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BOCCIATA LA TANGENZIALE NORD EST
MA LA LOTTA NON SI FERMA!
La Tangenziale Nord Est è stata bocciata, non ha superato la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale). Nessuno, nemmeno l’ingegnere più spregiudicato di tutta la Provincia, avrebbe potuto lasciar passare un progetto così folle. Per noi, da sempre contrari alla costruzione di quello che rappresenterebbe l’ennesimo monumento allo spreco, questa è senza dubbio una buona notizia, ma resta pur sempre una magra consolazione. Difatti il progetto, dopo qualche modifica, tornerà sui tavoli della commissione che ne rivaluterà l’impatto ambientale, e prima o poi verrà approvato. La Tangenziale non potrà essere bloccata all’infinito da intoppi burocratici. Gli appalti pubblici milionari fanno gola a molte persone, indipendentemente dalla loro appartenenza politica: sono tanti i golosi pronti a tutto pur di spartirsi la torta...
Questa bocciatura, comunque, non è priva di conseguenze: i tempi e i costi per la realizzazione della Tangenziale aumenteranno inevitabilmente. Questo conferma, se ce ne fosse stato ancora bisogno, che una valida soluzione ai problemi di traffico non può essere la costruzione di una nuova strada. Quanto tempo ancora dovremo aspettare prima di vedere qualche macchina in meno sotto casa? Quanti soldi pubblici in più dovranno spendere Comune, Provincia e Regione per costruire questa maledetta strada?
Intanto siamo in piena campagna elettorale. I tre candidati, con tanti discorsi fatti di belle parole e facili promesse, propongono il loro solito carrozzone di cazzate: campus universitari, discoteche, vigilantes privati per le strade, modifiche alla raccolta differenziata; queste sono solo alcune delle balle che raccontano in giro per tentare di elemosinare qualche voto. E sulla Tangenziale come la pensano? In questi ultimi anni la viabilità è stato il problema principale dei carmagnolesi: un problema vero, forse talmente importante che nessuno dei tre candidati alla poltrona di sindaco ha il coraggio di affrontarlo in modo deciso, prendendo una posizione chiara sulla questione. Questa poca chiarezza nasconde la paura di misurarsi coi cittadini: per non scontentare nessuno, e scongiurare possibili fughe di voti, i candidati si sforzano di tenere posizioni ambigue che cambiano in base al pubblico che hanno davanti: Tangenziale si, ma con qualche modifica, Tangenziale nel rispetto dell’ambiente, Tangenziale per lo sviluppo economico, e quindi nuovi insediamenti industriali, asfalto e cemento a volontà.
La nostra, quindi, vuole essere una critica alle false promesse dei politici. Promettere varianti al progetto della Tangenziale è soltanto fumo negli occhi degli elettori: è assurdo pensare di difendere l’ambiente asfaltando strade rurali già esistenti per ridurre l’inquinamento del centro abitato. L’esempio pratico è la strada che collega S. Michele alla S.S. 20 per Carignano: da quando è stata asfaltata, il traffico di automobili è aumentato a dismisura, stravolgendo la vita dei residenti. Dobbiamo finirla di credere che un problema lontano da casa nostra non ci riguardi. Troppa gente continua a pensarla così: "Il traffico mi passa sotto casa? Allora voglio la Tangenziale, così passerà sotto casa di qualcun altro!" oppure "Per costruire la Tangenziale esproprieranno i miei terreni? Allora voglio una modifica al progetto, così esproprieranno i terreni di qualcun altro!".
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la soluzione senza dubbio più veloce, meno nociva per l’ambiente e più economica per tutti resta la liberalizzazione dell’autostrada. Per ottenere questo occorre sposare con forza il principio della vera solidarietà, un’arma da usare per contrastare le piccole e grandi lobby economico-politiche che oggi aggrediscono il nostro vicino, ma domani aggrediranno noi.
Quello che proponiamo è un’Assemblea Permanente che decida, di volta in volta, una linea comune per portare avanti iniziative autorganizzate dal basso. Attraverso il confronto diretto tra tutti, senza politicanti tra i piedi, rifiutiamo strumenti inutili come le raccolte firme e il voto, che creano dannose divisioni. La lotta dovrà essere portata avanti direttamente in prima persona, senza delegare a nessuno la risoluzione dei nostri problemi.
Pubblicato il 15.05.2006 -:-
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