Uno dei più drammatici effetti delle leggi anti immigrazione varate negli ultimi anni è questo: i figli di genitori immigrati nati in Francia prima delle leggi Pasqua sono cittadini francesi, mentre a seguito di quella stessa legislazione i genitori oggi si trovano senza il rinnovo del permesso di soggiorno e quindi pronti per essere espulsi. Qui di seguito due volantini di una lotta contro un caso simile avvenuta a Yvelins nell'aprile 1996.

I GENITORI STRANIERI DI BAMBINI FRANCESI DI YVELINS
RIDOTTI ALLA DISPERAZIONE
CLANDESTINI NEL PAESE DEI NOSTRI FIGLI
QUESTA É LA SITUAZIONE ASSURDA CHE NOI VIVIAMO!

E' oltre un anno che il Ministero degli Interni ha pubblicato delle circolari che dovrebbero permettere la nostra regolarizzazione...
Ma, a Yvelins, la maggioranza tra noi non ha ancora carte di soggiorno!
Mentre un titolo di soggiorno con diritto di lavoro ci è indispensabile per vivere e allevare normalmente i nostri figli nel loro paese... la Francia.

MALGRADO LE AZIONI GIA' INTRAPRESE:

La Prefettura di Yvelins resta sulle sue posizioni.

DI FRONTE A QUESTA SITUAZIONE
NON ABBIAMO PIU' SCELTA PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE
SE NON RICORRERE AD AZIONI PIU' ESTREME

E' PER QUESTO CHE MOLTI TRA NOI,
GENITORI STRANIERI DI BAMBINI FRANCESI,
HANNO INCOMINCIATO UNO SCIOPERO DELLA FAME
LUNEDI 15 APRILE 1996 NELLA CATTEDRALE ST LOUIS DE VERSAILLES


QUINTO GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME
CON UNA DETERMINAZIONE CRESCENTE

Giovedì 18 aprile, i parenti stranieri di bambini francesi di Yvelins, scioperanti della fame e no, si sono riuniti per decidere il prosieguo dell'azione intrapresa. Essi hanno ricevuto il sostegno di quelli che hanno condotto a Parigi lo sciopero della fame che, giusto un anno fa, aveva condotto alle circolari Pasqua e Debré applicate in seguito in maniera molto restrittiva.
Hanno riaffermato che lo sciopero della fame ha per obiettivo la regolarizzazione di tutti i genitori stranieri di bambini francesi.
In questo stesso giorno, 18 aprile, é stato segnato dal sorprendente arresto (in via d'espulsione) di uno dei genitori quando si è recato in Prefettura a seguito di una convocazione, il fatto avveniva nello stesso momento in cui il Deputato Maire de Versailles annunciava un probabile incontro con il Prefetto...
I genitori di bambini francesi hanno considerato questo arresto come una vera provocazione perché non possono essere espulsi.
Gli scioperanti e le organizzazioni che li sostengono hanno deciso immediatamente di rifiutare ogni incontro con il Prefetto fino a quando il loro compagno non sarà liberato.
Questa posizione di chiusura si è dimostrata pagante visto che dopo qualche ora Michel Mendes è stato liberato.
Questa retromarcia delle autorità costituisce un precedente che deve impedire ai pubblici poteri di ripetere ovunque sia in Francia la stessa politica repressiva.
Una delegazione degli eletti comunisti di Yvelins che avevamo incontrato alla Prefettura è intervenuta per chiedere la regolarizzazione dei genitori stranieri dei bambini francesi ed è venuta ad esprimere la loro solidarietà portando una risposta del Prefetto.
I genitori stranieri di bambini francesi e le organizzazioni che li sostengono giudicano che i poteri pubblici giocano sempre la carta del caso per caso puntando sulla divisione che ne deriverebbe. Bisogna che le autorità indichino chiaramente che sono disponibili ad esaminare la situazione d'insieme con la volontà di una soluzione favorevole per tutti.
Senza un tal segno tangibile da parte del Prefetto, ogni incontro rischia di risolversi in un'amara delusione.
All'amministrazione prendere infine le sue responsabilità senza tentare una manovra dilatoria.

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