Resoconto udizione AIPA.

From: "Flavio Fogarolo" <flavio.fogaroloXXX@tin.it>
Newsgroups: it.comp.accessibilita.ciechi
Subject: Intervento AIPA 7-7-2000
Date: Sun, 9 Jul 2000 21:15:31 +0200
Ecco il testo dell'anticipazione del mio intervento all'AIPA per l'audizione del 7 luglio scorso.
Saluti
Flavio Fogarolo

Audizione AIPA 7 luglio 2000

Le difficoltà di accesso alle nuove fonti di informazione non sono una caratteristica dei soli siti Web. Problemi analoghi, e per certi aspetti più gravi, si presentano anche con i prodotti multimediali su cui l'industria editoriale, anche in Italia, sta investendo sempre più.

In Internet il linguaggio base è ben standardizzato e i programmi di consultazione sono di produzione internazionale e seguono gli standard di accessibilità statunitensi. Tutti i browser più diffusi offrono, ad esempio, la possibilità di impartire i comandi di navigazione attraverso la tastiera anzichè il mouse, di definire le dimensioni dei caratteri, di scegliere delle combinazioni di colori testo/sfondo diverse da quelle definite dallo sviluppatore della pagina ecc.

Questo non risolve, come ben sappiamo, tutti i problemi di accesso, ma offre la garanzia di un minimo di fruibilità almeno per i disabili motori e consente ai produttori di strumenti alternativi di accesso (come gli screen reader per i non vedenti) di misurarsi con una realtà tecnologica abbastanza definita e prevedibile.

Nei prodotti multimediali distribuiti su CD-ROM la situazione è ben diversa.

Se il problema dell'accesso non è stato espressamente tenuto in considerazione in fase di progettazione, l'opera risulta del tutto inutilizzabile dalle persone con minorazioni. E questa è oggi, purtroppo, la situazione di gran lunga più frequente.

Cosa può fare l'Aipa?

Anche se il problema principale riguarda le case editrici, le pubbliche amministrazioni sono coinvolte almeno su due livelli: - come produttrici, anche se occasionali, di questi prodotti: è sempre più frequente che ministeri, regioni, altri enti locali, consorzi ed enti vari commissionino o finanzino la redazione di CD-ROM multimediali per informare, sensibilizzare, promuovere ecc..;
- come acquirenti (in particolare biblioteche e scuole).

Nel primo caso sarebbe opportuno, come per i siti Web, un richiamo al rispetto delle norme di accessibilità. Nel secondo la raccomandazione a scegliere, tra opere simili, quelle accessibili a tutti.

Da considerare però che in questo campo non esistono delle norme precise di riferimento, né un'autorità riconosciuta come il W3C.

Molti dei principi generali possono comunque essere mutuati dal Web, considerando che in questo caso devono essere definiti anche aspetti che in genere con i browser vengono già dati per scontati (come l'alternativa all'uso del mouse, la possibilità di personalizzare l'aspetto grafico dei caratteri, l'uso di testi in formato standard...).

Ma soprattutto è necessaria una informazione di base. Coloro che progettano e sviluppano questi prodotti devono sapere che tra i loro potenziali utenti ci sono anche delle persone che li consulteranno con dispositivi e metodi particolari, e devono, almeno nelle linee generali, conoscere questi dispositivi e questi metodi.

Altrimenti sarebbe come chiedere ad un architetto che non ha mai visto una persona in sedia a rotelle di progettare un ambiente senza barriere architettoniche, basandosi solo sui regolamenti e sulle tabelle ministeriali. L'importante oggi è cercare di invertire la tendenza e diffondere l'idea che in un prodotto multimediale non sono importanti solo le elaborazioni grafiche e gli effetti più o meno speciali, ma che prima di tutto conta l'efficacia della comunicazione e la funzionalità dell'accesso alle informazioni. E questo vale per tutti e torna, alla fine, a vantaggio di tutti.

Flavio Fogarolo
Vicenza, 2 luglio 2000
Prof. Flavio Fogarolo
responsabile del servizio: Nuove Tecnologie per l'Integrazione
del Provveditorato agli Studi di Vicenza


From: Flavio Fogarolo <ffogaro@tin.it>
To: Listavista <listavista@list.keycomm.it>
Sent: Saturday, July 08, 2000 11:20 AM
Subject: [listavista] Audizione all'AIPA

Alla lista,
ho partecipato ieri a Roma all'audizione dell'AIPA sull'accessibilità dei siti Web della pubblica amministrazione. E' stata una riunione molto utile che, spero, dovrebbe portare a dei risultati concreti in questo campo.

Personalmente è la prima volta che mi capita di parlare di queste cose con persone non solo competenti e disponibili ma, soprattutto, con i mezzi a disposizione per cambiare davvero le cose.

Consentitemi, quindi, una "telecronaca" un po' particolareggiata.

L'AIPA (www.aipa.it) è l'Autorità per l'informatica per la pubblica amministrazione. Siamo stati convocati in cinque come firmatari di una petizione presentata tempo fa (l'iniziativa fa parte dell'iniziativa partita in maggio ad opera di Donato Taddei e rilanciata da Giuliano Artico): oltre a Taddei, c'era Paolo Graziani, John Fischetti ed il sottoscritto. Giuliano Artico era impegnato a Padova per esami.

Oltre a noi è stata invitata anche una delegazione dell'Asphi che aveva pure presentato una serie di richieste all'AIPA su questo tema. Erano presenti per l'ASPHI il dr. Gulminelli e il dr. Arnao.

Per l'AIPA coordinava i lavori il prof. Carlo Batini.

Erano presenti altri funzionari dell'AIPA e il prof. Atzeni dell'Università Roma 3 che sta curando per l'AIPA stessa una ricerca sui siti Web dei ministeri.

All'inizio della seduta il prof. Batini ci ha presentato un documento introduttivo già molto chiaro e promettente. Per maggiore chiarezza lo copio qui sotto integralmente.

INIZIO TESTO INTRODUZIONE AIPA

Audizione sull'accessibilità dei siti Web AIPA, 7 luglio 2000

1 - Premessa

Il 29 maggio è giunta all'Autorità una petizione firmata dal prof. Giuliano Artico (Università di Padova), dal sign. John Fischetti (ENIL, European Network on Indipendent Living, e FAIP, Federazione delle Associazioni Italiane Para-tetraplegici), dal prof. Flavio Fogarolo (Provveditorato agli Studi di Vicenza), dal prof. Paolo Graziani (CNR, Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche) e dal sign. Donato Taddei (INPS). Scopo principale della petizione è la richiesta di un'audizione per rappresentare l'urgenza dell'adozione integrale da parte dell'Autorità delle raccomandazioni del Word Wide Web Consortium del 5 maggio 1999 riguardanti l'accessibilità dei siti Web ai portatori di handicap.

Nella petizione si accenna anche ad un dibattito avviato nei newsgroup italiani da Donato Taddei e articolato in alcune migliaia di messaggi nei quali sono contenute anche specifiche richieste all'Autorità: a - la predisposizione di un decreto di legge che vincoli le amministrazioni ad adeguarsi agli standard emanati dal W3C; b - l'emanazione di linee guida e la messa a disposizione della P.A. di strumenti software per il controllo e la validazione dei siti pubblici per quanto riguarda l'accessibilità;
c - la costituzione di un gruppo di coordinamento di esperti delle amministrazioni che sviluppi tecnologie assistive da distribuire gratuitamente attraverso i siti pubblici.

Allo stesso tempo l'ASPHI (Associazione per lo Sviluppo di Progetti Informatici per gli Handicappati) ha fatto pervenire articoli e documentazione su alcuni progetti dell'associazione. Il tema comune di queste attività è il superamento delle barriere comunicative e l'uso dell'informatica per creare nuovi processi che possano favorire i disabili.

2 - Temi dell'audizione

Più in dettaglio. è possibile identificare almeno tre temi che sarà possibile affrontare durante l'audizione. a - l'accessibilità dei siti Web della P.A.; b - i disabili e il regolamento del telelavoro; c - la formazione rivolta ai disabili (dipendenti della P.A. e non) e agli specialisti IT.

3 - Contesto

Il contesto dell'audizione può essere riassunto brevemente attraverso alcuni richiami ad iniziative in corso.

  1. l'Autorità ha commissionato all'Università Roma 3 un'indagine sui siti Web della P.A. che ha finora prodotto una prima versione della metodologia di analisi e una prima rilevazione dei siti Web delle amministrazioni. Sebbene la metodologia preveda già la misurazione di molte caratteristiche di accessibilità dei siti secondo le raccomandazioni del W3C, lo studio finale non conterrà probabilmente un'analisi approfondita relativamente a questo specifico tema.
  2. in attuazione dell'art, 6 del DPR 70/1999 ("Regolamento recante disciplina del telelavoro nelle pubbliche amministrazioni"), l'Autorità sta per procedere alla costituzione di una commissione che contribuirà alla redazione di un regolamento tecnico.
  3. il piano di azione per l'e-government, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, prevede al punto 13 due azioni di formazione con un costo previsto di 275 miliardi. La prima è orientata ai dipendenti pubblici come utilizzatori delle tecnologie informatiche e prevede l'erogazione di 30 ore di corso a 400.000 dipendenti, mentre la seconda si propone di accrescere le conoscenze specialistiche di chi gestisce le infrastrutture informatiche delle amministrazioni.

4 - Azioni

E' possibile estendere il progetto sulla qualità dei siti Web della pubblica amministrazione nella direzione dell'accessibilità, secondo quanto si è cominciato a discutere con il coordinatore dello studio, prof. Atzeni.

Tale attività dovrebbe portare all'emanazione di una circolare che fornisca indicazioni per assicurare l'accessibilità dei siti. Potrebbe essere opportuno organizzare seminari o cicli di formazione espressamente indirizzati ai manager e agli specialisti informatici della P.A. che si occupano della gestione e dello sviluppo dei siti stessi. Infine potrebbe essere opportuno stimolare una valutazione dei servizi di interoperabilità attualmente erogati dalla Rete unitaria dal punto di vista dell'accessibilità.

Per quanto riguarda il telelavoro. è necessario ampliare la commissione che elaborerà il regolamento tecnico in modo che vengano stabilite norme adeguate a garantire l'accesso al telelavoro da parte dei dipendenti disabili. A questo scopo si può ricorrere ai protocolli di intesa con le associazioni delle aziende che operano nell'IT.

Questa attività può avere punti di contatto con la precedente, dal momento che le modalità di interazione client / server sono oggi essenzialmente assimilabili al mondo Web, ma presenta anche aspetti legati ad altre tecnologie, ad esempio quelle di sicurezza.

Riguardo la formazione, può essere opportuno richiedere al Governo di inserire esplicitamente l'obiettivo dell'accessibilità nelle azioni di formazione previste dal piano per l'e-government.

E' forse ancora più importante sensibilizzare il Governo verso la riqualificazione dei 100.000 disabili che sono stati assunti dallo Stato grazie alle quote a loro riservare e spesso assegnati a mansioni marginali. Il telelavoro, e più in generale una tecnologia informatica più accorta, può trasformare questa sorta di tassa sociale in un fattore di sviluppo. Si tratta evidentemente di un tema che richiede una specifica formazione informatica diretta a questo gruppo di utenti, oltre che la distribuzione di strumenti informatici specifici.

L'esperienza di ASPHI sembra particolarmente rilevante, dato l'elevata percentuale dei partecipanti ai corsi di formazione da loro organizzati che trova poi impiego, in particolare presso le industrie e gli enti pubblici che la sostengono.

Un ultimo punto, sul quale non si dispone ancora di dati ma che è evidentemente cruciale approfondire, è una valutazione delle azioni elencate dal punto di vista dei loro costi e benefici. Tale valutazione è particolarmente importante se si punta ad offrire un ruolo più attivo e produttivo ai dipendenti pubblici con disabilità.

fine testo introduzione aipa

Come si può capire, con una premessa così l'audizione è proseguita poi tutta in discesa.

Gli interventi hanno insistito sui vari aspetti dell'accessibilità; tutte cose che chi segue ListaVista conosce benissimo. Non mi dilungo quindi più di tanto.

Gulminelli (ASPHI), dopo una presentazione della sua associazione, ha illustrato i vari fattori che limitano le possibilità di accesso al mondo del lavoro per i disabili;
Fischetti ha analizzato con cura le competenze dell'AIPA ed elencato i vari modi e i vari settori in cui potrebbe intervenire; Graziani ha illustrato chiaramente i principi dell'accessibilità, nonchè lo stato dell'arte della ricerca in questo campo, concludendo con un deciso richiamo al "diritto" di tutti ad accedere alle informazioni; anche Taddei ha insistito sulla necessità urgente di "fare qualcosa" e di farlo presto. Io ho cercato di estendere la discussione anche all'accessibilità dei prodotti multimediali, non solo al Web. Vengo comunque alle decisioni prese:

Spero di non aver dimenticato qualcosa di importante.

Eventualmente invito Paolo Graziani a completare la telecronaca.

Saluti e buon fine settimana a tutti

Flavio Fogarolo

listavista@list.keycomm.it
Per informazioni mailto:owner-listavista@list.keycomm.it

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From: <Do.Taddei@agora.stm.it>
Newsgroups: it.comp.accessibilita.ciechi Subject: Relazione audizione aipa.
Date: 9 Jul 2000 12:25:16 GMT
Relazione audizione aipa.

il 7 luglio si è svolta presso i locali dell'aipa, (authorità informatica per la pubblica amministrazione) l'audizione davanti al componente l'authority, dott. carlo batini, la audizione dei firmatari la petizione per l'accoglimento nell'ordimamento italiano delle raccomandazioni del w3c in materia di accessibilità dei contenuti web.

Il primo giro di interventi è stato abbastanza a ruota libera, piuttosto una presentazione:
il dr. gulminelli ha tracciato un quadro delle attività e delle linee guida dell'Asphi, insistendo sui concettiche ne ispirano l'azione: il disabile deve essere aiutato a servirsi delle nuove tecnologie perché prima di tutto è un uomo, poi un lavoratore epoi un utente: ha sottolineato la necessità di preparare il personale delle pubbliche amministrazioni ad affrontare con diversa ottica il problema della disabilità; si tratta di corsi generalizzati ai 400.000 dipendenti delle P.A.

Paolo Graziani ha raccontato come il suo studio sulla accessibilità, abbia trovato praticamente accoglimento al forum della pubblica amministrazione presso la presidenza del consiglio del precedente governo; ha poi fatto una serie di osservazioni circa la necessità di non dover recepire schematicamente e dogmaticamente le raccomandazioni del w3c ma adattarle alla realtà italiana con una rielaborazione che tenga conto anche delle esperienze maturate dopo la stesura delle raccomandazioni del w3c; flavio Fogarolo ha posto invece l'accento sugli strumenti multimediali chiedendo all'aipa di intervenire:
in quanto acquirenti di tali prodotti multimediali (si pensi ad es. al materiale didattico, enciclopedie, dizionari, libri di testo ecc.) le p.a potrebbero privilegiare nell'acquisto quelli che sono accessibili, condizionando in tal modo il mercato a garantire a tutti l'accessibilità. ma le P.A sono anche produttrici di tali supporti che vengono sempre più spesso messi a disposizione dei cittadini e dunque anche per questo motivo è utile regolamentare e garantire ad essi l'accessibilità.

Jogn Fischetti, sulla base della legge costitutiva dell'aipa stessa, ha evidenziato in quali settori l'aipa è titolata ad intervenire. Donato Taddei ha insistito sulla necessità di far presto.

Sulla base delle anticipazioni degli interventi pervenute all'aipa il dr. De Vanna e il dr. Tatti avevano sottoposto agli intervenuti un documento che focalizzava il dibattito su tre punti e il secondo giro di interventi,, su invito del dr. Batini, si è concentrato su di essi:

  1. l'aipa deve predisporre una circolare che vincoli le P.A. ad attenersi a determinati criteri di accessibilità nei servizi che mettono a disposizione dei cittadini;
  2. il gruppo di lavoro in seno all'AIPA che si sta occupando di dettare le regole tecniche di attuazione della legge del 98 sul telelavoro, dovrà affrontare il problema del telelavoro dei disabili e i discorsi di accessibilità ad essi collegati;
  3. formare un gruppo di lavoro con gli intetrvenuti da formalizzare nella riunione plenaria settimanale del giovedì prossimo, con l'obbiettivo di suportare l'Aipa nella stesura della circolare di cui al punto 1 nonchè essere un momento di raccordo e di riferimento tra le P.A.

per quanto riguarda la trasformazione in maniera accessibile dell'esistente, nonchè elaborare linee guida in questo senso assicurare all'aipa uno strumento per monitorare lo stato di avanzamento dell'intero processo. qualora il gruppo fosse formalizzato la prima riunione è prevista o prima o subito dopo il mese di agosto, al massimo nella prima settimana di settembre.

spero non me ne vogliano i presenti alla riunione se ho omesso, per brevità, o perché mi è sfuggito, qualcosa di importante.

Donato Taddei

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