Consapevoli che essere internazionalisti non vuole dire combattere l'imperialismo quando è lontano ed avallarne le pratiche in casa propria, l'uso che va fatto di questo spazio è quello relativo all' informazione, alla sensibilizzazione in solidarietà con ciò che avviene al di fuori dell'Italia, ma soprattutto la creazione di antagonismi in casa propria, forma di aiuto per eccellenza alle altre “rivoluzioni”. Studiare i meccanismi attraverso i quali il capitale combatte la libera circolazione degli uomini in determinati posti, può forse aiutare a prevedere analoghe politiche sui propri territori e, così facendo, creare movimenti di opposizione e di aggregazione interni alla classe. Allo stesso modo, studiare i metodi attraverso i quali si è riusciti in alcune parti ad organizzarsi e a lottare, può servire a facilitare il compito di chi vuole creare nuove forme di opposizione sociale.
Ricordando che il sito vuole essere, e deve restare, solo uno strumento facilitatore (quindi agile e aggiornato) invitiamo i compagni ad inviare notizie e commenti di cui venissero in possesso, su questo canale, affinché possa diventare punto di riferimento sulle problematiche dei “costretti a migrare”.
Piuttosto che informazioni sul Chiapas o sui Tupac Amaru (l'EZLN ha richiamato l'attenzione dei compagni di tutto il mondo sull'uso della rete ed esiste tantissimo materiale a riguardo), si cercherà di privilegiare le informazioni riguardanti la tematica dei flussi migratori in senso stretto.
Documenti prodotti dal collettivo Senza Frontiere di Parma: 1) Sulla situazione algerina Islam: un buon nemico per l'occidente 2) Commercio equo e solidale, organizzazioni non governative e volontariato 3) 1998, cinquantenario dell'occupazione della Palestina ISRAELE: cinquant'anni di vergogna