EDOARDO LONGO

 


Questo "coraggioso libero pensatore", che esercita tuttora la professione di avvocato al foro di Pordenone conta varie segnalazioni; la sua complessa vicenda politico- giudiziaria è ben raccolta nella pubblicazione "TOGHE E FORCHETTE" , editrice Littoria, che vanta nientemeno che un encomiastica recensione a cura di PAOLO SIGNORELLI quello della strage di Bologna, di Ordine Nuovo

Edoardo Longo in questo libro si presenta come un vero e proprio "martire del libero pensiero
Un libro che in larga misura ripercorre le tappe di quel vero e proprio linciaggio tribale "democratico" subito dall’avv. Edoardo Longo, aggredito alle spalle dai suoi "colleghi" dell’ordine forense con micidiali sanzioni disciplinari.
Colpe? Nessuna, solo quella di… pensare e scrivere su periodici non allineati al potere internazionale di usurai senza volto né anima. Un linciaggio (oltre settecento fra intimazioni, convocazioni "disciplinari", atti connessi. Trenta procedimenti disciplinari in un pugno di anni all’inizio della professione)

Il nostro eroe afferma che:
I Tribunali devono cominciare a fare pulizia in casa propria, per essere credibili di fronte al "popolo italiano".>

Edoardo Longo sale agli onori della cronaca soprattutto per la strenua difesa dei Boneheads locali che nel marzo 2001 accoltellarono un migrante in una stazione di servizio in quel di Bolzano (sotto gli occhi di testimoni e telecamere).
Mentre si sbraccia per difendere i suoi amici nazionalisti, rifiuta l’incarico a difensore d’ufficio di sei migranti magrebini che avevano occupato un casello dismesso delle FS; dalla "querelle" che ne scaturisce viene difeso con uno scritto dello stesso "Robin Hood" che tanto lo elogiò in "Toghe e Forchette

Quando non si strugge per il suo destino di martire politico e non si prodiga a difendere degli aspiranti assassini rasati, il nostro si dedica con ardore alle tesi giuridiche sul revisionismo pubblicandole su riviste di estrema destra:
<Nel n. 148 di "Orion" (gennaio 1997) è apparso un brillante dossier sul revisionismo con articoli di Maurizio Murelli, Edoardo Longo e Robert Faurisson. Come ha ben sottolineato Murelli, esso ha preso spunto dal pericolo della promulgazione, anche in Italia, di una legge liberticida antirevisionista come quelle che già da tempo imperversano in altri paesi europei, e mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi di questa evenienza. >

tratto da http://aaargh-international.org/ital/archimatto/CMopinione.html