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Libri
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AAVV
Lotta Sporca
www.autprol.org
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Inverno-Primavera 2002: la lotta spontanea e reticolare dei
pulitori FS, prima affoga nell'immondizia i vagoni, poi paralizza
il traffico ferroviario. E' il primo conflitto sociale della
nuova era mediaset. Suona la sveglia per una nuova stagione
di agitazione nei luoghi di lavoro. I lavoratori sono uniti
e determinati: occupano i binari contemporaneamente in tutta
Italia, grazie al coordinamento di lotta da loro creato.
Le richieste sono semplici: no al subsubsubappalto e a ulteriore
precarietà disumana, garanzia del posto di lavoro per
tutti, no ai tagli salariali, difesa delle indennità
maturate. Ecco allora che intervengono i sindacati confederali:
sterilizzano il conflitto e convincono i lavoratori a desistere.
Ma è un inganno. A quel punto la vicenda si fa veramente
sporca.
Ed è con grande sensibilità e vivacità
raccontata dal film e dal libro che lo accompagna. Gli animatori
della lotta occupano il tetto della Centrale e fanno lo sciopero
della fame: “Milano, capitale del lavoro che non c’è…”
declama il 25 Aprile 2002 uno dei lavoratori che per tre giorni
e tre notti rimangono accampati sul terrazzo Michelangelo.
Parole e immagini che non si dimenticano.
Vedi
Info Documentario
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Tony Royle
Working for McDonald's
in Europe
Routledge
$ 51,68
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Tony Royle, senior lecturer presso il Dipartimento di gestione
delle risorse umane alla Nothingham Trent University ed esperto
di relazioni industriali comparate, analizza dettagliatamente
da anni i tentativi messi in atto da McDonald’s per
adattare o imporre le sue politiche di relazioni industriali
ai diversi paesi europei, da quando, nel ’71, ha aperto
i primi ristoranti in Olanda e in Germania. Non ancora tradotto
in italiano, il suo ultimo saggio, Working for McDonald’s
in Europe: the unequal struggle? («Lavorare da
McDonald’s in Europa: una battaglia persa in partenza?»),
si basa su più di sei anni di ricerca empirica, in
particolare nel Regno Unito.
Leggi l'intervista all'autore
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Andrea Tiddi
Precari
DeriveApprodi
Euro 9,30
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Che vite conducono milioni di italiani sotto i 40 anni? Vite
di merda, in gran parte, senza soldi né certezze, ma
quasi nessuno ha voglia tornare indietro alle certezze del
posto, la sentenza a vita comminata ai nostri genitori. Tiddi,
il sociologo di movimento già autore di Reddito
di Cittadinanza, redattore di
Infoxoa e infaticabile
animatore del dibattito sui nuovi diritti di welfare, ha scritto
un MAP multiuso. In parte inchiesta sulle variegate forme
del precariato in Italia a fronte dell'estrema frammentazione
contrattuale, in parte toolkit di inchiesta sociale sul campo,
in parte survey ragionata e aggiornata della letteratura sociologica
e politica su flessibilità coatta e reddito liberatorio
negli ultimi vent'anni: Gorz, Beck, Van Parijs, Bauman...
Giudizio: Alternativa alle
lamentose denuce passatiste di Gallino e di tanta altra sociologia
italiota di sinistra, Precari sa da dove partire per
scatenare la conflittualità in Europa e soprattutto
quali nuovi diritti sociali rivendicare.
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a cura di
RENATO CURCIO
Azienda totale
Sensibili alle Foglie
euro 12
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Che cosa ha in comune l'Esselunga
con prigioni e manicomi? Tanto, purtroppo. Come in quelle istituzioni
totali, anche nella catena lombarda di supermercati, l'individuo
viene annientato e le normali regole della vita sociale vengono
sospese.
Indottrinamento, umiliazione, intimidazione servono a piegare
la volontà del neoassunto: punizioni degradanti per infrazioni
minori all'etica di gruppo aziendale, messa al bando e quindi
allontanamento nel caso di insubordinazioni intollerabili per
l'azienda (iscriversi a un sindacato, rispondere a tono ai superiori,
rifiutarsi di fare lo straordinario, discutere con i colleghi
ecc. ecc.).
Il libro raccoglie testimonianze atroci di abusi morali e torture
psicologiche subite da tanti ChainWorkers
ad opera di quella che dopo questo libro proponiamo di ribattezzare
Essesselunga. Ma tanti si sono ribellati (fra cui la cassiera
a cui hanno rifiutato l'ambulanza per una colica renale). E
hanno fatto causa al mostro di Limito, come i compagni licenziati
per avere pubblicato pagine web in cui si denunciava il comportamento
antisindacale dellla catena.
Giudizio: L'Esselunga è tanto popolare con i consumatori, quanto
feroce con i lavoratori. A noi ha dato voglia di fare una bella
campagna contro la loro linda immagine (fidaty che è vera...).
Consigliamo a quelli di CTM
Altromercato, di cui l'Essesselunga si fa scudo in paginoni
su quotidiani per dare di sé un'immagine ecosociale, di leggerselo
bene e di rammentare che pecunia olet,
eccome. |
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