendo alcune caratteristiche del suono e del ritmo
Tipi e generi testuali
A ß testi descrittivi e narrativi letti o prodotti da insegnanti e compagni
A ß narrazione di esperienze personali
B ß scambi comunicativi, dialoghi e conversazioni con persone conosciute in situazioni e ambienti familiari
C ß vari testi informativi purché brevi e su argomeni noti
C ß fiabe, leggende, miti, racconti
C ß filastrocche, poesie3° - 4° - 5° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß comprendere e produrre testi narrativi e di cronaca per scopi diversi; comprendere e produrre semplici descrizioni riferite a oggetti, animali, ambienti familiari, usando un lessico adeguato
A ß raccontare proprie esperienze o esperienze vissute da altri, rispettando l'ordine temporale e causale e inserendo alcuni elementi descrittivi
A ß dare e ricevere oralmente semplici istruzioni per l'esecuzione di compiti, la progettazione e l'esecuzione di attività di gioco, la pianificazione di azioni
B ß esprimere in modo chiaro e comprensibile idee, opinioni, stati d'animo
B ß partecipare a una discussione di gruppo, individuando il problema affrontato e le principali opinioni espresse, facendo domande per avere chiarimenti, esprimendo accordo o disaccordo con altri interventi
C ß ascoltare testi informativi, sapendone ripetere l'argomento e le informazioni principali; esporre a voce argomenti noti, fornendo informazioni in modo chiaro e lineare
C ß ascoltare la lettura di testi narrativi e poetici cogliendone gli aspetti essenziali
Tipi e generi testuali
A ß testi descrittivi e narrativi letti o prodotti da insegnanti e compagni
A ß racconto di esperienze
A ß dialoghi in situazioni scolastiche o di rapporti interpersonali in contesti abituali
ß scambi comunicativi tra pari per condividere istruzioni e definire comportamenti
B ß confronto di opinioni
C ß vari tipi di testi informativi in contesto scolastico
C ß testi narrativi (fiabe, favole, racconti)
6° - 7° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß ascoltare e produrre testi narrativi, descrittivi, espositivi in circostanze e per scopi diversi
A ß strutturare e realizzare brevi esposizioni adatte a situazioni e circostanze diverse per dare informazioni o per esporre conoscenze, esperienze o opinioni
A ß riconoscere e utilizzare differenti funzioni dei discorsi orali: esortativo, regolativo, informativo, creativo
B ß porre domande in modo adeguato per chiarire concetti e sviluppare idee
B ß partecipare a confronti a più voci in situazioni e su temi noti, rispettando le convenzioni dello scambio comunicativo, seguendo lo sviluppo degli argomenti, rendendosi conto dei diversi punti di vista e intervenendo in modo coerente, contribuendo al procedere dei ragionamenti
C ß ascoltare testi informativi, sia in ambito scolastico che dai principali media, cogliendone l'argomento e le principali informazioni e sapendone riconoscere le intenzioni comunicative dell'emittente
C ß ascoltare la lettura di testi narrativi e poetici cogliendone gli aspetti essenziali e sapendone poi riferire in modo adeguato
C ß ascoltare e confrontare opinioni su testi letti, spettacoli visti, esperienze culturaliTipi e generi testuali
A ß testi narrativi, descrittivi, espositivi adeguati a contesti scolastici o a situazioni di comunicazione interpersonale simulata
B ß confronto di opinioni, discussione organizzata e strutturata
C ß vari tipi di testi informativi radiofonici e televisivi
C ß testi narrativi (in particolare racconti) e poetici idonei alla lettura ad alta voce
Livello di prestazione
¸ registro adeguato alla diverse situazioni
¸ lessico appropriato
¸ pronuncia e intonazione accurateLETTURA
PROFILO DI USCITA
A) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende una discreta varietà di forme testuali relative ai principali tipi di testo (narrativo, descrittivo, espositivo e regolativo) caratterizzate da una pluralità di scopi comunicativi e di usi funzionali.
B) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di lettura (leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze e studiare, per orientare attività pratiche, per affrontare problematiche di suo interesse, per il puro piacere della lettura). Usa le principali tecniche di supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe).
C) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della lingua, sia in prosa che in versi. Riconosce le caratteristiche essenziali dei principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, romanzi). Legge autonomamente testi narrativi di vario genere liberamente scelti e congeniali ai propri interessi.1° - 2° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß acquisire e consolidare la tecnica della lettura, come premessa ai successivi incrementi dell'abilità di comprensione di testi
A ß leggere, ad alta voce o silenziosamente, e comprendere brevi testi di vario tipo, su argomenti diversi ma comunque noti
A ß comprendere il significato di brevi testi regolativi e informativi (ad esempio etichette, insegne, titoli, liste di parole)
Tipi e generi testuali
A ß brevi testi di vario tipo relativi a situazioni e argomenti abituali
3° - 4° - 5° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß comprendere brevi testi narrativi, individuando i protagonisti e le principali sequenze temporali degli avvenimenti, ambienti, relazioni causali, circostanze
ß comprendere, nelle linee essenziali, descrizioni di personaggi, ambienti, paesaggi, oggetti, fenomeni
A ß comprendere e utilizzare le sequenze informative di testi regolativi (ad esempio fogli di istruzioni per l'uso, regole di giochi, ricette)
A ß ricavare informazioni da semplici grafici, schemi, tavole e tabelle e utilizzare in modo opportuno immagini e apparati iconografici
B ß eseguire la lettura ad alta voce di testi noti e non in modo scorrevole e comprensibile
B ß eseguire la lettura silenziosa di vari tipi di testo, dimostrando di cogliere l'argomento, le informazioni essenziali, le intenzioni comunicative del testo
B ß comprendere testi disciplinari, cogliendone le informazioni centrali anche di singole parti e paragrafi
C ß leggere e comprendere testi narrativi individuando i personaggi e le loro azioni, gli eventi principali e la loro distribuzione nel tempo e nello spazio, le relazioni di causa ed effetto, i temi e le situazioni ricorrenti, le analogie e le differenze con altri testi letti, la relazione con esperienze personali proprie o di altri
C ß leggere testi poetici, individuandone alcune caratteristiche formali (versi, strofe, rime, ecc.) e tematiche
C ß leggere autonomamente testi narrativi, liberamente scelti
Tipi e generi testuali
A ß testi narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici, comprese cronache, lettere, testi autobiografici
A ß testi regolativi legati a situazioni note
B ß testi espositivi, anche di carattere disciplinare
C ß fiabe, leggende, miti, racconti, narrativa per l'infanzia
C ß filastrocche, giochi linguistici, poesie
6° - 7° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß comprendere e confrontare testi narrativi (anche di cronaca, biografie, diari, individuando personaggi e loro caratterizzazione essenziale, sequenze temporali degli avvenimenti ed eventuali alterazioni dell'ordine cronologico, ambienti, relazioni causali, circostanze
A ß comprendere e confrontare testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la collocazione nello spazio, le caratteristiche essenziali, il punto di vista dell'osservatore
A ß comprendere argomento centrale e informazioni essenziali di testi espositivi (come ad esempio voci di enciclopedie, testi di divulgazione scientifica adeguati alle conoscenze, manuali scolastici
A ß comprendere la tesi centrale e l'intenzione comunicativa di semplici testi argomentativi su temi noti e di effettivo interesse
B ß leggere ad alta voce testi noti o sconosciuti di varia natura, usando in modo adeguato pause e intonazioni e dimostrando di capire il contenuto
B ß eseguire la lettura silenziosa (d'esplorazione o più analitica) di vari tipi di testo, applicando in modo semplice tecniche di supporto alla comprensione: sottolineare, evidenziare, annotare a margine, prendere appunti
B ß utilizzare in modo adeguato le varie parti di un testo disciplinare complesso: indice, capitoli, titoli, sommari, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici
B ß riconoscere le componenti essenziali di un testo disciplinare: frasi che sintetizzano porzioni di testo, definizioni, esempi, approfondimenti
B ß leggere e confrontare su uno stesso argomento, informazioni provenienti da testi diversi
C ß leggere ad alta voce e in modo espressivo testi in versi e in prosa
ß ricostruire in modo essenziale la trama di testi narrativi, cogliendo il senso complessivo della vicenda, i temi trattati e riconoscendo le diverse funzioni delle parti descrittive
C ß leggere testi poetici, individuandone gli aspetti formali e le immagini (versi, strofe, rime, effetti sonori complessivi, procedimenti metaforici, ecc.), in rapporto ai temi trattati e formulando semplici ipotesi interpretative
C ß riconoscere i principali generi della narrativa letteraria, sulla base di caratteristiche formali o tematiche
C ß sulla base di precedenti esperienze di lettura, scegliere autonomamente testi narrativi per il piacere di leggere e saperne poi parlare in modo essenzialeTipi e generi testuali
A ß testi narrativi e descrittivi, sia realistici che fantastici, comprese cronache, diari, lettere, testi biografici
A ß testi espositivi di carattere disciplinare
B ß vari tipi di testo
C ß testi di canzoni, poesia epica o lirica
C ß racconti, diari, testi autobiografici
C ß narrativa per l'infanzia e l'adolescenza, romanzi
Livello di prestazione
¸ fluenza ed espressività nella lettura ad alta voce (pause e intonazioni adeguate)
¸ buona esecuzione di vari tipi di lettura silenziosa (esplorativa, analitica, letture successive con obiettivi diversi)
¸ parziale autonomia nel controllo delle diverse tecniche di supporto alla lettura silenziosa
¸ controllo e uso di soluzioni adeguate al livello di consapevolezza delle difficoltà difficoltà incontrate nella lettura e nella comprensione (in rapporto alla lunghezza del testo, al lessico usato, alle caratteristiche sintattiche del testo)SCRITTURA
PROFILO DI USCITA
A) Scrivere per comunicare. L'allievo scrive, sulla base di modelli sperimentati, una varietà di forme testuali riconducibili ai tipi di testo narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo per scopi diversi, utili in circostanze e situazioni a lui note. Applica strategie di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla ideazione alla revisione.
B) Scrittura creativa. L'allievo esplora in forme ludiche la funzione espressiva della lingua per elaborare in modo creativo testi narrativi e testi poetici.
C) Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. L'allievo sa ricercare, raccogliere e rielaborare in forma scritta informazioni, dati, concetti, a partire da testi narrativi ed espositivi, di tipo divulgativo e disciplinare, per utilizzarli nelle proprie attività di studio e per organizzare e sistematizzare le proprie conoscenze. L'allievo sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di precise indicazioni sulle procedure da seguire.1° - 2° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß acquisire o consolidare la competenza tecnica della scrittura, come premessa ai successivi incrementi dell'abilità di produzione di testi
A ß scrivere brevi testi di vario tipo (ad esempio cartoline, saluti, brevi messaggi); comunicare per scritto esperienze ed idee; scrivere testi per immagini (ad esempio fumetti, battute di dialogo, didascalie)
Tipi e generi testuali
A ß brevi testi relativi a situazioni e argomenti abituali
A ß brevi testi per immagini3° - 4° - 5° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß scrivere un breve testo narrativo a funzione espressiva e/o informativa (ad esempio una pagina di diario, il resoconto di un'esperienza personale o condivisa con la classe, una lettera)
A ß scrivere un breve testo descrittivo a carattere soggettivo (ad esempio un autoritratto, una presentazione di sé o di altri)
A ß scrivere progetti schematici per la realizzazione di attività o per l'esecuzione di prestazioni (ad esempio liste di azioni, semplici istruzioni per l'uso)
B ß realizzare giochi linguistici manipolando i significati e i suoni delle parole
B ß inventare ed elaborare brevi racconti di fantasia a partire da stimoli sensoriali (suoni, colori), da parole-stimolo (binomi fantastici, personaggi archetipici)
C ß saper produrre sintesi, anche parziali, di testi narrativi
C ß saper titolare i propri testi
Tipi e generi testuali
A ß testi narrativi e descrittivi sia realistici che fantastici
A ß semplici testi regolativi per l'esecuzione di prestazioni o di attività in contesti e situazioni note
B ß brevi testi creativi in prosa o in versi
C ß varie modalità di sintesi, in forma semplice, soprattutto per punti o sotto forma di schema
6° - 7° anno
Obiettivi di apprendimento
A ß scrivere cronache di fatti, resoconti o racconti di esperienze, anche in forma di lettera, di pagina autobiografica
A ß scrivere un breve testo descrittivo a carattere oggettivo (ad esempio descrizioni di oggetti di uso quotidiano, immagini, ambienti)
A ß semplici testi regolativi o progetti schematici per l'esecuzione di attività (ad esempio regole di gioco, ricette, istruzioni per l'uso
A ß scrivere semplici e personali commenti a testi letti (romanzi, racconti, poesie), film o spettacoli visti
A ß realizzare testi che comportano particolari soluzioni grafiche (ad esempio avvisi, locandine, depliant)
B ß inventare giochi linguistici e filastrocche o altri semplici componimenti in versi
B ß scrivere o rielaborare testi narrativi (ad esempio fiabe, favole, leggende e racconti mitici, racconti realistici o fantastici), a partire da esperienze di lettura e dalla considerazione dei modelli testuali
C ß saper sintetizzare le informazioni di un testo (letto o ascoltato) sotto forma di schemi, mappe, schede oppure in forme fluenti, controllandone l'estensione, anche nella prospettiva di usarli successivamente
C ß saper raccogliere, organizzare e gestire in modo diverso informazioni e dati provenienti da diverse fonti (riviste, giornali, enciclopedie, manuali scolastici)
C ß utilizzare scalette per punti per pianificare la propria produzione orale e scritta
C ß saper utilizzare programmi di videoscrittura, sfruttandone in particolare le opportunità di supporto cognitivo, grafico e pragmatico (progettazione, per punti o mappe, evidenziazione, copia e incolla, integrazione, impaginazione, ecc.)Tipi e generi testuali
A ß testi narrativi e descrittivi sia realistici che fantastici; cronache, resoconti di esperienze
A ß testi regolativi per la progettazione e realizzazione di attività legate ad esperienze note individuali e di gruppo
B ß testi creativi in prosa o in versi
C ß varie modalità di sintesi: discorsive o per punti, sotto forma di schemi, tabelle, mappeLivello di prestazione
¸ efficace realizzazione linguistica e testuale (coerenza e adeguatezza alla consegna); parziale proprietà del lessico, rispetto delle convenzioni d'uso della correttezza ortografica, della punteggiatura, del taglio in capoversi, della morfosintassi)
¸ gestione efficace delle variabili grafiche relative ad alcune attività di scrittura (lunghezza, uso dello spazio, corpi e caratteri, impaginazione).
¸ parziale autonomia nella gestione del processo di scrittura, dalla progettazione alla revisione
¸ controllo e uso di soluzioni adeguate al livello di consapevolezza delle difficoltà incontrate nella scrittura (in rapporto alla messa a fuoco dell'argomento, alla raccolta e sistemazione delle idee, alla stesura del testo, ai tipi di errori commessi, alle fasi di rilettura e correzione)RIFLESSIONE SULLA LINGUA
PROFILO DI USCITA
La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e per migliorare le prestazioni linguistiche. L'allievo è in grado di usare in modo adeguato un vocabolario metalinguistico che gli consenta di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri comunicativi e linguistici di un testo o di un enunciato. Applica conoscenze metalinguistiche e sa servirsi di strumenti di consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere problemi di comprensione e produzione di testi.
La riflessione sulla lingua e sui testi come strumento di crescita culturale e interculturale. È consapevole della variabilità della lingua e delle forme della comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo. Usa le conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per riconoscere elementi comunicativi che appartengono a culture diverse.1° - 2° anno
Obiettivi di apprendimento
ß riconosce e distingue nelle diverse attività che accompagnano l'acquisizione della competenza tecnica di lettura e scrittura, i momenti di osservazione, di esplorazione e riflessione sulla realtà linguistica e comunicativa
ß seguire, comprendere e produrre osservazioni non sistematiche sulla realtà comunicativa e linguistica che accompagnano le prime fasi di apprendimento delle competenze
ß attraverso l'apprendimento tecnico della scrittura (intesa come capacità di rappresentare graficamente il corpo fonico di frasi e parole) diventare consapevoli della sua natura convenzionale e del rapporto non biunivoco tra suoni fondamentali dell'italiano (fonemi) e lettere o gruppi di lettere che li rappresentano
3° - 4° - 5° anno
Obiettivi di apprendimento
ß distinguere la lingua nazionale dai dialetti
ß conoscere i principali elementi di differenziazione fra scritto e parlato
ß avere qualche percezione delle differenze fra usi formali e informali
ß riflettere sul lessico, sui significati, sulle principali relazioni tra le parole (somiglianze, differenze) e conoscere i principali meccanismi di formazione e alterazione delle parole
ß essere consapevoli della centralità del verbo nelle frasi e saper distinguere predicati che esprimono la caratteristica di un soggetto e predicati che mettono in relazione il soggetto con altri elementi
ß conoscere le parti del discorso, modi e tempi verbali
ß a partire dall'osservazione di testi scritti, essere in grado di riconoscere la funzione dei principali segni di punteggiatura
ß saper utilizzare il dizionario come fonte di informazioni (anche grammaticali, oltre che ortografiche e semantiche) sulle parole6° - 7° anno
Obiettivi di apprendimento
ß conoscere e valutare gli elementi fondamentali della comunicazione
ß riconoscere la funzione e gli scopi di un testo (che informa, esorta o comanda, descrive o rappresentala realtà, crea mondi immaginari)
ß saper individuare nei testi parlati gli elementi che rinviano alla situazione comunicativa (in particolare al momento e al luogo in cui il testo è stato prodotto)
ß ragionando sui testi, essere in grado di individuare le diverse parole (sinonimi, pronomi, ripetizioni, parole dal significato più generale) che si riferiscono allo stesso elemento (persona, luogo, cosa, concetto, ecc.)
ß riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione
ß diventare consapevoli dell'importanza dell'ordine delle parole nella frase (ad esempio attraverso manipolazioni di frasi e riformulazioni che ne mantengano le medesime informazioni essenziali e/o attraverso il confronto con altre lingue studiate a scuola o comunque note)
ß riconoscere gli elementi fondamentali della struttura del periodo (distinguere la principale dalle subordinate) e riconoscere i principali tipi di subordinate)
ß riconoscere le principali relazioni tra i significati (sinonimia, contrarietà, polisemia, gradazione, inclusione)
ß essere consapevoli delle principali peculiarità (fonetiche, lessicali, sintattiche) dell'italiano parlato nella propria regione
ß avere conoscenze semplici ma non casuali sull'evoluzione della lingua, con particolare riferimento all'origine e alla storia di alcune parole
ß riconoscere la presenza e il significato di tracce linguistiche, tematiche, figurative di altre culture, sia passate che contemporanee, nelle più comuni forme di comunicazione o comunque presenti sul territorio in cui vive.Allegato
COMPETENZE E OBIETTIVI TRASVERSALI
1. Le competenze trasversali
Tutte le aree disciplinari, in modo diversi, coerenti con i differenti modi di elaborare e organizzare la conoscenza e di esercitare abilità, concorrono all'acquisizione di competenze trasversali finalizzate a sviluppare il pensiero e le capacità cognitive e metacognitive, a realizzare rapporti interpersonali anche come modalità di uso delle conoscenze acquisite, a comprendere e produrre messaggi, ad acquisire e rielaborare informazioni e conoscenze, a svolgere prestazioni, a controllare semplici strategie per realizzare prodotti.
In ciascun ambito e in ciascun campo disciplinare queste finalità trovano modalità diverse di attuazione e si concretizzano in specifici obiettivi di apprendimento, che garantiscono anche la dimensione formativa delle singole discipline. L'osservazione degli atteggiamenti, dei comportamenti e delle prestazioni che corrispondono a questi obiettivi costituiscono una base comune a tutte le occasioni di apprendimento e contribuiscono a determinare l'unitarietà dei processi di apprendimento.
Questi stessi obiettivi sono inoltre la condizione affinché i diversi processi di apprendimento contribuiscano a sollecitare e rinforzare la disponibilità ad apprendere sia nel proseguimento delle attività formative che lungo l'arco della vita. Infine, la consapevolezza di questi obiettivi e dei personali modi di confrontarsi con il loro raggiungimento è anche alla base della capacità di ciascun allievo di orientarsi all'interno dei processi di insegnamento/apprendimento e quindi di compiere scelte adeguate alle proprie potenzialità e ai propri livelli di apprendimento.
Si fornisce un elenco esemplificativo delle finalità e degli obiettivi relativi a diverse aree di competenze, che trovano applicazione e riscontro negli obiettivi specifici di ciascuna disciplina. (Vedi tabella 1)2. L'uso della lingua e dei linguaggi nelle discipline e le abilità di studio
Tutte le discipline usano la lingua verbale, le immagini e le rappresentazioni grafiche per elaborare, conservare e trasmettere conoscenze e modelli di descrizione e interpretazione della realtà. Il controllo progressivo dei linguaggi in ambito disciplinare è quindi condizione essenziale dell'acquisizione e rielaborazione della conoscenza nei vari campi di sapere e di esperienza conoscitiva e si rinforza gradualmente e contestualmente all'acquisizione delle conoscenze in ciascun approccio disciplinare.
Gli obiettivi di apprendimento relativi all'uso della lingua e delle immagini nei diversi percorsi di apprendimento sono obiettivi trasversali alla cui acquisizione concorrono tutte discipline e che possono trovare nell'area linguistica occasioni di rinforzo e di ulteriore consapevolezza. È quindi compito delle singole discipline affrontare in modo concreto e operativo l'incremento lessicale e i processi di concettualizzazione, i rapporti e gli eventuali conflitti linguistici e cognitivi fra il linguaggio disciplinare e la lingua comune, le modalità di verbalizzazione tipiche della disciplina (modelli narrativi, descrittivi, espositivi, regolativi, argomentativi; uso delle definizioni, di affermazioni ed esempi), l'uso delle immagini e le modalità di rappresentazione grafica, schematica o concettuale.
Un settore particolare della competenza linguistica nei vari contesti disciplinari è rappresentato dall'uso della lingua per apprendere dai testi e per rielaborare informazioni e conoscenze, che trova applicazione anche in un adeguato metodo di studio. Al raggiungimento di questi obiettivi concorrono i singoli approcci disciplinari, le discipline dell'area linguistica e specifiche attività realizzate sulla base di progettazioni condivise (Vedi tabella 2).Tabella 1
FINALITÀ E OBIETTIVI RELATIVI ALLE COMPETENZE TRASVERSALI
COMPETENZE PERSONALI E SOCIALI
ß sviluppo del pensiero e della identità personale, anche nella prospettiva della progettazione consapevole del proprio progetto di vita;
ß incremento delle capacità di relazioni interpersonali e di collaborazione con altri; ß affrontare situazioni impreviste
ß ascoltare gli altri, accettare l'opinione di altri
ß modificare il proprio atteggiamento in rapporto alle situazioni
ß modificare il proprio punto di vista
ß conoscere le proprie risorse e capacità
ß accrescere capacità di autogoverno in situazioni diverse
ß mettere in atto relazioni interpersonali in modo adeguato alle situazioni
ß rinforzare la capacità di adattamento a contesti diversi
ß lavorare con gli altri
COMPETENZE COMUNICATIVE
ß controllo dei linguaggi e delle modalità di comunicazione in contesti diversi, con particolare attenzione all'esercizio di una cittadinanza piena e consapevole; ß esprimersi in modo chiaro
ß ricavare informazioni da una pluralità di fonti orali e scritte
ß comunicare le proprie idee
ß confrontare testi e messaggi
ß sviluppare la propria creatività
ß sviluppare il senso estetico
COMPETENZE CONOSCITIVE
ß uso dei linguaggi nei processi di costruzione delle conoscenze e quindi nei diversi contesti disciplinari;
ß incremento e gestione consapevole delle proprie risorse intellettive nella prospettiva dell'apprendimento lungo l'intero arco della vita ß mantenere la concentrazione
ß rinforzare le capacità di memoria
ß ricercare, acquisire e rielaborare dati e informazioni,
ß scoprire somiglianze e differenze
ß collocare nello spazio e nel tempo
ß riconoscere e confrontare situazioni, oggetti, eventi
ß acquisire capacità di pensiero astratto, ragionamento logico
ß delimitare i campi di indagine, scegliere dati pertinenti
ß spiegare fenomeni
ß impostare e risolvere problemi
ß formulare ipotesi
ß immaginare soluzioni nuove
ß elaborare nuove conoscenze
ß accrescere motivazione e disponibilità ad apprendere
COMPETENZE PROCEDURALI O METODOLOGICHE
ß utilizzo di strumenti, alla pianificazione di processi, alla progettazione e realizzazione di prodotti. ß eseguire un compito
ß darsi degli obiettivi precisi
ß tenere in ordine i materiali
ß organizzare il proprio lavoro
ß fare scelte per raggiungere uno scopo
ß prendere decisioni
ß pianificare l'esecuzione di una prestazione
ß impiegare in modo adeguato strumenti
ß applicare semplici strategie per ottenere risultatiTabella 2
APPRENDERE DAI TESTI E RIELABORARE INFORMAZIONI E CONOSCENZE
PROFILO DI USCITA
L'allievo è in grado di utilizzare testi espositivi di tipo disciplinare e testi divulgativi per ricercare, acquisire e rielaborare informazioni, dati, concetti con lo scopo di utilizzarli nelle proprie attività di studio o di produrre semplici testi, orali o scritti, su argomenti noti e sulla base di precise indicazioni delle procedure da seguire. È in grado di seguire brevi esposizioni orali di carattere disciplinare, riconoscendone l'argomento e le informazioni essenziali.
Riconosce e usa il lessico disciplinare in modo adeguato alle sue conoscenze. Sa produrre brevi testi di carattere disciplinare su argomenti noti.
Sa valutare le difficoltà che gli pone un testo di carattere disciplinare, confrontando l'argomento e l'insieme delle informazioni fornite con le conoscenze in suo possesso e sa adottare e pianificare autonomamente adeguate strategie di studio.1° - 2° anno
Obiettivi di apprendimento
&Mac183 --------------------- &Mac183 -----------------
3° - 4° - 5° anno
Obiettivi di apprendimento
ß comprendere testi disciplinari, cogliendone l'argomento e le informazioni centrali, anche di singole parti e paragrafi
ß ricavare informazioni da semplici grafici, schemi, tavole e utilizzare in modo opportuno gli apparati iconografici
ß richiamare alla mente conoscenze in suo possesso sulla base di una prima lettura esplorativa del testo, prima di affrontare letture più analitiche
ß usare informazioni e conoscenze ricavate dai testi in semplici testi propri, per facilitare lo studio e la memorizzazione
ß relazionare oralmente su un argomento studiato, un'esperienza, un'attività
Testi utilizzati
ß testi disciplinari scritti, gradualmente adatti alle conoscenze possedute
ß testi informativi e divulgativi su tematiche disciplinari oggetto di studio
ß testi orali ben strutturati
6° - 7° anno
Obiettivi di apprendimento
ß usare in modo adeguato le varie parti di un testo disciplinare complesso: indice, capitoli, titoli, sommari, testi, riquadri, immagini, didascalie, apparati grafici
ß riconoscere, attraverso letture attente, le componenti essenziali di un testo disciplinare: frasi che sintetizzano porzioni di testo, definizioni, esempi, approfondimenti
ß confrontare, su uno stesso argomento, informazioni provenienti da testi diversi
ß accrescere gradualmente il proprio bagaglio lessicale disciplinare, anche attraverso semplici esplorazioni sul diverso significato che assumono alcuni concetti in contesti disciplinari diversi;
ß realizzare, sulla base di istruzioni precise, sintesi diverse dei testi disciplinari oggetto di studio: riassunti schematici, liste di argomenti, semplici schemi concettuali, linee del tempo, tabelle, ecc.
ß raccogliere e rielaborare informazioni e conoscenze ricavate da testi di carattere disciplinare in brevi testi adeguati alle proprie conoscenze
Testi utilizzati
ß testi disciplinari scritti, adatti alle conoscenze possedute
ß informativi e divulgativi su tematiche disciplinari oggetto di studio
ß testi orali ben strutturati
ß testi divulgativi, enciclopedie di livello adeguato
ß navigazioni e prodotti multimedialiLINGUE EUROPEE MODERNE
Premessa
Le lingue moderne fanno parte del corredo culturale essenziale del cittadino europeo. La scuola di base garantisce agli allievi l'opportunità di imparare due lingue oltre la lingua materna con un'articolazione degli interventi che tiene conto sia del loro sviluppo sia dell'esigenza di costruire un curricolo continuo e progressivo per i nove anni dell' obbligo scolastico e oltre.
L'insegnamento delle lingue mira a fornire a tutti gli alunni gli strumenti essenziali per comunicare in ambito europeo e per porre le basi del dialogo interculturale. Comunicazione ed educazione interculturale sono quindi i fondamenti del curricolo plurilingue.
Le finalità dell'educazione plurilingue nella scuola di base sono in particolare le seguenti:
a) promuovere la consapevolezza della comune cittadinanza europea attraverso il contatto precoce con due lingue europee moderne;
b) sviluppare la competenza comunicativa in un rapporto di complementarità e di reciproco rinforzo tra le due lingue e tra queste e la lingua materna;
c) potenziare la flessibilità cognitiva e la capacità di continuare a imparare le lingue in un'ottica di apprendimento lungo tutto l'arco della vita.
L'apprendimento linguistico implica rapporto, intreccio stretto fra lingua e cultura e contribuisce, in questa dimensione, ad ampliare ed arricchire gli orizzonti mentali e culturali degli alunni.
L'interagire con lingue e culture altre per tutto l'arco dell'obbligo
ß rende gli alunni coscienti dell'esistenza di modi diversi di esprimersi e comunicare;
ß li sollecita a riconoscere la propria identità culturale attraverso un'esperienza multipla dell'alterità;
ß arricchisce lo sviluppo cognitivo individuale potenziando la capacità di decentrarsi e di assumere punti di vista diversi;
L'introduzione di due lingue comunitarie facilita lo sviluppo di un "saper fare culturale" e di una competenza di ordine relazionale intesa sia come capacità di interpretare in maniera corretta e razionale altre realtà, sia come capacità di acquisire una condotta di vita responsabile e partecipativa. L'apprendimento di due lingue comunitarie riveste, quindi, un ruolo essenziale e strategico nella realtà della scuola italiana ormai connotata dalla presenza di culture che si basano su regole, modelli, comportamenti differenti.
Una attenzione particolare va posta nell'individuazione di alcune competenze trasversali, da raggiungere nelle varie fasi, che devono costituire obiettivi da condividere e costruire con le altre discipline a partire dalla lingua madre. Tali competenze possono coprire sia l'area dello sviluppo della personalità in termini di coraggio ad esprimersi, senso di sé, consapevolezza del mondo circostante, curiosità, apertura al nuovo e al diverso, sia lo sviluppo della capacità di apprendere ad apprendere e della coscienza dei propri stili cognitivi, nella prospettiva del potenziamento e utilizzo delle strategie migliori per ottimizzare la propria risorsa tempo e per continuare ad imparare.
Tenendo conto del Quadro comune di riferimento europeo per le lingue moderne del Consiglio d'Europa, delle esperienze maturate nelle scuole, dei risultati della ricerca glottodidattica, il curricolo plurilingue privilegia, in ciascuna delle due lingue, lo sviluppo delle competenze di comunicazione orale, in quanto l'oralità è la forma primaria della vitalità e dell'uso sociale delle lingue.La prima lingua si sviluppa sull'intero percorso della scuola di base (con un monte ore complessivo di 420 ore). Nel primo biennio essa viene introdotta nell'ambito linguistico-espressivo con un monte ore 'leggero' e si sviluppa successivamente come disciplina autonoma attraverso un percorso articolato in un triennio e in un biennio conclusivo. I profili di uscita vengono distinti per attività linguistico-comunicative (ascolto, produzione/interazione orale, lettura, scrittura, riflessione su lingua e cultura) e obiettivi specifici espressi in termini di competenze parziali. Tale lingua è destinata ad ampliamenti, approfondimenti e/o ad attività di mantenimento nella scuola secondaria.
Nei primi due anni della scuola di base la prima lingua sviluppa 'la consapevolezza linguistica', mira cioè a sensibilizzare i bambini e le bambine alla pluralità di lingue e culture, al rapporto con la lingua madre e all'intreccio tra i linguaggi; l'attenzione è quindi su obiettivi parziali legati alle competenze generali dell'individuo (scoperta e riconoscimento da parte della scuola di una pluralità di lingue e culture, preparazione al distacco dall'etnocentrismo, relativizzazione, ma anche conferma della propria identità linguistica e culturale, attenzione al linguaggio del corpo e della mimica, agli aspetti del suono, della musica e del ritmo, all'esperienza della dimensione estetica....) e alla loro relazione con la competenza comunicativa, ma senza che vi sia un tentativo strutturato ed esplicito di sviluppare questa specifica competenza.
A partire dal terzo anno della scuola di base, la prima lingua enfatizza la comunicazione orale elementare e verte su un contenuto linguistico chiaramente determinato (finalizzato all'acquisizione linguistica di base, in particolare riguardo alle dimensioni fonetiche e sintattiche).
La seconda lingua viene introdotta negli ultimi due anni della scuola di base con lo stesso impianto della prima lingua e con profili di uscita e obiettivi specifici correlati al minor tempo di insegnamento/apprendimento (120 ore), nella prospettiva di uno sviluppo delle competenze in continuità nell'obbligo scolastico e oltre. Si coordina con le attività previste in lingua materna, recuperando altresì apporti di quanto appreso nella prima lingua in un rapporto di mutuo rinforzo e arricchimento.
In particolare gli obiettivi sono prevalentemente caratterizzati da scelte di tipo pragmatico-comunicativo e tendono a favorire lo sviluppo di competenze trasversali sia sul versante delle abilità di studio, sia sul versante della comunicazione interculturale. Alcuni obiettivi, più in particolare, possono essere perseguiti attraverso attività di interazione tra lingue e forme espressive non verbali (laboratori) in modo da avviare gradatamente gli allievi ad un uso veicolare delle lingue.
Le singole scuole, nella loro autonoma attività di progettazione, potranno 'modulare' i percorsi in tappe intermedie, tenendo presente l'esigenza di garantire uno sviluppo integrato, continuo e progressivo delle competenze parziali e dei profili di uscita.
Rispetto al Quadro comune di riferimento europeo del Consiglio d'Europa, al termine del ciclo della scuola di base, si prevedono i seguenti traguardi complessivi:
per la prima lingua: competenze audioorali e di lettura corrispondenti al livello A2; competenze in scrittura corrispondenti al livello A1
per la seconda lingua: competenze corrispondenti al livello A1 sia in lingua orale sia in lingua scritta.Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni conclusive del ciclo
Prima lingua
Al termine dei sette anni, gli allievi e le allieve saranno in grado di:
- comprendere semplici messaggi orali con riferimento a esperienze quotidiane proprie e dei parlanti la lingua oggetto di studio; cogliere il rapporto tra le varie situazioni comunicative e semplici variazioni di registro (colloquiale vs. formale) nelle relazioni familiari e sociali;
- seguire il discorso di un parlante 'nativo' su temi e attività familiari cogliendone gli aspetti essenziali;
- partecipare a brevi scambi sociali, ad una semplice conversazione;
- descrivere persone, oggetti, attività svolte; raccontare semplici esperienze.- ritrovare in un testo scritto le informazioni pertinenti rispetto ad uno scopo; individuare gli elementi costitutivi essenziali di un messaggio iconico-grafico, di un breve articolo di giornale, di un messaggio in rete;
- comporre brevi testi scritti per ricordare, per comunicare a distanza in maniera essenziale, per informare, per esprimere gusti personali o sentimenti ed emozioni;
- raggruppare parole in base a criteri formali o semantici; cogliere regolarità e semplici variazioni nel funzionamento della lingua; formulare ipotesi su significati e su 'comportamenti' utilizzando sia gli elementi linguistici sia il contesto extralinguistico; correggere i propri errori in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative interiorizzate.
- mettere in atto semplici strategie quali:
&Mac183 identificare indizi linguistici e extralinguistici in testi o enunciati per inferire il significato di parole sconosciute;
&Mac183 usare tecniche per attirare l'attenzione, iniziare/sostenere/concludere una breve conversazione, riformulare quanto detto, chiedere chiarimenti o chiedere di ripetere quando non si è capito;
&Mac183 fare domande su quanto ascoltato, su un testo da leggere o durante la lettura;
&Mac183 scusarsi per non conoscere elementi dei codici di comportamento stranieri;
&Mac183 usare fattori paralinguistici ed extralinguistici per esprimere sentimenti, indicare oggetti non noti, ecc.Seconda lingua
Al termine dei due anni, gli allievi e le allieve saranno in grado di:
- comprendere il senso globale di semplici messaggi orali, con riferimento a situazioni quotidiane proprie e dei parlanti la lingua oggetto di studio;
- rispondere a domande e fare domande su argomenti familiari e su aspetti personali;
- descrivere persone, oggetti, ambienti usando frasi molto brevi, anche stereotipate;- ritrovare in un testo scritto le informazioni pertinenti rispetto ad uno scopo;
- elaborare semplici didascalie, ordinare/coordinare frasi su sequenze di azioni; compilare moduli e questionari;
- mettere in atto semplici strategie quali:
&Mac183 identificare indizi linguistici e extralinguistici in testi o enunciati per inferire il significato di parole sconosciute;
&Mac183 fare domande su quanto ascoltato, su un testo da leggere o durante la lettura.Obiettivi/competenze relativi alle scansioni interne del ciclo settennale
PRIMA LINGUA
Scansione interna 1°-2° anno
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni Contenuti essenziali
Attribuire un senso globale a unità fonico-acustiche.
Comprendere semplici istruzioni per eseguire movimenti, per disegnare, per giocare, per cantare.
Comprendere il senso globale di canzoncine, conte, filastrocche, storielle reali o immaginarie.
Collegare espressioni e parole con persone, animali, oggetti, luoghi, eventi (reali o immaginari).
Riprodurre con pronuncia chiara e articolata canzoncine, conte, filastrocche, storielle, ecc.
Riutilizzare in modo creativo schemi intonativi, gruppi ritmici assimilati associandoli a linguaggi non verbali. Ascolto/riproduzione di:unità fonico-acustiche, gruppi ritmici, intonazioni in semplici contesti espressivo-creativi,
semplici istruzioni,
canzoncine,
conte,
filastrocche,
storielle reali o immaginarieScansione interna 3°-4° - 5° anno
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Contenuti essenzialiIdentificare in base a variabili come ritmi, accenti e semplici curve prosodiche la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato.
Comprendere messaggi orali brevi, semplici, articolati in modo chiaro.Intervenire nel corso delle attività con i compagni e con l'insegnante per segnalare che non si è capito, per chiedere di ripetere, chiedere come si dice una cosa, chiedere e dare qualcosa, eseguire indicazioni o dare indicazioni semplici, confermare, parafrasare ecc.
Porre domande semplici e rispondere a domande riguardanti bisogni immediati o argomenti molto familiari.
Rispondere a domande semplici e dirette su aspetti personali, espresse lentamente e chiaramente (semplice intervista).Mettere in relazione il sistema grafematico della lingua straniera con i relativi fonemi tramite l'esempio di parole e frasi semplici.
Riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli nelle più comuni situazioni quotidiane.
Comprendere testi iconico-grafici, brevi messaggi personali, descrizioni e indicazioni per andare da un posto all'altro (itinerari).Copiare parole familiari e brevi frasi.
Produrre un breve testo scritto costituito da parole che fanno parte del proprio repertorio orale.
Scrivere cifre e date, nomi di persone, di località, didascalie, elenchi, ecc.Confrontare parole o brevi frasi per coglierne elementi di somiglianza/differenza sia sul piano formale, sia a livello di significati.
Applicare consapevolmente regole esplicite.
Riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative interiorizzate. Ascoltare e comprendere:
messaggi orari brevi (appello, asserzione, domanda, risposta, ordine, richiesta ecc.) propri di contesti comunicativi familiari e quotidiani
Campi di esperienza relativi a:
identità propria e altrui, famiglia, casa, scuola, eventi quotidianiParlare-interagire
Interazione tra pari, con l'insegnante
Funzioni comunicative:
salutare
presentarsi/presentare
chiedere alle persone come stanno e reagire appropriatamente alle informazioni che vengono date
ringraziare,
accettare/rifiutare qualcosa
esprimere gusti e preferenzeLeggere e comprendere:
parole-testo
cartelli, etichette
didascalie
descrizioni essenziali (persone, luoghi, oggetti reali e immaginari)
cartolinaScrivere:
istruzioni, indicazioni, brevi appunti
numeri e date
didascalie
elenchi (funzionali e non)Riflettere su:
forma delle parole
funzioni e intenzioni comunicative
strutture grammaticali elementari
abitudini e comportamenti propri e altrui.Scansione interna 6°-7° anno
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Contenuti essenzialiComprendere messaggi orali brevi attinenti a bisogni di tipo concreto della vita quotidiana.
Comprendere semplici differenze di registro (colloquiale vs. formale) nelle relazioni familiari e sociali.
Comprendere ed estrarre le informazioni essenziali da un breve testo registrato.
Individuare il punto principale in una sequenza audio-visiva.
Comprendere semplici istruzioni per collaborare con i compagni e con l'insegnante, per utilizzare i sussidi didattici, per seguire un percorso di autoapprendimento.Mettere in atto semplici strategie quali, ad esempio, attirare l'attenzione, iniziare/terminare una breve conversazione, chiedere di ripetere, ecc.
Partecipare ad una semplice conversazione.
Gestire brevi dialoghi di tipo sociale.
Rispondere a domande e fare domande sul tempo libero, su abitudini e attività giornaliere.
Descrivere se stesso o un compagno di scuola o il proprio corrispondente/ospite straniero unendo le parole o le espressioni con connettivi semplici.
Raccontare, anche con frasi isolate, un evento reale o immaginario, situando persone e fatti nel tempo e nello spazio in maniera essenziale.
Fare domande (su quanto ascoltato, su un testo da leggere o durante la lettura, ecc.).
Scusarsi per non conoscere elementi dei codici di comportamento stranieri (anche facendo riferimento ai propri e chiedendo consiglio).Usare fattori paralinguistici (accento, ritmo intonazione) ed extralinguistici (linguaggi non verbali: es. gesti, espressioni del viso, disegni) per esprimere sentimenti, indicare oggetti non noti e chiedere chiarimenti in situazioni di interazione con 'nativi'.
Identificare informazioni specifiche in documenti scritti semplici.
Utilizzare indizi linguistici ed extralinguistici per capire il significato di parole sconosciute.Prevedere l'inizio, la continuazione, la fine di un testo a partire da indizi extralinguistici, da elementi paratestuali, dal titolo, da parole-chiave.
Saper ritrovare in un semplice testo scritto le informazioni pertinenti rispetto ad uno scopo di azione o a un interesse personale (es. istruzioni per montare un modellino, pubblicità per la ricerca di corrispondenti).
Saper usare il dizionario per controllare i significati, la grafia delle parole ecc.Produrre brevi testi descrittivi e narrativi a partire da supporti iconico-grafici.
Prendere nota di una informazione.
Redigere un biglietto di auguri, una cartolina, una e-mail, una breve lettera personale.Analizzare esempi, fatti, situazioni specifiche per ipotizzare e verificare 'regole' linguistiche o 'modelli' di comportamento.
Spiegare fenomeni propri della lingua/cultura straniera anche utilizzando schemi e concetti appresi in lingua maternaAscoltare e comprendere:
messaggi orali brevi, propri di contesti comunicati inerenti la vita socialeCampi di esperienza relativi a:
tempo libero
servizi
mezzi di comunicazione: radio, televisione, messaggi in rete
eventi quotidianiParlare e interagire
Interazione tra pari, semplici interviste, brevi conversazioni con l'insegnante e con 'nativi' su argomenti familiari e in situazioni di comunicazione strutturateFunzioni comunicative:
invitare qualcuno
fare proposte
esprimere un'opinione, l'accordo e il disaccordo
chiedere e dare informazioni su percorsi, su persone, su eventi familiari
descrivere
raccontareLeggere e comprendere:
brevi lettere personali, e-mail
brevi articoli di giornale
brevi descrizioni di persone, luoghi,oggetti reali e immaginaribrevi racconti di esperienze personali
istruzioni e semplici regolamenti (es. per usare un telefono pubblico, per la sicurezza, ecc.)
annunci
messaggi pubblicitari
brevi sequenze audio-visive
messaggi in rete
un lemma del dizionario (bilingue e monolingue)Scrivere:
appunti relativi a bisogni immediati
messaggi brevi e semplici ad amici, insegnanti o persone note (es. cartolina)
brevi lettere personali (per informare/chiedere un'informazione, ringraziare, accettare/rifiutare un invito, fare una proposta)
brevi descrizioni-narrazioni di eventi, di esperienze personali, di attività svolte, di ambienti familiari
semplici biografie (reali e immaginarie) e semplici poesieRiflettere su:
regole e modelli (a livello linguistico e culturale)
fenomeni ricorrenti e comportamenti socio-culturaliSECONDA LINGUA
Scansione interna 6° e 7° anno
Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni
Contenuti essenziali
Identificare in base a variabili come ritmi, accenti e semplici curve prosodiche la principale funzione comunicativa ed espressiva di un enunciato.
Comprendere messaggi orali brevi, semplici, articolati in modo chiaro.Intervenire nel corso delle attività con i compagni e con l'insegnante per segnalare che non si è capito, per chiedere di ripetere, chiedere come si dice una cosa, chiedere e dare qualcosa, eseguire indicazioni o dare indicazioni semplici, confermare, parafrasare ecc.
Porre domande semplici e rispondere a domande riguardanti bisogni immediati o argomenti molto familiari.
Rispondere a domande semplici e dirette su aspetti personali, espresse lentamente e chiaramente (semplice intervista).Mettere in relazione il sistema grafematico della lingua straniera con i relativi fonemi tramite l'esempio di parole e frasi semplici.
Riconoscere nomi, parole e frasi familiari su cartelli nelle più comuni situazioni quotidiane.
Comprendere testi iconico-grafici, brevi messaggi personali, descrizioni e indicazioni per andare da un posto all'altro (itinerari).Copiare parole familiari e brevi frasi.
Produrre un breve testo scritto costituito da parole che fanno parte del proprio repertorio orale.
Scrivere cifre e date, nomi di persone, di località, didascalie, elenchi, ecc.Confrontare parole o brevi frasi per coglierne elementi di somiglianza/differenza sia sul piano formale, sia a livello di significati.
Applicare consapevolmente regole esplicite.
Riconoscere i propri errori e correggerli in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative interiorizzate.
Ascoltare e comprendere:
messaggi orari brevi (appello, asserzione, domanda, risposta, ordine, richiesta ecc.) propri di contesti comunicativi familiari e quotidiani
Campi di esperienza relativi a:
identità propria e altrui
famiglia
casa
scuola
eventi quotidiani.Parlare-interagire
Interazione tra pari, con l'insegnante
Funzioni comunicative:
salutare
presentarsi/presentare
chiedere alle persone come stanno e reagire appropriatamente alle informazioni che vengono date
ringraziare,
accettare/rifiutare qualcosa
esprimere gusti e preferenzeLeggere e comprendere:
parole-testo
cartelli, etichette
didascalie
descrizioni essenziali (persone, luoghi, oggetti reali e immaginari)
cartolinaScrivere:
istruzioni, indicazioni, brevi appunti
numeri e date
didascalie
elenchi (funzionali e non)Riflettere su:
forma delle parole
funzioni e intenzioni comunicative
strutture grammaticali elementari
abitudini e comportamenti propri e altrui.Tipi di attività che possono dar vita a 'laboratori' tra lingua materna, lingue moderne e linguaggi non verbali.
Esempi:
&Mac183 Riutilizzazione creativa di schemi intonativi e prosodici, gruppi ritmici delle lingue in associazione con linguaggi non verbali.
&Mac183 Produzione di un fumetto o di una breve storia illustrata da immagini e disegni.
&Mac183 Produzione di una sequenza audiovisiva su esperienze di vita scolastica e o sociale.
&Mac183 Confronto tra messaggi pubblicitari (anche in rete) prodotti in lingue diverse per cogliere somiglianze e differenze.
&Mac183 Scambio culturale con classi europee dei paesi di cui si studiano le lingue.
&Mac183 Itinerari di scoperta dentro i dizionari (bilingue e monolingue).N.B. Tali attività sono tra quelle che permettono più facilmente di perseguire alcuni degli obiettivi indicati nel curricolo sia della prima lingua sia della seconda.
Modalità di verifica e criteri di valutazione (Esame di Stato)
Al termine del settennio del ciclo di base, gli allievi sosterranno prove orali e scritte differenziate nelle due lingue comunitarie studiate.
Prima lingua:
1. Le competenze audio-orali saranno verificate con una prova che richieda sia comportamenti sia reazioni verbali: l'allievo/a sarà messo/a in condizione di eseguire azioni e di interagire in uno scambio comunicativo con uno-due compagni, con l'insegnante o in presenza di un 'nativo' a partire da una traccia (canovaccio in lingua) che indichi gli interlocutori, l'argomento, lo scopo, le azioni, le circostanze. Nella valutazione dell'orale si terrà conto della coerenza rispetto ai significati e al contesto, della pronuncia, dell'intonazione, della fluenza della produzione orale, dell'ampiezza del lessico rispetto ai parametri quantitativi di massima fissati nel curricolo. (eventualmente da quantificare)
2. Le competenze di comprensione e di produzione scritta saranno verificate con due prove distinte: a) risposte ad un questionario a partire da un breve testo scritto accompagnato da elementi visivo-situazionali (scelta multipla);
b) redazione, con uso del dizionario, di un testo di circa 100 parole in forma di:
&Mac183 breve lettera personale a partire da una traccia (data in lingua) che espliciti il destinatario, l'intenzione o lo scopo dello scrivente, l'argomento, i possibili sotto-temi;
&Mac183 breve descrizione a partire da un supporto iconico o grafico (trascodifica);
&Mac183 breve racconto di evento reale o immaginario a partire da un titolo, da parole-chiave, da un input visivo.
Nella valutazione della prova di comprensione scritta si terrà conto non solo della coerenza delle risposte rispetto ai significati del testo e al contesto, ma anche del grado di complessità cognitiva delle operazioni di comprensione richieste. Nella valutazione della prova di produzione scritta si terrà conto della aderenza alla forma di testo richiesta, della ricchezza tematica, della varietà del lessico, del grado di controllo ortografico e grammaticale.Seconda lingua:
1. Le competenze audio-orali saranno verificate con una prova che richieda semplici reazioni verbali: l'allievo/a sarà messo/a in condizione di interagire in uno scambio comunicativo con uno-due compagni o con l'insegnante a partire da una traccia (canovaccio in lingua) che indichi gli interlocutori, l'argomento, lo scopo. Nella valutazione dell'orale si terrà conto della coerenza rispetto allo scopo della comunicazione, della pronuncia e dell'intonazione.2. La competenza di comprensione scritta sarà verificata attraverso le risposte ad un questionario a partire da un breve testo scritto accompagnato da elementi visivo-situazionali (scelta multipla). nella valutazione della prova di comprensione scritta si terrà conto non solo della coerenza delle risposte rispetto ai significati del testo e al contesto ma anche del grado di complessità cognitiva delle operazioni di comprensione richieste.