Dopo almeno un decennio di riflessioni pedagogiche "innovative" e cinque anni di elaborazione della struttura, dei contenuti e degli orientamenti della riforma, il Ministero della P.I. solo in data 8 gennaio 2001 ha firmato con "La Sapienza" un protocollo d'intesa riguardante la definizione teorica del concetto di competenza e la sperimentazione di una sua concreta praticabilità nella quotidiana esperienza delle scuole.
Quando si dice avere le idee chiare ed essere tempestivi!


Dal sito del ministero, alla pagina http://www.istruzione.it/news/2001/mpi_lasapienza.htm:

 

PROTOCOLLO D'INTESA

tra il Ministero della Pubblica Istruzione
rappresentato dal Ministro pro tempore Tullio De Mauro

e

l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma
rappresentata dal Rettore Giuseppe D'Ascenzo

 


 

PREMESSO CHE

CONSIDERATO CHE

 

VISTI

- la Legge 19 luglio 1993, n. 236, art. 9, comma 16 b-bis;
- la Legge 59 del 15 marzo 1997, art. 21, comma 10;
- la Legge 196 del 24 giugno 1997;
- la Legge 425 del 10 dicembre 1997 e il DM 450 del 10 novembre 1998;
- il Decreto legislativo 112 del 31 marzo 1998;
- il Patto per lo sviluppo e l'occupazione del 22 dicembre 1998 e in particolare l'Allegato 3;
- il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275;
- la Legge 17 maggio 1999, n. 30;
- la Legge 10 febbraio 2000, n. 30
- il Regolamento, in data 26 giugno 2000, recante norme in materia di prima attuazione dell'art. 8 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275


TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

si conviene quanto segue:

ART. 1

Con la presente convenzione il M.P.I e l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma si impegnano ad attivare una collaborazione mirata, tesa a favorire
a) la ricerca relativa alla elaborazione di un concetto di competenza funzionale alla sua utilizzazione all'interno del sistema formativo integrato anche attraverso la contestuale formazione di personale docente delle scuole secondarie superiori;
b) la fattibilità di percorsi formativi orientanti sviluppati modularmente nell'ambito dell'offerta formativa aggiuntiva dei curricoli di scuola secondaria superiore e la relativa certificazione di crediti formativi in essi conseguiti;

ART. 2

I crediti formativi acquisiti nell'ambito dell'offerta aggiuntiva dei curricoli di scuola secondaria superiore saranno identificati attraverso un confronto rigoroso, ma non meramente fiscale:
a) tra conoscenze teoriche e competenze certificate in discipline o parti di discipline presenti nell'offerta formativa aggiuntiva dei curricoli di scuola secondaria superiore e quelle di esami universitari di natura affine;
b) tra ore di frequenza certificate di discipline o parti di discipline presenti nell'offerta formativa aggiuntiva dei curricoli di scuola secondaria superiore e quelle di esami universitari di natura affine.

 

ART. 3

Le modalità
a) della ricerca relativa alla elaborazione del concetto di competenza e delle relative procedure di certificazione,
b) della formazione di personale docente delle scuole secondarie superiori,
c) della concreta realizzazione di percorsi formativi orientanti sviluppati modularmente nell'ambito dell'offerta formativa aggiuntiva dei curricoli di scuola secondaria superiore,
d) dell'uso dei crediti formativi conseguiti nell'ambito dell'offerta formativa aggiuntiva di cui al precedente punto c) in eventuali percorsi universitari
saranno determinate attraverso specifiche convenzioni annuali, stipulate di volta in volta tra i rappresentanti legali delle istituzioni scolastiche presso le quali siano state attivate le iniziative di ricerca, formazione e/o offerta formativa aggiuntiva di cui ai precedenti punti a), b) e c) e il Rettore dell'Università "La Sapienza" di Roma o suo delegato in rappresentanza delle articolazioni accademiche di volta in volta coinvolte.

 

ART. 4

Al fine di assicurare il coordinamento delle attività di collaborazione previste dal presente protocollo d'intesa e di effettuare le opportune valutazioni sugli esiti di tali attività è costituito un comitato paritetico composto da tre componenti designati dal Ministro della Pubblica istruzione e da tre componenti designati dal Rettore dell'Università La Sapienza di Roma. Ai lavori del comitato partecipano anche i responsabili dei Dipartimenti universitari interessati all'iniziativa e i Provveditorati agli Studi interessati di volta in volta alle diverse iniziative.

 

ART. 5

Il presente protocollo di intesa ha carattere sperimentale, per un periodo non superiore a tre anni, a partire dall'anno scolastico e accademico 2000-2001.

 

Letto, approvato e sottoscritto dalle parti in data 8 gennaio 2001.

 

IL MINISTRO DELLA P. I.
(Prof. Tullio De Mauro)

IL MAGNIFICO RETTORE DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"
(Prof. Giuseppe D'Ascenzo)

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