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Campeggio d'azione internazionale NOborder
Strasburgo 19-28 luglio 2002
Libertà di movimento e di residenza sono diritti fondamentali di ogni donna e di ogni uomo.
Le migrazioni sono la conseguenza dello sfruttamento economico, della repressione politica e della guerra, e quindi l'espressione del legittimo bisogno delle persone di trovare condizioni di vita migliori. Stati e organizzazioni internazionali vorrebbero imporre regole e filtri per controllare gli spostamenti e limitarli, senza tener conto delle effettive necessità.
La libertà di movimento per tutte/i deve diventare una realtà per la quale dobbiamo lottare con ogni mezzo necessario. Quello che sognamo è un mondo senza frontiere.
La libertà di movimento è diventata una richiesta centrale negli ultimi anni, per questo si cominciarono ad organizzare campeggi noborder in diversi luoghi sui confini geografici della Fortezza Europa: contro le frontiere militarizzate, contro le armi e le tecnologie di controllo e contro l'emergere di espressioni razziste e xenofobe, per lottare dal basso per riappropriarci del diritto a muoversi in un mondo senza barriere.
Siamo, di continuo, testimoni di un rafforzamento dell'apparato repressivo degli stati di tutto il mondo.
Il controllo dei singoli popoli e dei movimenti all'interno delle frontiere nazionali non è cosa nuova, ma sicuramente si è andato acuendo dopo gli attacchi del famigerato 11 settembre: chi sta al potere ha colto l'occasione della guerra al terrorismo per spingere nella direzione di nuove e draconiane misure.
In Europa, la proposta di un nuovo corpo di polizia unificato anti-sommossa, è affiancata dalla proposta del mandato d'arresto europeo e dell'adozione di una legislazione comune anti-terrorismo.
Sentiamo la necessità di agire e alzare la voce contro questi strumenti di controllo nelle loro molteplici forme. Per cominciare, la rete noborder organizza il campeggio dell'estate 2002 a Strasburgo, in Francia.
Strasburgo: già nota come città del Parlamento Europeo, ospita la sede del SIS (System Information of Schengen), un nodo centrale della macchina del controllo e della repressione. Una banca dati di controllo e di ricerca, con centinaia di migliaia di terminali in tutta Europa, con un particolare interesse verso i migranti.
Già utilizzato alle frontiere, sarà presto esteso all'interno dei singoli paesi. Il SIS può, infatti, essere consultato istantaneamente per determinare se una persona è censurata e quindi deportabile o arrestabile, o anche solamente per acquisire informazioni finalizzate al monitoraggio di attività e movimenti di tutte/i.
Anche contro questo, vogliamo essere presenti a Strasburgo con le nostre azioni di protesta e la nostra voce critica nei confronti delle istituzioni europee e degli interessi che esse rappresentano.
Il campeggio noborder comprenderà azioni dirette, manifestazioni pubbliche e forme di "communication guerrilla". Il campeggio darà spazio a workshop internazionali e ad un laboratorio di resistenza creativa e di disobbedienza civile, con la volontà di affermare la nostra capacità di determinare i nostri spazi e momenti di presenza, di azione, e di comunicazione.
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