Da Piazzale Loreto a Montecitorio
Evoluzione della destra in Italia
a cura delle compagne e dei compagni de La Strada



Tra "socializzatori" al Nord e "corporativisti" al Sud, un partito diviso va alle urne

.......... A dimostrazione della rapidità del suo insediamento territoriale, il MSI riesce a presentarsi, ad appena un anno e mezzo dalla sua costituzione, in tutte le circoscrizioni.


Caradonna, uno dei più noti ed attivi esponenti del fascismo italiano, con il generale golpista De Lorenzo

.......... Tuttavia, mentre nel Sud il partito può svolgere la campagna elettorale indisturbato, nel Nord questo è quasi impossibile per le reazioni da parte delle forze antifasciste. E infatti i risultati elettorali confermano questa spaccatura geografica; il MSI raccoglie più di due terzi dei propri voti al Sud e i sei deputati eletti provengono tutti da collegi elettorali meridionali.


Caradonna in una sede del M.S.I.

.......... Questo sbilanciamento nella distribuzione territoriale dei consensi determinò un riassetto tra le componenti interne del partito e, di conseguenza, nelle sue scelte politiche. Il gruppo dirigente iniziale, guidato dal giovane Giorgio Almirante, aveva seguito l'impostazione del fascismo socializzatore aperto a sinistra, per un "socialismo nazionale".


Caradonna durante la benedizione di un gagliardetti del M.S.I.

.......... Infatti si leggeva nel programma elettorale del 1948 che "il processo di socializzazione dovrà attuarsi con la partecipazione dei lavoratori alla direzione responsabile dell’impresa, attraverso organi formati da rappresentanti del lavoro e (...) del capitale. La dura polemica nei confronti dei gerarchi meridionali, ai quali nel primo statuto veniva addirittura impedita l'iscrizione, visti i risultati elettorali era destinata ad appianarsi. Poiché la divisione ideologica tra “socializzatori” e "corporativisti" rifletteva anche una divisione geografica tra Nord e Sud, era difficile per i dirigenti "salottini" (del Nord) sorvolare sul fatto che il serbatoio elettorale del MSI fosse al Sud. E infatti l’afflusso di ex quadri e dirigenti del Partito nazionale fascista e la crescita organizzativa del partito quasi esclusivamente nel Mezzogiorno portarono nel 1950 a un cambio al vertice: il nuovo segretario, Augusto de Marsanich, esponente della corrente moderata, già ministro del governo fascista, incarnava l' ideale di continuità con il passato regime.


Rodolfo Graziani, ministro della Difesa nella Repubblica Sociale Italiana, si iscrive al M.S.I. nel 1952.
Giorgio Almirante in un comizio per la campagna elettorale del 1948

.......... Con questo cambio di leadership il MSI abbandona i propositi più scopertamente antisistemici e avvia quella strategia di “inserimento” nel sistema che proseguirà per due decenni fino ai primi anni Settanta. L'opposizione senza quartiere al sistema viene sostituita da una offerta sempre più esplicita di sostegno nei confronti del partito di maggioranza, la Democrazia cristiana, alla quale il MSI si presenta come una forza "nazionale" per la difesa dei comuni interessi: la civiltà cristiana e la lotta al materialismo comunista. ......

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A cura del Centro Sociale La Strada............Ultimo aggiornamento 27/12/1996