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From Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
Date Tue, 28 Jun 2005 17:24:37 +0200
Subject Re: [Hackmeeting] risposta aruba

Il giorno 16:31 28/06/2005, pbm ha scritto:
>Carlo Gubitosa, Tue, Jun 28, 2005 at 03:44:42PM +0200:
> > Nel caso di PeaceLink noi abbiamo il server "in casa", perche' il
> > coordinatore tecnico dell'associazione fa il volontario per PeaceLink e il
> > provider per mestiere. Questo ci garantisce al 100% da eventuali "cattive
>
>Ed č stato cosė per Investici, fino a quattro mesi prima del misfatto.

Il nodo della questione e' proprio questo: il fatto che ci sia eccesso di 
paranoia in alcuni ambiti (vedi foto, ma non voglio scatenare altri flames) 
e totale abbandono agli sconosciuti in altri ambiti, al punto da 
considerare perfettamente equivalente affidare il server ad una persona di 
fiducia o ad un provider sconosciuto.

al di la' della stronzaggine di Aruba, che a mio avviso deve rispondere 
anche di fronte alla legge del suo comportamento, possiamo dire che questa 
esperienza ci insegna che in un'altra situazione del genere e' piu' 
prudente sospendere servizi critici cercando di riattivare al piu' presto 
una nuova soluzione "domestica"? 

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