Chi
sono i Black Bloc.
Breve
profilo e alcune fotografie su questa componente.
Tutti a Genova,
hanno visto la presenza dei Black Bloc, alcuni per la prima volta. Al di lõ
del folclore, rappresentano una realtõ del movimento antiglobalizzazione,
che esiste e che "a modo suo" fa politica. Il giudizio politico (ovviamente
negativo) che diamo della loro tattica l'abbiamo espresso in La
questione Black Bloc. Il Black Bloc non puÊ essere definito un gruppo
o un'organizzazione ma un insieme di militanti e simpatizzanti prevalentemente
anarchici (ma anche con rilevanti presenze di ecologisti radicali, attivisti
antirazzisti ed antifascisti) uniti da una comune tattica - diffusi per lo
piá in Nord America e nei principali Paesi dell'Europa Occidentale - organizzati
secondo una rete di gruppi di affinitõ (generalmente composti da un numero
di persone comprese tra 5 e 20) che si organizzano assieme per fare azioni
dirette. Non si tratta di una realtõ statica, infatti la composizione del
Black Bloc cambia da un'azione di protesta all'altra. Indossano i passamontagna
per motivi di ordine pratico, per evitare di essere identificati e successivamente
arrestati dalla polizia, ma ha un valore anche simbolico in maniera non dissimile
dagli zapatisti, rifiutano leader carismatici e praticano l'egualitarismo
teso a cementare la solidarietõ all'interno del Bloc. Ñ
Le origini del termine Black Bloc sono da ricercare in Germania, con queste
parole la polizia tedesca identificava gli Autonomen, gruppo sorto sul modello
dell'Autonomia Operaia italiana, attivo nei principali centri urbani tedeschi
durante tutti gli anni ottanta, noto per la sua radicalitõ e durezza con cui
si contrapponeva alle forze di polizia spesso ingaggiando vere e proprie battaglie
campali. Le azioni e le idee degli Autonomen trovarono terreno fertile presso
alcuni settori della scena Punk USA che si andavano politicizzando, molti
iniziarono a definirsi anarchici, interpretando l'anarchismo in maniera superficiale
e con forti connotati nichilisti tipici della cultura Punk ma sostanzialmente
estranei alla tradizione anarchica classica e si caratterizzarono per l'enfasi
nell'azione diretta con valenza simbolica. I primi Black Bloc negli USA appaiono
nel 1991 durante le manifestazioni contro la guerra del Golfo, ma ñ con le
proteste anti WTO a Seattle che divengono noti a livello mondiale e definiscono
la propria identitõ e le proprie azioni improntate sulla tecnica della guerriglia
urbana. Il 30 Novembre 1999 a Seattle per oltre 5 ore, tra la disapprovazione
generale degli altri manifestanti, alcune centinaia di giovanissimi vestiti
di nero con i visi coperti da fazzoletti, passamontagna e maschere antigas
brandendo spranghe e bandiere rosso-nere distruggevano e saccheggiavano numerosi
negozi, assicurazioni, filiali di banche e sedi di multinazionali. Questi
obiettivi sono colpiti in quanto simboli del potere e del capitalismo. In
relazione ai fatti di Seattle di particolare interesse ñ il comunicato del
collettivo ACME, una sezione del Black Bloc del 30/11/99, disponibile in italiano.
Le tecniche adottate dai Black sono oramai codificate e collaudate dall'esperienza
acquisita a Seattle, Praga, Nizza e Genova. Centinaia di Black arrivano alle
manifestazioni (sempre indette da altri) nella maniera piá coreografica possibile
e ad un segnale convenuto si collocano nei gruppi di affinitõ che si inseriscono
in vari punti del corteo, o ai margini dello stesso, ed avviano la guerriglia
urbana. Preceduti (o accompagnati) dal suono prodotto da tamburini, i Black
si impegnano nella devastazione del maggior numero possibile di beni e luoghi
con alto contenuto simbolico, traggono le loro armi dall'arredo urbano. I
pali divelti divengono spranghe e le pietre rimosse dal selciato divengono
"pallottole" da scagliare contro vetrine e poliziotti. Ñ Ñ
L'uso dei tamburini evidenzia l'influenza della cultura Punk. Ad esempio l'Infernal
Noise Brigade, free-trade-marching band, che ha accompagnato le azioni dei
Black a Seattle ad a Praga nel settembre 2000 ñ stato fondato da alcuni ex
membri del gruppo Punk di Seattle !Tchkung!. Nel caso di un intervento della
polizia, cassonetti ed auto date alle fiamme divengono rapidamente barricate,
aldilõ di brevi lanci di pietre e molotov raramente perÊ si giunge allo scontro
frontale (eccezioni si possono avere nel caso di tentativi di liberare compagni
catturati o se si ñ in numero superiore alla polizia), grazie all'agilitõ
determinata dalla strutturazione in gruppi di affinitõ ci si dilegua rapidamente.
Insomma lo scopo ñ creare quanto piá caos possibile pagando il prezzo piá
basso possibile. La violenza soprattutto indirizzata contro le cose ñ una
tattica che viene decisa autonomamente nelle varie azioni dai partecipanti
all'azione stessa. Le tattiche utilizzate nelle varie manifestazioni possono
dunque essere diverse e vengono anche tollerate scelte diverse. Le manifestazioni
di Seattle e di Quebec City hanno avuto percorsi diversi e svolgimenti diversi,
l'unica costante ñ l'assoluta imprevedibilitõ dei Black Bloc.