Ieri 23 febbraio 2005 dopo breve e crudele malattia si è spento Serign Sylla.
Immigrato a Genova dal Senegal, è stato a volte “clandestino”, a volte regolarmente soggiornante per le cupe leggi di questo stato. E’ per noi un triste onore ricordarlo, amico e compagno di cento battaglie; Il suo sorriso e il suo sghignazzo, la sua umiltà e la sua fierezza sono un debito che la vita difficilmente potrà pagarci. Fondatore con noi di Città Aperta, ha fatto tanto per i suoi compatrioti: l’umanità intera.
Forse i suoi sacrifici ed il suo pensiero, le sue azioni per l’uguaglianza, si perderanno nel tempo come lacrime nella pioggia. Ma chi come noi ha avuto il privilegio di conoscerlo ed imparare da lui mai lo dimenticherà. Serign ci accompagnerà sempre come sempre vivono coloro che senza inganno si battono contro l’ingiustizia. Non compileremo moduli, non faremo suppliche nè appelli alle autorità, è nella natura delle cose: Serign è nominato cittadino onorario del mondo.

Associazione Città Aperta – Genova

Per ricordarlo insieme: oggi, 24 febbraio 2005, dalle 17 alle 19 camera mortuaria dell’Ospedale Evangelico (Corso Solferino 1, da Piazza Manin verso spianata castelletto, lato monte)

Il 4 febbraio 2005 un vasto arcipelago di soggetti provenienti dai movimenti, dai comitati, dai luoghi di lavoro si è autoconvocato al teatrino di San Siro per discutere di ambiente, lavoro, precarietà, qualità della vita.
Perchè il patrimonio di lotte di questi ultimi anni non si disperda, trovando invece nuove forme di espressione e partecipazione, allargando le pratiche di cittadinanza attiva e democrazia dal basso.
Da questa assemblea è nata l'idea di creare un ambito stabile di discussione sulle tematiche dell'ambiente, del lavoro, del reddito, dei diritti civili. Da questa assemblea è nata una bozza di documento programmatico, costruita sulla base di una cartografia delle lotte e delle vertenze in atto nella nostra regione.
Ci rivediamo venerdì 25 febbraio alle 21, presso il laboratorio sociale Buridda per ragionare sulla bozza e discutere le prossime iniziative.

Leggi il documento programmatico su:
http://www.ecn.org/buridda/archives/000541.html
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1) Una mattina arrivi al lavoro e sei stato licenziato dalla tua ditta, che si è trasferita in Slovacchia per poterti riassumere alle condizioni contrattuali di laggiù.
2) Hai avuto bisogno di un ricovero specialistico urgente e ti ritrovi indebidato fino al collo per poter pagare le prestazioni sanitarie che ti sono state fornite da un'azienda sanitaria gestita da privati tedeschi.
3) Vorresti consentire a tuo figlio di conseguire un titolo di studio presso l'Istituto ex statale, oggi gestito da una multinazionale di servizi inglese, ma il costo della retta scolastica va ben oltre le tue possibilità economiche.

Non sono incubi ma la tragica realtà che potresti trovare ad affrontare se venisse approvata definitivamente dal Parlamento Europeo la cosiddetta direttiva Bolkestein, un pericolosissimo provvedimento di attacco allo stato sociale e ai diritti del lavoro nell'intera Unione Europea.
Un attacco che si realizzerebbe attraverso la deregulation del mercato del lavoro e l'imposizione della privatizzazione di tutti i servizi, dalla scuola alla sanità passando per acqua e energia.

per ulteriori informazioni e per firmare l'appello contro la direttiva Bolkestein: www.stopbolkestein.org