L'antifascismo in Romania.
Intervista
al "Movimento per una società alternativa", di Bucarest, Romania.
A cura di REDS. Dicembre 2000.
1. Come e dove è nata la vostra organizzazione?
Siamo un gruppo di amici che, cresciuti insieme con idee vagamente anti-totalitarie,
umanitarie e libertarie, hanno provato a chiarirle. Siamo arrivati così
al pensiero anarchico. Di fatto, ognuno è arrivato a simpatizzare per
gli anarchici (o quello che credevano fosse il pensiero anarchico) per vie diverse.
Ciascuno ha un settore per il quale si sente più sensibile: chi sta scrivendo
si sente in primo luogo anti-fascista, un altro di noi è innanzitutto
ostile a preti e religione. Ora, l'aggressività della propaganda di estrema
destra ci ha messo in movimento.
A Bucarest oggi si può comperare qualunque porcheria fascista (compreso
"Mein Kampf") e così, appena riesco a trovare un libro con
un messaggio anti-fascista, me lo divoro pagina per pagina (dopo averlo letto
però!).
2. Dal momento in cui è nato il vostro movimento, avete mai organizzato manifestazioni pubbliche e che tipo di manifestazioni?
Abbiamo cominciato a dare segni di vita pochi
mesi fa. Stiamo cercando di far conoscere un punto di vista alternativo, di
sinistra, su Internet in lingua romena, oggi pieno di spazzatura di "legionari"
e di "vadimisti".
I siti "legionari" sono sponsorizzati e pagati da potenti organizzazioni
internazionali. Invece il nostro lavoro è volontario e il tempo usato
è pagato dalle nostre tasche, che sono sempre più vuote. D'altra
parte se fossimo stati dei maiali pieni di soldi, non saremmo stati di sinistra!!!
3. Esistono anche altre organizzazioni o movimenti che operano nel campo dell'anti-fascismo? E quali?
Siamo stati contattati da più organizzazioni
o persone interessate alle nostre idee. Alcuni sono anarchici, altri appartengono
ad altre organizzazioni di sinistra (trotzkysti, ecc.), a delle organizzazioni
di lotta al razzismo e la xenofobia, a dei gruppi di musica rock, ecc. Siamo
stati contattati anche da Serban Suru, leader del "Movimento legionario",
che, con mio enorme stupore, si è lamentato per il fatto che parliamo
male di loro! Raccontai questo fatto ad alcuni anarchici di Varsavia, a Bucarest
di passaggio, quasi morivano dal ridere! Ho sentito che esistono anche altri
gruppi anti-fascisti a Bucarest, Timisoara, Craiova, Constanza. Ma non siamo
ancora riusciti a contattarli.
4. Che tipo di rapporto avete con le altre organizzazioni sindacali e politiche in Romania?
Non tanto consistenti. In Romania "i partiti"
sono stati costituiti sotto forma di "clan" allo scopo di mantenere
o di conquistare il potere in qualunque modo. In seguito hanno adottato anche
un'identità ideologica perché "così si fa" e
"per apparire bene in Occidente". Alla fine, hanno pensato che non
sarebbe stato male avere anche alcuni aderenti. La maggior parte dei romeni
è completamente nauseata dalla politica.
Neppure i sindacati sono molto diversi. Le strutture sono nei maggiori casi,
completamente anchilosate ed usate per gli "affari" dei rappresentanti
sindacali, spesso in collaborazione con direttori e/o padroni. L'eccezione si
chiamava Sahleanu, da Tepro, assassinato dai nuovi padroni perchè si
opponeva alle privatizzazioni. La maggior parte dei lavoratori non ha fiducia
nei sindacati. Quasi tutti gli scioperi e le azioni di protesta sono stati spontanei.
5. Sono mai state organizzate manifestazioni antifasciste in Romania? E dove?
C'è stato un tentativo degli "studenti"
della facoltà di Scienze Politiche di Bucarest di organizzare una manifestazione
contro l'estremismo di destra (cioè contro Vadim,il leader del PRM).
Hanno partecipato politici di tutti i partiti, ma nessun altro. Nonostante fosse
stata pubblicizzata dalle principali trasmissioni informative, su tutti i canali
televisivi, vi hanno partecipato soltanto 500 persone. E' stato penoso. Non
ci sono andato.
6. Esistono organizzazioni di sinistra della minoranza ungherese? E quali sono?
Non lo so se esistono e nemmeno Zoltan Varady
(degli anarchici di Budapest) lo sa. Ho provato a contattarlo per pubblicare
una rivista anti-nazionalista romena-ungherese da distribuire in Transilvania,
a Bucarest e a Budapest. Però il problema della distribuzione è
stato alla fine insormontabile (soprattutto per il fatto che non avevamo i soldi
sufficienti).
Ma esiste una insoddisfazione reale degli ungheresi in Romania rispetto ai politici
del UDMR. Alle elezioni locali dell'estate scorsa, l'UDMR quasi perdeva le elezioni
a Miercurea-Ciuc e Gheorghieni, i centri del nazionalismo ungherese della Transilvania.
In più, il candidato indipendente di Gheorghieni, aveva una piattaforma
ostile al nazionalismo magiaro.
A Odorhei è comparso un gruppo fascista, condotto dal sindaco Szasz Jeno.
Spero che appariranno anche anti-fascisti. Tra coloro che ci hanno contattato
ci sono anche ungheresi. Purtroppo ci sono anche giovani ungheresi che hanno
ceduto alla tentazione del fondamentalismo ortodosso romeno.
7. Credete possa essere utile creare una
rete anti-fascista in Europa?
Molto utile. Per gli anti-fascisti della Romania potrebbe essere uno strumento
ottimo per conoscersi ed incontrarsi. Tutti coloro con idee anti-fasciste saprebbero
chi contattare. Tra i nazisti, la solidarietà funziona meglio; ad esempio
"B&H Scandinavia" ha contattato i radicali di destra dell'Europa
dell'Est, tra cui anche i "pappagalli" di "Miscarea pentru Romania"
("Il Movimento per la Romania" l'MpR - vedi
scheda).