21 marzo 1996: E' la Giornata Mondiale contro il razzismo. La Commissione dei diritti dell'uomo presenta il suo rapporto annuale al Primo Ministro sulla situazione in Francia. Il 1995 si presenta come l'anno nero della violenza razzista e sono sette le uccisioni di carattere xenofobo. In particolare è in forte aumento il sentimento razzista nei confronti degli immigrati magrebini.
22 marzo 1996:All'alba centinai di agenti di polizia irrompono nella chiesa di Saint-Ambroise e allontana gli occupanti su richiesta delle autorità ecclesiastiche e dopo che il presidente dell'arrondissement (socialista) ha rifiutato l'utilizzo di un edificio comunale. Le organizzazioni umanitarie e l'Abbé Pierre invitano gli immigrati a "resistere alla tentazione della collera" e ad essere "nonviolenti". 43 persone sono arrestate. Alle 14 gli immigrati occupano la palestra Japy sotto gli occhi della polizia. Una delegazione aòòe 18 è ricevuta dal Primo Ministro
23 marzo 1996: Udienza al Palazzo di Giustizia per i 43 immigrati arrestati il giorno precedente. Il vicepresidente del Tribunale, constate delle irregolarità sul piano procedurale, libera tutti. Intanto Alain Juppé, indirizzandosi agli eletti locali nel Municipio di Parigi, assicura che il Governo "rinforzerà la sua lotta contro l'immigrazione clandestina".
24 marzo 1996: E' domenica, il Governo sceglie la maniera forte: alle 6 del mattino la polizia sgombera la palestra, cacciando 294 africani e notificando a 62 immigrati lo stato di fermo in attesa di essere riaccompagnati alla frontiera. Manifestazione in Place Voltaire.
25 marzo 1996:E' ormai chiaro che le associazione umanitarie sono state del tutto superate dall'avvenimento che tiene banco sui mezzi di comunicazione e che mette in difficoltà tanto il governo quanto le stesse associazioni, dal primo momento indaffarate a far sì che si trovi una soluzione per questi casi. Gli immigrati si sono incontrati nel Coordination des foyers de Montreuil che lotta per alloggi decenti arrivando presto a discutere della drammatica situazione determinata dalla nuova legislazione sui permessi di soggiorno. Gli immigrati si rifugiano a Droit devant! Nei giorni successivi saranno ospitati da diverse strutture religiose o umanitarie. Gli immigrati decidono però di non disperdersi, di rimanere uniti per continuare la loro lotta.
26 marzo 1996:Manifestazione nella piazza dell'Hotel de Ville.
27 marzo 1996: Inizia la criminalizzazione sui giornali. Su Le Parisien F. Sylla denuncia l'infiltrazione di "certaines groupuscules" nelle occupazioni.
28 marzo 1996:Con un volo charter organizzato dal Ministero degli Interni sono espulsi 47 immigrati del Mali, tra questi sette degli arrestati durante lo sgombero di Saint-Ambroise il 22 marzo. Liberati il giorno dopo avevano ricevuto una convocazione in prefettura "per esaminare la loro situazione". Malgrado i consigli degli avvocati sono andati in Prefettura dove sono stati riarrestati ed espulsi. Si scatenano intanto violente divergenze tra le associazioni che dovrebbero appoggiare questa lotta nata spontaneamente, ma che viene strumentalizzata da gruppi come SOS Racisme. Intanto restano in stato di fermo gli immigrati bloccati a Japy per un imbroglio giudiziario dterminato dai conflitti di competenze in materia tra i diversi organi giudiziari.
30 marzo 1996:Manifestazione a Denfert-Matignon. Alain Juppé si rifiuta di ricevere una delegazione dei dimostranti. Gli immigrati sono accolti nella Cartoucherie de Vincennes.
5 aprile 1996:Riunione del Comitato di sostegno alla Cartoucherie. Annuncio della composizione del Comitato di mediazione.
10 aprile 1996: I trecento di Saint-Ambroise trovano rifugio in un deposito ferroviario in rue Pajol 22, messo a disposizione grazie all'intermediazione dei sindacati, mentre si susseguono i tentativi di mediazione per la soluzione del caso. Gli immigrati ricevono la solidarietà dei sindacati dei ferovieri CFDT e CGT e del Sud-PTT. A Matignon Alain Juppé riceve il cardinale Lustiger e l'Abbé Pierre per discutere il caso. La proposta è di bloccare le procedure di riaccompagnamento alla frontiera e di esaminare la situazione dei sans papiers caso per caso, cercando così di dividere il fronte di lotta degli immigrati.
15 aprile 1996: Alcune centinaia di persone manifestano davanti all'Assemblea Nazionalecontro i progetti di legge Toubon e Debré che riformano in senso peggiorativo la legge Pasqua del 1993 contro l'immigrazione. Il progetto di legge Toubon prevede come misura antiterrorismo un nuovo reato, "l'aiuto al soggiorno irregolare di uno straniero". Inizia lo sciopero della fame di otto genitori stranieri di bambini con la cittadinanza francese nella Cattedrale di Versailles a Yvelins. Dopo molti giorni di sciopero della fame il Governo cede.
16 aprile 1996: La Commissione Parlamentare sull'immigrazione clandestina presenta le sue conclusioni all'Assemblea Nazionale. Sono presentate 46 proposte di modifica che dovrebbero colpire la concessione dei permessi di soggiorno, le prestazioni sanitarie e i controlli medici all'ingresso, le procedure di espulsione, la revisone delle regole per l'ottenimento della cittadinanza francese. A partire dal 1984, in dodici anni sono state approvate dodici legge per regolamentare la questione immigrazione in Francia.
20 aprile 1996: Giornata di mobilitazione in rue Pajol dei rifugiati di Saint-Ambroise.
23 aprile 1996: In solidarietà con la lotta degli immigrati di Saint-Ambroise e per protestare contro le espulsioni e contro le leggi discriminatorie anti-immigrati il "Comitè des Papiers pour Tous" occupa la sede dell'Air France sugli Champs Elysées. 58 persone sono fermate dalla polizia.
1 maggio 1996: Al termine della tradizionale manifestazione per la festa di Giovanna D'Arco organizzata dall'estrema destra francese, Jean-Marie Le Pen, leader del Front National, preannuncia una "guerra civile" come conseguenza dell'immigrazione.
2 maggio 1996: Inizia lo sciopero della fame di 55 immigrati in rue Pajol, tra cui 15 donne.
11 maggio 1996: Marcia delle donne di Saint-Ambroise per la regolarizzazione dei sans papiers che chiede inutilmente di incontrare il capo del governo. Adesso il Governo promette che i dossier sugli immigrati di Saint-Ambroise saranno studiati "con una particolare benevolenza" dalla Prefettura di Polizia di Parigi. La lotta intanto si allarga: a Marsiglia nasce un Coordinamento per il diritto a vivere in famiglia, così a Colombes, nelle Hauts-de-Seine. A Seine-Saint-Denis si sta organizzando una manifestazione di studenti medi, genitori di bambini francesi e famiglie con bambini nati in Francia, tutti in situazioni irregolari.
22 maggio 1996: Manifestazione dei sans papiers della regione parigina per chiedere la regolarizzazione. A Nanterre manifestazione davanti alla Prefettura (Hautes-de-Seine). A Bobigny (Seine-Saint-Denis) il collettivo per il diritto a vivere in famiglia sfila dalla Borsa del Lavoro alla Prefettura. A Parigi corteo da Place de la République a Rue Pajol.
14 giugno 1996: I mediatori in un "indirizzo al governo" chiedono un profondo rinnovamento nelle politiche sull'immigrazione del governo, ridefinendo i criteri di regolarizzazione.
15 giugno 1996: Manifestazioni di solidarietà raccolgono alcune migliaia di persone.
25 giugno 1996: E' occupato il municipio del 18° arrondissement.
26 giugno 1996: Il Ministero degli Interni annuncia la regolarizzazione temporanea di 48 persone.
28 giugno 1996:Gli Africani occupano la chiesa di Saint-Bernard. Inizia lo sciopero della fame di dieci sans papiers.
12 agosto 1996: La polizia entra nella chiesa e ospedalizza con la forza gli scioperanti della fame. Alla sera questi lasciano i cinque ospedali in cui sono stati ricoverati e tornano a Saint-Bernard.
16 agosto 1996: Alain Juppé dichiara: "Regolarizzare stranieri in situazione clandestina sarebbe irresponsabile". A partire da quella data ogni sera attorno alla chiesa di Saint-Bernard si terranno veglie di solidarietà contro l'intervento della polizia a cui partecipano centinaia di persone.
19 agosto 1996: Gilles de Robiens, presidente dell'UDF all'Assemblea, richiede una soluzione "umanitariamente giusta e legalmente accettabile". L'indomani incontra una delegazione di sans papiers.
21 agosto 1996: Alain Juppé rientra in anticipo dalle vacanze e riunisce i suoi ministri. Ababacar Diop e Madjyguène Cissé sono ricevuti dal Ministero degli Interni.
22 agosto 1996: Il Consiglio di Stato rende noto il suo avviso sulla possibilità di regolarizzazione dei sans paiers, avviso che va nel senso dell'azione di chiusura promossa dal governo. Il Collettivo "Des papiers pour tous" occupa la sede del partito di governo RPR. Gli occupanti sono sgomberati e fermati dalla polizia.
23 agosto 1996:1.500 poliziotti e celerini sgomberano la chiesa di Saint-Bernard. Alla sera più di 10.000 persone manifestano a Parigi. Al termine della manifestazione migliaia di persone continuano a manifestare verso il centro di reclusione di Vincennes dove sono rinchiusi molti sans papiers al grido "Libérons les sans papiers". Cominciano gli scontri con le forze dell'ordine che continueranno fino alle due di notte.
24 agosto 1996: Prima udienza al tribunale delle grandi istanze a Parigi. Inizia un incredibile imbroglio giudiziario. La maggioranza dei sans papiers sono liberati per vizi di forma nella pratica degli arresti. Un aereo militare decolla da Evreux per espellere 57 stranieri, tra questi quattro sans papiers di Saint-Bernanrd. Scontri all'aereoporto. Manifestazioni a Bamako e a Dakar, dove l'aereo francese impiega cinque ore per ripartire e vi riesce solo grazie all'intervento dei militari francesi.
25 agosto 1996:Le famiglie liberate si ritrovano alla Cartoucherie de Vincennes. La lotta continua. Incidenti davanti al Municipio di Parigi in occasione delle celebrazioni del 52° anniversario della liberazione di Parigi.
28 agosto 1996: 10.000 persone manifestano da piazza della République a Saint-Bernard. Incidenti alla fine del corteo perché la polizia impedisce l'ingresso nella piazza della chiesa.
8 ottobre 1996: Il Ministro degli Interni Debré presenta un nuovo progetto di legge sull'immigrazione.
9 ottobre 1996: Libération pubblica la bozza del progetto di legge Debré. L'articolo 1 ordina a tutti coloro che ospitino uno straniero di segnalarne la partenza al sindaco.
10 ottobre 1996: Manifestazione organizzata dal Coordinamento dei sans-papiers della regione parigina.
16 ottobre 1996: Muore in ospedale Amara Fofana che ha partecipato al primo sciopero della fame di 21 giorni.
20 ottobre 1996: Nuova occupazione di Saint Bernard. Interviene la polizia.
29 ottobre 1996: Il 3° Collettivo dei sans-papiers occupa l'ufficio stranieri della Questura di Parigi. La polizia sgombera l'edificio.
5 novembre 1996: Lille, 26 sans papiers interrompono uno sciopero della fame dopo 26 giorni.
6 novembre 1996: Debré annuncia al Consiglio dei Ministri un progetto di legge di riforma dell'ordinanza del 1945 sull'immigrazione. Propone da un lato la regolarizzazione di certe categorie di stranieri non espellibili, dall'altra inasprisce le condizioni di ingresso e i mezzi di controllo sugli stranieri: aumentano i poteri della polizia e diminuiscono quelli dei giudici, in particolare in materia di liberazione degli stranieri. Tentativo di occupazione simbolica di Saint Ambroise, ma la polizia è già sul posto e la impedisce.
20 novembre 1996: in occasione della giornata dell'infanzia le donne sans papiers manifestano a Parigi.
30 novembre 1996: Manifestazione a Parigi organizzata dal Coordinamento dei collettivi dei sans-papiers.
12 dicembre 1996: Processo d'appello per 5 sans-papiers di Saint-Bernard fra cui Madjiguène Cissé.
13 dicembre 1996: Occupazione dell'Unesco a Parigi
15 dicembre 1996: Occupazione di uno stabile al 5 di rue di Aligre da parte di associazioni, sindacati e sans papiers. Apertura della maison des Ensembles (la casa di chi sta insieme), luogo di accoglienza e di informazione per tutti i "sans" (senza documenti, senza casa, senza lavoro).
17-19 dicembre 1997: In prima lettura all'Assemblea, la maggioranza di governo indurisce ulteriormente il progetto Debré. L'opposizione del Partito Socialista e Comunista è del tutto assente.
2 gennaio 1997: manifestazione di sans-papiers all'aeroporto di Roissy in solidarietà con Diarra Diadé, dell Mauritania, celibe, arrestato durante lo sgomebero di Saint bernard del 23 agosto, espulso.
3 gennaio 1997: manifestazione di sans-papiers all'aeroporto di Roissy in solidarietà con Kanté Mamadou, del Mali, arrestato durante lo sgomebero di Saint bernard del 23 agosto, espulso.
4 febbrao 1997: a Lille Jaqueline Deltombe è riconosciuta colpevole di aiuto al soggiorno di un immigrato in situazione irregolare. Il progetto di legge Debré è esaminato dal Senato che elimina gli inasprimenti voluti dall'Assemblea, tornando al testo originale.
9 febbraio 1997: A Vitroilles, paese di 35.000 abitanti vicino a Marsiglia, vince le elezioni locali il Fronte Nazionale. E' eletta sindaco Catherine Mégret con il 53% dei voti, al ballottaggio contro un esponente socialista. E' il quarto comune ad essere governato dal Fronte di Le Pen. Emozione in tutta la Francia.
12 febbraio 1997: 59 registi lanciano un appello per la disobbedienza civile contro la legge Debré. Si legge: "Noi siamo colpevoli, ciascuno di noi, di aver ospitato recentemente stranieri in situazione irregolare. Noi non abbiamo denunciato i nostri amici stranieri. E noi continueremo ad ospitare, a non denunciare, a simpatizzare e a lavorare senza verificare i documenti dei nostri colleghi e amici". Si sviluppa il movimento dei "pétitionnaires", nascono collettivi firmatari degli appelli alla disobbedienza, divisi per categorie produttive (registi di teatro, scrittori, giornalisti, avvocati, attori, ecc.). Le firme vengono pubblicate da Libération a migliaia. Questo movimento scuote la Francia.
15 febbraio 1997: Léon Schwartzenberg è il primo firmatario di una nuova petizione: "i 121 nomi difficili da pronunciare" che promuove una manifestazione per il 22. Una manifestazione con valigia in mano sotto lo slogan "Quando è il nostro turno?".
17 febbraio 1997: il Partito Comunista esce dal torpore. Il segretario Hue denuncia il sistema di delazione insito nella legge Debré.
19 febbraio 1997: Il Partito Socialista esce cautamente allo scoperto chiedendo la modifica della legge Debré
20 febbraio 1997: La disposizione che obbligava tutte le persone che ospitavano stranieri a segnalare la loro partenza è modificata dai deputati. 200 persone manifestazione in Piazza della Sorbonne contro Le Pen.
22 febbraio 1997: 100.000 persone manifestano a Parigi, è la "marche civique" contro la soppressione dei diritti essenziali dell'uomo che sta varando l'Assemblea Nazionale. La manifestazione parte dalla stazione Est da dove partivano i convogli dei deportati dai nazisti.
23 febbraio 1997:Le Monde, il più prestigioso giornale francese, titola così la sua prima pagina: <La politica sull'immigrazione del governo altera l'immagine della Francia all'estero>.
25 febbraio 1997: Scontri a Parigi e a Tolosa. A Parigi 80 fermati e 5 arrestati durante una manifestazione contro la legge Debré in discussione in Parlamento. A Tolosa scontri durante una manifestazione di protesta contro un meeting del Fronte Nazionale
26 febbrao 1997: Il progetto di legge Debré passa alla seconda lettura dell'Assemblea.
9 marzo 1997: 20.000 persone manifestano a Parigi contro la legge Debré.
11 marzo 1997: ore di scontri a Marsiglia durante una manifestazione contro un meeting del Fronte Nazionale. 19 denunciati, 4 poliziotti e un fotografo feriti.
12 marzo 1997: 8 sans papiers che facevano lo sciopero della fame da 58 giorni a Lille sono stati sgomberati dalle forze dell'ordine dalla Maison de la nature et de l'environnement. Secondo l prefetto Alain Ohrel "si tratta di un'operazone a carattere strettamente medico"!
29 marzo 1997: Mobilitazione "cityenne" contro il X Congresso del Fronte Nazionale a strasbugo. Decine di migliaia di persone isolano i fascisti e manifestano per tutta la città
1 aprile 1997: Khalid Chandaoui, sans papiers, marocchino di 34 anni e padre di un piccolo di 3 anni, francese, detenuto da cinque giorni nella prigione di Nantes, rischia l'espulsione anche se, per legge, non può essere espulso.
25 aprile 1997: Adottata dal Parlamento, la legge Debré è pubblicata sulla gazzetta Ufficiale. Il Consiglio costituzionale ha rigettato l'articolo che sottomette il rinnovo del permesso di soggiorno di dieci anni all'assenza di "minacce per l'ordine pubblico".
14 maggio 1997: Manifestazione dei sans-papiers davanti allo Stade de France a Saint-Denis (Seine-Saint-Denis). Interviene la polizia
18 maggio 1997: Manifestazione del DAL (droit au logement) che occupa un immobile del Credito Lionese. Intervento della polizia. El Hadj Momar, sans-papier arrestato il 14 maggio a Saint Denis, è condannato a quattro mesi di prigione senza condizionale e all'interdizione dal suolo francese per dieci anni, per violenza a pubblico ufficiale. Momar Diop ha dichiarato però di essere innocente e di essere stato vittima della violenza dei poliziotti.
25 maggio 1997: Due videocassette mostrano la violenza della polizia negli interventi contro i sans papiers e il DAL nelle manifestazioni del 14 e del 18 maggio.
30 maggio 1997: Elezioni in Francia volute da Chirac. A sorpresa affermazione dei socialstii.Lionel Jospin è il Primo Ministro di un governo a cui partecipano anche il Partito Comunista e i Verdi.
10 giugno 1997: Lionel Jospin, nuovo Primo Ministro, annuncia che invierà una circolare ai prefetti per il riesame caso per caso della situazione degli immigrati clandestinizzati dalle leggi Pasqua-Debré.
25 giugno 1997: Il Ministro degli Interni Chevènement pubblica una circolare che definisce le modalità di riesame dei casi degli stranieri in situazione irregolare.
18 luglio 1997: Act Up manifesta a Parigi contro le espulsioni dei sans papiers
31 luglio 1997: Patrick Weil consegna al Primo Ministro Jospin due rapporti sull'immigrazione e la nazionalità. Weil propone di non abolire le leggi Pasqua e Debré, come promesso dai socialisti nella campagna elettorale, ma di emendarle. Sono previste facilitazioni per studenti, tecnici e intellettuali, per ricongiungimenti famigliari, entrata e uscita dalla Francia, ma resta la caccia all'immigrato clandestino.
19 agosto 1997: Le Monde annuncia che sono già arrivate 54.219 richieste di regolarizzazione di sans papiers alla data del 31 luglio, un numero di dossiers presentati molto al di sopra delle attese. Le domande sono concentrate particolarmente a Parigi e nella Seine-Saint-Denis.
6 agosto 1997: Duecento persone manifestano davanti alla Prefettura di Polizia a Parigi per chiedere la regolarizzazione di tutti i sans papiers e non solo di quelli che rientrano nella circolare del 26 giugno emanata dal Ministero degli interni.
23 agosto 1997: a un anno dallo sgombero di Saint Bernard manifestazione davanti alla chiesa teatro della lotta dei sans papiers. Qui si conclude la marcia di protesta e di commemorazione partita ottocento chilometri prima da Avignone. Il governo socialista rinuncia ad abrogare le leggi Pasqua e Debré come promesso in campagna elettorale. Due progetti d legge annuleranno le disposizioni più discusse della legislazione esistente.
26 agosto 1997: Libération pubblica il Progetto di Legge Chevènement, voluto dal governo Jospin per riformare l'ordinanza del 1945 e le leggi Pasqua-Debré. Il progetto di legge deve ancora essere esaminato dal Consiglio di Stato e dal Consiglio dei Ministri, ad ottobre. Intanto il Ministro della Giustizia, Elisabeth Guigou, lavora ad un progetto di legge sulla questione della nazionalità e per il ristabilimento del diritto del suolo.
3 ottobre 1997: Viene pubblicato su Le Monde l'appello
alla regolarizzazione dei Sans Papiers di 1300 artisti e intellettuali
francesi ed europei.