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Il 25 febbraio i fratelli e sorelle dell'EZLN ci rimettono in cammino. Tutto l'EZLN e il subcomandante Marcos ci avranno al loro fianco mentre attraverseranno pubblicamente il Messico per attraversare il mondo. Giungeremo con loro fino a Città del Messico l'11 marzo, in mezzo ad una moltitudine che sogna la dignità, la libertà e la giustizia. Come quel primo gennaio del 1994, lo zapatismo, unidea nuova di trasformazione globale, ci rimette in movimento: cammineremo domandando per migliaia di chilometri, per aprire nuove strade nel cuore e nella mente di chi combatte in tutto il pianeta la barbarie del neoliberismo. Come sempre i nostri fratelli e sorelle della Selva Lacandona ci consigliano di riprendere il cammino. Ci hanno consigliato di coprirci per essere visti, e noi, indossando una tuta bianca come loro indossano il passamontagna, l'abbiamo fatto. Ci hanno suggerito di parlare alla società civile, di cercare lì chi poteva ascoltare, e noi abbiamo tentato di imparare a farlo. Ci hanno mostrato come, difronte ad un potere dispotico e violento, parlare di democrazia e dignità sia piu rivoluzionario che parlare di guerre sante e di verità assolute. Da loro, dagli ultimi, abbiamo appreso come la memoria, anche quella millenaria, vada usata al futuro, e non al passato. Che tante provenienze diverse non sono un problema se si va dalla stessa parte. Ci hanno insegnato anche a sorridere difronte al potere e a chi vuole conquistarlo. Ci hanno spinto a sognare nuovamente un mondo diverso, piu giusto per tutti e non solo per noi, e ora non cè bisogno di chiudere gli occhi per farlo. Ci hanno insegnato a camminare domandando, ad abbandonare linutile certezza dellideologia per cercare nuove strade, per unirci ad altri lungo il cammino. Noi, da allora, siamo sempre in viaggio, con il corpo, la parola, il cuore. Le nostre soste possono essere lunghe o di breve durata, ma limportante è riprendere sempre a muoversi verso quellorizzonte che sogniamo di raggiungere. Avremo a disposizione tutto ciò che ci eravamo portati quando abbiamo imparato di nuovo a sognare, nel 94: una bussola, che punta sempre verso l' umanità, una mappa per segnare le tappe che abbiamo fatto e quelle da fare, qualcosa con cui coprirci per essere visti (e per passare la notte ). Partiremo come zapatisti dalle nostre comunità in Europa, arriveremo come zapatisti dalla nostra gente di tutto il mondo riunita in Messico, torneremo come zapatisti nella nostra Selva di metropoli e cemento dopo questo lungo viaggio. Porteremo ai nostri fratelli e sorelle ciò che abbiamo vissuto a Seattle, Milano, Genova, Bologna, Praga, Davos, Nizza, Porto Alegre
ascolteremo dai nostri fratelli e sorelle ciò che hanno vissuto in Chiapas, in Ecuador, Salvador, Corea, Guatemala, Australia, Oceania, Norvegia
Insieme disegneremo una mappa più grande. Insieme regoleremo meglio le nostre bussole sullumanità. Insieme copriremo i nostri volti e i nostri corpi perché ciò che lImpero nasconde si veda. Insieme costruiremo la disobbedienza civile contro lingiustizia e il neoliberismo, per lumanità e la democrazia. Le tute bianche raggiungeranno il Messico con 3 subjet dallItalia. Le partenze saranno il 20, 21, 22 febbraio. Con loro ci saranno persone della società civile, la comunità artistica zapatista dei 99 posse, associazioni e collettivi. Tutta la carovana sarà accompagnata da 111 tute bianche in rappresentanza delle 111 comunità zapatiste della Selva Europa, ma molte di più saranno le donne e uomini (forse qualche bambino) che si metteranno in viaggio. Attenderemo in marzo a Città del Messico larrivo di altri fratelli e sorelle della società civile che ci raggiungeranno dallItalia.
IL FUTURO E' QUI, COMINCIA ADESSO.
MOVIMENTO ZAPATISTA EUROPEO DELLE TUTE BIANCHE Per info sui subjet Milano tel 02 6705185 -- yabasta@tin.it Padova tel 049.8762864 yabasta@sherwood.it
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