Ti confesso che dal punto di vista didatiico a me l'idea delle 32 ore non pare affatto sbagliata. La vecchia scuola gentiliana prevedeva un numero più limitato di ore (ai miei tempi al liceo classico di ore ne avevo 29 se non sbaglio) ma molto dense, certo non c'erano tante ore di laboratorio etc, più si andava nell'istruzione tecnica o professionale e più aumentavano le ore (le mie supplenze ai professionali mi facevano fare anche le settime ore).
Sono i programmi Brocca che hanno fatto crescere il numero delle ore settimanali, e a me sembra soprattutto per l'esigenza di dare un po' di ore a tutte le materie. Che poi gli alunni dopo la terza, quarta ora, siano "cotti" non vine molto considerato. personalmente, alla sesta ora li trovo o distrutti o insopportabili, difatti nel'orario c'è sempre chi chiede "soprattutto non seste ore" per motivi didattici! Quindi un numero di ore non eccessivo consentirebbe agli alunni di concentrarsi meglio nelle loro ore. Anche qui, resta il problema della scelta delle materie: poche ma con un numero alto di ore o tante ma con poche ore? Didatticamente, meglio la prima soluzione (anche perchè con 2 ore settimanali, come lo fai, il programma, sempre vasto e le verifiche, sempre più richieste, salvo ovviamente i quiz a crocette), ma la scelta delle materie da tagliare è sempre dolorosa e vede le proteste degli esclusi.
Naturalmente, se invece si vede la scuola soprattutto come un servizio di "custodia", di generica "educazione", allore più tempo li si trattiene entro l'edificio scolastico e meglio è, ma allora mi sembra che occorrerebbero altre strutture: mensa, campus, biblioteche aperte, palestre, etc. Se vogliamo la scuola all'americana sul serio: li abbiamo gli spazi, i soldi e la volontà di fare tutto questo?
E poi, ma qui il discorso è ancora più generale, l'educazione ai giovani deve venir data di più dalla scuola o dalla famiglia? Più ore a scuola = meno ore in famiglia, resta da discutere se è un bene o meno. Resta pure il discorso sindacale: meno ore = meno posti se non si vuole incorrerre nella critica di non sfruttare tutte le risorse umane a disposizione, semprechè al posto delle minori ore di insegnamento non si quantifichi finalmente il sommerso, ma mi sembra alquanto improbabile. Ma sono problemi sindacali e non più didattici.
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"Quel che è stato sarà,
quel che si è fatto si rifarà:
assolutamente niente di nuovo sotto il sole!"Qohèlet, ovvero l'Ecclesiaste, 1, 10