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Il Progetto

MAPPA GEOGRAFICA AGGRESSIONI FASCISTE

AGGRESSIONI RAZZISTE - CRIMINI DELL'ODIO
7.04.25 Branco in azione a Torpignattara: due bengalesi aggrediti in poche ore. Si indaga anche su ipotesi razzista
12.12.24 Padova Spedizioni punitive anti gay: sgominata banda di giovanissimi
12.12.24 Castel Volturno, fermati 4 minorenni per il tentato omicidio di un coetaneo
7.07.24 La denuncia dell’artista di strada Clown Idà: “Botte e insulti razzisti fuori da un locale a Torino. Mi dicevano ‘torna al tuo Paese'”
2.02.24 Bastonate e insulti omofobi al Gay Center di Roma in zona Testaccio: video del blitz ripreso dalle telecamere
31.08.22 La violenza che ci sommerge: Noi sappiamo
16.11.21 Mirko minacciato davanti alla gay street da 4 ragazzi armati: “Fr*** di mer**, ti tagliamo la gola”
2.11.21 Ferrara, aggressione omofoba contro un gruppo di giovani Lgbt. "Mussolini vi brucerebbe tutti"
16.08.21 Aggressione omofoba ad Anzio, 22enne preso a pugni mentre passeggia insieme al fidanzato
11.06.21 Torino, 13enne picchiata per la borsa arcobaleno: “Mi urlavano cagna e lesbica schifosa”
30.05.21 Palermo, due ragazzi gay aggrediti con lancio di bottiglie. Uno ha il naso fratturato
29.04.21 Foggia, sparano da un fuoristrada in corsa contro un gruppo di migranti: ferito al volto un 30enne del Mali


manifestazioni MANIFESTAZIONI E INIZIATIVE ANTIFASCISTE
Le mille strade del rugby popolare
- Lo scrittore Giorgio Franzaroli restituisce il premio Acqui Edito&Inedito: “Non voglio essere accomunato a un autore neofascista”
- A Milano i cortei contrapposti contro la guerra: da una parte i neofascisti, dall'altra il movimento antirazzista
- Apre nuovo spazio di Casapound, corteo di Firenze Antifascista
- La Sapienza, dopo le cariche occupata la facoltà di Scienze politiche
- Tensioni alla Sapienza per il convegno con FdI e Capezzone: scontri tra polizia e studenti
- Il nuovo movimento degli ex di Forza Nuova a un anno dall’assalto alla Cgil
- Bologna, femministe contro patrioti alla manifestazione "a difesa delle donne": insulti e tensioni
- Bologna Non Una Di Meno torna in piazza e dilaga: “Risale la marea!”
- Elezioni, contestatori al comizio di Giorgia Meloni a Trento: cantano “Bella ciao” e urlano “siamo tutti antifascisti”
- L’Anpi torna a chiedere lo scioglimento di Casapound alla vigilia dell’inaugurazione della nuove sede di Latina
- No alla manifestazione fascista di Casapound il 28 maggio prossimo. Lettera aperta al Prefetto di Roma

ARCHIVIO COMPLETO

ARCHIVIO REGIONI

documentazione Documenti e Approfondimenti
24.04.25 L’antifascismo è dinamico o non è
23.04.25 Laboratorio Bergamo: area del dissenso, estrema destra, sinistra putiniana
8.04.25 Londra, commissariato il Saint George Trust (di Roberto Fiore): annunciata l’imminente chiusura per “gravi irregolarità finanziarie”
20.03.25 Rete dei Patrioti, ecco chi sono gli estremisti di destra che allarmano Reggio Emilia
5.12.24 Presi i neonazisti di Telegram: «Pensavano di colpire Meloni»
14.11.24 Bologna 9 novembre 24: Comporre l’antifascismo, agirlo nel presente
13.09.24 Breve storia di Meridiano Zero: quando il ministro Giuli era fascista
6.09.24 La testimonianza di Samuele, ex militante 19enne Il pentito di CasaPound
25.07.24 Ignazio Benito LaRussa Nero per Sempre
23.07.24 Inni al Duce, la paura dei residenti di via Cellini.
23.07.24 È la «Torino nera» quella che sabato sera si è scagliata contro il giornalista de La Stampa Andrea Joly
13.07.24 Dentro la Verona “nera”, i tre episodi che hanno segnato la cronaca della città e messo nel mirino i sostenitori di Casapound
10.05.24 "La ragazza di Gladio" Le stragi nere? Misteriose ma non troppo.
2.03.24 Faida tra neofascisti per il controllo della Curva Nord dell'Inter
2.06.23 Difendere l'Europa bianca: CasaPound in Ucraina
26.05.23 La “Legione per la Libertà della Russia” e l’offensiva di Belgorod
16.03.23 Dax, 20 anni fa l’omicidio. Parla l’avvocato che difese la famiglia
13.03.23 «Saluti romani, odio e camerati: i miei sei mesi da infiltrato nelle cellule neofasciste del Nord»
3.03.23 Gruppo armato anti-Putin penetrato nel confine russo con l'Ucraina - Tra loro il neonazista Denis "White Rex" Nikitin
30.01.23 Il neofascista Roberto Fiore smentito dall’Interpol: “Viveva con Gilberto Cavallini”
25.01.23 L’ex camerata in affari con Fratelli d’Italia e le bastonate ai carabinieri
9.12.22 La nuova ultradestra
18.11.22 Quel filo che dall’Ordine di Hagal arriva a CasaPound
19.10.22 Giorgia Meloni firma la Carta di Madrid di Vox
7.10.22 GRUPPI NEONAZISTI USA

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Informazione Antifascista 1923
Gennaio-Febbraio - a cura di Giacomo Matteotti ·


pubblicato il 23.04.25
Laboratorio Bergamo: area del dissenso, estrema destra, sinistra putiniana
·
Laboratorio Bergamo: area del dissenso, estrema destra, sinistra putiniana

apr 23, 2025

DOSSIER - Da Sedestra

Introduzione

Negli ultimi anni, l’estrema destra bergamasca ha subito un’evoluzione, adottando modalità di presentazione sempre più sofisticate. Non ci sono più soltanto i naziskin vestiti di nero, l’immagine stereotipata spesso descritta dai media. La scena si è diversificata: molti gruppi reazionari adottano ora un'estetica differente, cercando di attrarre nuove persone con temi apparentemente distanti, ma in realtà perfettamente allineati alla narrazione di estrema destra.

Questa trasformazione ha dato vita a una fitta rete di gruppi, movimenti e associazioni che, pur radicati in ideologie di estrema destra, presentano volti diversi: dal fascismo della quarta teoria politica ai gruppi new age reazionari, che a prima vista possono apparire quasi hippie, passando per organizzazioni cattolico-reazionarie e persino anarco-fasciste.

Da qualche tempo, la situazione è diventata più complessa: alcuni esponenti dell’estrema destra bergamasca hanno avviato collaborazioni con realtà e partiti di sinistra, organizzando eventi insieme, scambiandosi ospiti e relatori, e abbattendo quella barriera ideologica che un tempo impediva qualsiasi forma di dialogo tra neofascismo e sinistra.

A scanso di equivoci, lo dichiariamo apertamente: sono in corso dialoghi e collaborazioni tra neofascismo e sinistra bergamasca, in un tentativo rossobruno di mascherare il pensiero reazionario con una patina anti-potere, alla ricerca di consenso e, forse, di finanziamenti in rubli.

Siamo consapevoli di vivere in un’epoca di crisi delle ideologie, che genera un diffuso smarrimento. Sappiamo che essere anticapitalisti nel 2025 significa sentirsi in minoranza, con tutte le difficoltà che ciò comporta, e siamo convinti che la purezza ideologica non esista. Tuttavia, il dialogo con il mondo neofascista non deve essere normalizzato, e va denunciato con fermezza.

Questo sarà un viaggio attraverso gli ultimi anni della realtà bergamasca, che ha visto nascere una pericolosa intersezione. Ripercorreremo eventi e fatti pubblici, offrendo una fotografia completa del fenomeno. Purtroppo, ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti non è affatto casuale.
Capitolo 1: Caposaldo

Per comprendere a fondo il contenuto di questo report, è necessario familiarizzare con alcuni nomi e sigle dell’estrema destra bergamasca. Da oltre quindici anni, un’organizzazione particolarmente attiva è Caposaldo, associazione di destra “comunitarista” ispirata alle teorie di Julius Evola e Aleksandr Dugin. Questo movimento ha saputo coagulare intorno alle proprie iniziative sia i naziskin dell’area M.A.B / Veneto Fronte Skinhead/ Comunità Militante Dora 12 Raggi, sia gruppi e singoli individui scettici verso vaccini e scienza, dando vita a un fronte dalle multiple sfumature nere ma unitario nella retorica anti-immigrazione, anti-LGBTQ+ e anti-“mondialismo”.

L’attività di Caposaldo si articola in eventi settimanali, convegni e incontri. Il proselitismo dei suoi leader è pressoché incessante, intensificatosi durante le proteste No Green Pass nelle piazze bergamasche contro le restrizioni pandemiche. Cuore operativo del gruppo è la Domus Orobica, spazio identitario fondato da Dario Macconi – ex segretario di Forza Nuova e candidato con Fratelli d’Italia alle ultime comunali (figlio di Pietro Macconi, già consigliere regionale FDI), ma è itinerante anche in altre location bergamasche, una su tutte il Teatro del Borgo di Ranica, collocato nell’Oratorio del paese e gestito da Don Francesco Sonzogni, più volte al centro di polemiche per la sua vicinanza ideologica all’estrema destra.

Caposaldo fu al centro di una inchiesta condotta dal portale indipendente BG Report nel 2015. L’inchiesta era iniziata 2 anni prima con un dettagliato articolo di approfondimento.

I tre volti principali di Caposaldo sono:

Paolo Emilio Bogni,i nstancabile tessitore di reti, impegnato in un’attività continua di reclutamento e pubbliche relazioni;

Massimiliano Bonavoglia, docente universitario, in passato vicino a Forza Nuova, attuale presidente dell’Associazione Amicizia Lombardia-Bielorussia. Figura ricorrente nei convegni ultradestristi, la sua ultima apparizione pubblica risale al 28 marzo 2025 alla Domus Orobica, in un’iniziativa del gruppo Pro Italia dell’influencer della destra multipolarista Matteo Brandi. Attualmente Bonavoglia gestisce anche una azienda immobiliare, la MB Immobiliare;

Andrea Farhat, lavora nel campo farmaceutico, è stato il tramite per portare a Bergamo Alain de Benoist, ideologo della Nuova Destra Francese, in un incontro organizzato da Caposaldo. Farhat viene presentato nelle locandine come presidente di NOI IL POPOLO BERGAMO, associazione satellite di Caposaldo, ma dagli atti costitutivi risulta “semplice” consigliere. Nel post-pandemia, l’area “caposaldiana” ha dato vita – insieme ad altre realtà che analizzeremo – a un gruppo informale: Incontri Orobici, attivo gruppo Telegram.

Nei prossimi capitoli ne sveleremo dinamiche e obiettivi.

Capitolo 2: La piazza del 16 Luglio 2022

Il 16 luglio 2022, a Bergamo, in piazza Vittorio Veneto, si tiene un’iniziativa organizzata da gruppi di estrema destra e realtà di sinistra, che firmano insieme la giornata con i propri loghi, scambiandosi il microfono sul palco. Il tema, non a caso, è il sostegno ideologico alla Russia e all’invasione dei territori ucraini. La giornata si intitola “STOP RUSSOFOBIA”.

Le realtà di destra che organizzano l’evento sono:

Incontri Orobici, la rete precedentemente citata che include gruppi di estrema destra, dall’Associazione Caposaldo a gruppi e singoli legati a Pro Vita e Famiglia. Da qualche anno, questa rete organizza incontri e manifestazioni a Bergamo, affrontando temi disparati: dall’antivaccinismo e le fantomatiche “scie chimiche” all’anti-abortismo e agli incontri transfobici di demonizzazione delle persone queer, passando per l’immancabile “Piano Kalergi”, teoria complottista che sostiene la volontà di sostituire la popolazione bianca attraverso l’immigrazione. Alcuni di questi gruppi provengono dall’alveo clerico-fascista, altri da percorsi “new age”, mentre altri ancora sono associazioni rossobrune. Ciò che li accomuna è una visione del mondo reazionaria contraria alla dialettica di classe e sindacale, in favore di complotti intrisi di razzismo. Il loro posizionamento politico internazionale è marcatamente a sostegno della Russia;

NOI IL POPOLO - Bergamo: utilizzata come strumento per ottenere concessioni di sale pubbliche da parte della destra neofascista bergamasca, è un altro gruppo satellite di Caposaldo, nelle iniziative come presidente di Noi il Popolo Bergamo è indicato il Caposaldiano Andrea Farhat,;

NO PAURA DAY: sigla dell’estrema destra bergamasca attiva durante la pandemia, promotrice di cortei contro i dispositivi sanitari e le chiusure di fabbriche e attività commerciali. Sulla pagina Facebook vengono puntualmentr rilanciate iniziative della rete di Caposaldo;

BERGAMO SI SMASCHERA: altra sigla legata all’universo di Incontri Orobici e Associazione Caposaldo

I gruppi di sinistra coinvolti sono:

CENTRO SOCIALE 28 MAGGIO: storico spazio sociale antifascista della provincia di Brescia. Da qualche tempo, però, ha mostrato traballamenti ideologici. Ad esempio, il 17 settembre 2022 ha ospitato in un incontro Pubble, vignettista e influencer che ha collaborato per anni con CasaPound, schierandosi su posizioni anti-immigrazione e contrarie ai diritti civili. Dal profilo Facebook del Centro Sociale 28 Maggio è possibile notare la condivisione di post complottisti e antiscientifici, spesso provenienti da network e divulgatori di estrema destra;

COMBAT BERGAMO: nato inizialmente nell’ambito del sindacalismo di base,
ha una sede a Colognola, quartiere di Bergamo in via Keplero, chiamato Spazio Popolare. Durante la pandemia, è stato attivo nelle proteste anti-lockdown spesso promosse da sigle di estrema destra come il No Paura Day.

Capitolo 3: Un legame nero, con tinte rosse

Come si vede nel video live streaming dell’evento, il precedentemente citato Massimiliano Bonavoglia (legato a Forza Nuova, attualmente militante nei gruppi di area Caposaldiana) introduce affettuosamente Vincenzo dei Combat Bergamo, gli dà una pacca sulla spalla e ricorda le recenti collaborazioni, elogiando Combat Bergamo per le attività svolte all’interno del Coordinamento No Green Pass durante il periodo pandemico.

Dai tempi del covid, Combat Bergamo, spesso nella figura della loro militante Miriam Bottino sono attivi sul canale telegram di INCONTRI OROBICI, dove in mezzo a messaggi razzisti, xenofobi, anti abortisti e anti sindacali, intervengono lanciando le iniziative di Combat Bergamo e della Rete per la Palestina Bergamo / Associazione Amicizia Bergamo - Palestina.

Proprio nella Sede dell’Associazione Amicizia Bergamo - Palestina è stato presentato in data 15 febbraio 2025, il libro Dialogo impossibile con un rabbino, edito dalla casa editrice Arianna Editrice, dell’autore Diego Siragusa, spesso ospite sul sito ByoBlu, punto di riferimento della galassia della cosiddetta “area del dissenso”, andatasi formando durante il periodo pandemico.

Diego Siragusa ha partecipato, in qualità di ospite, sabato 12 aprile 2025 a un incontro a Milano organizzato dal gruppo sovranista IGNIS - Fuoco Italico. La giornata ha incluso la presentazione di un documentario a tema Iran, prodotto da Come Don Chisciotte – collettivo politico attivo nelle piazze anti Green Pass bergamasche e promotore delle iniziative Caposaldo/Incontri Orobici. Tra i relatori, oltre a Siragusa, spiccavano figure già note come Hanieh Tarkian, saggista italo-iraniana autrice per la casa editrice di estrema destra Passaggio al Bosco. A Bergamo, Tarkian è stata ospite della Domus Orobica in un evento organizzato da Caposaldo, e Martino Mora, docente noto per aver cacciato da una classe uno studente perché indossava una gonna. Mora è inoltre tra gli autori del blog IL TALEBANO, diretto dall’estremista di destra Fabrizio Fratus. Il documentario è stato promosso sui social dell’Associazione Islamica Imam Mahdi, strettamente collegata al Centro Culturale IMAM ALI. Secondo la ricercatrice Minoo Mirshahvalad, quest’ultimo sarebbe finanziato direttamente dal consolato iraniano.

Ma torniamo ad Arianna Editrice, casa editrice italiana fondata da Edoardo Zarelli, figura legata al panorama della destra radicale e neofascista in Italia. Zarelli è un membro importante di G.R.E.C.E. Italia, l’organizzazione ispirata alla Nouvelle Droite (Nuova Destra) di Alain de Benoist, filosofo di riferimento di Caposaldo, portato a Bergamo da loro in un convegno nel 2012. Il catalogo di Arianna Editrice presenta diversi libri contro l’aborto, contro l’antifascismo, l’ecologia radicale e il femminismo. La casa editrice si colloca in una rete più ampia di media, associazioni e realtà che, pur presentandosi spesso con una retorica anti-establishment e antimperialista, hanno legami strutturali con ambienti neofascisti, nel caso di Arianna Editrice pienamente documentati nel report redatto da Emilia Antifascista nel 2018.

Queste collaborazioni servono a normalizzare idee e figure legate al neofascismo, presentandole come voci legittime nel dibattito pubblico.

Ottolina TV, piattaforma media fondata dall’ex giornalista di Report Giuliano Marrucci, è un esempio emblematico di questa ibridazione. Come sottolineato in un recente articolo di MicroMega, pur presentandosi come un media di controinformazione e antagonista, ospita regolarmente figure legate alla destra radicale, che spesso hanno transitato a Bergamo negli spazi del neofascismo orobico, come Alberto Bradanini (ex ambasciatore e dirigente Pirelli, più volte ospite in incontri organizzati dalla galassia che fa riferimento a Caposaldo), Giacomo Gabellini, “analista geopolitico! autore su Eurasia, anch’egli ospite della Domus Orobica, in una serata organizzata da Noi il Popolo Bergamo e Andrea Zhok, docente universitario che unisce conservatorismo ed estetica “tankie”, anch’egli spesso ospite del mondo nero bergamasco della caposaldiana Domus Orobica, con pubblicazioni su case editrice legate a doppio filo all’estrema destra come Il Cerchio, e l’immancabile Diego Fusaro, con all’attivo una decina “incursioni” bergamasche, quasi tutte gestite e organizzate da Caposaldo/Incontri Orobici/Noi il Popolo/Domus Orobica. Questo quadro crea una convergenza tematica tra neofascismo e antagonismo di sinistra, strizzando l’occhio a chi mira a superare le divisioni destra/sinistra. La strategia, basata sulla normalizzazione di idee reazionarie e sulla collaborazione con ambienti neofascisti, solleva interrogativi sulla legittimità e sulla trasparenza di tali operazioni culturali.

A Bergamo, l’ultima iniziativa di Ottolina TV – la presentazione del network politico Multipolare– si è tenuta presso l’Arci Al Bafo di Seriate (BG), circolo che negli ultimi anni ha ospitato eventi legati ad ambienti dell’ultradestra filorussa. Tra gli episodi più controversi vi è la serata del 17 novembre 2024, con gli ospiti Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso, attivisti noti per le posizioni filorusse e il sostegno alle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass. I due hanno partecipato a numerosi incontri pubblici organizzati dall’estrema destra, inclusa quella bergamasca.

Meno di un mese dopo l’evento al Bafo di Seriate, Lorusso ha replicato la stessa iniziativa (presentazione del documentario pro-invasione) al Cineteatro di Ranica, in un appuntamento organizzato da Incontri Orobici e Noi il Popolo Bergamo – realtà legate al progetto Caposaldo, arricchendo la proposta con una introduzione video di Sara Reginella, giornalista pro-Russia presenza fissa di Ottolina TV.

A destare preoccupazione, in questa occasione, è stata la presenza di Eliseo Bertolasi, ex paracadutista della Folgore e corrispondente dal Donbass per “Voce della Russia – Italia”. Bertolasi era già finito sotto i riflettori pochi mesi prima per la partecipazione a un convegno analogo a Milano, che riuniva esponenti dell’estrema destra filorussa milanese e bergamasca.

Bertolasi non era l’unico ospite, con lui c’era Marcello Berera, ex combattente in Donbass, ideatore della rivista ZENIT e frequentemente ospite di ambienti dell’estrema destra bergamasca, come la Roccaforte Bergamo (sede della Rete dei Patrioti, scissione di Forza Nuova) e la Domus Orobica. In tali contesti, Berera promuove abitualmente il concetto di multipolarismo. Proprio in quell’occasione, a rappresentare Bergamo era presente l’associazione Giacinto Auriti Bergamo, ulteriore sigla riconducibile a Caposaldo, dietro cui spicca, ancora una volta, la figura di Paolo Bogni.

Tra le sigle di estrema destra milanesi organizzatrici della serata non è passata inosservata il nome di Grex Luporum Milano, realtà che, come dichiarato sul loro sito, collabora sia con i fascisti di Lealtà Azione che con il Partito Comunista. Questa ibridazione era stata sperimentata in due manifestazioni durante la pandemia, dove l’estrema destra del Grex Luporum ha partecipato,rivedicando la presenza, insieme ai CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo) ad eventi che riunivano sigle sia di estrema destra che comuniste. Tra i partecipanti, come previsto, non mancava il gruppo Noi Il Popolo Bergamo (storicamente legato alla galassia caposaldiana). Oltre a queste realtà era presente anche Assemblea Popolare Resistere al Transumanesimo, una delle sigle utilizzate dall’ex anarchica Silvia Guerini, figura che verrà approfondita in seguito.

Gli eventi di Noi il Popolo Bergamo, così come di tutte le altre sigle caposaldiane(Giacinto Auriti Begamo, Incontri Orobici, Fronte del Dissenso Bergamo) trovano da anni un megafono nel blog BERGAMORISVEGLIATA che funge da veicolo per promuovere tutte le iniziative (da quelle contro l’aborto alle serate anti-immigrazione agli eventi “olistici” di stampo new age). Il Blog, gestito dal bergamasco Edoardo Beltra, attivo nella galassia caposaldiana, durante la pandemia e le proteste di piazza anti lockdown postava regolarmente aggiornamenti dalle piazze e promuoveva iniziative anti abortiste e omolesbobitransfobiche organizzate dalle varie sigle collegate a Pro-Vita e Famiglia, quasi tutte con il logo organizzativo di Incontri Orobici

Molte iniziative di piazza legate al circuito anti-green pass, che vedevano coinvolti volti di estrema destra e di sinistra, erano animate dalle performance musicali della Combat Band (da non confondere con il collettivo Combat Bergamo, citato in precedenza). Il gruppo, capitanato dalla bibliotecaria seriatese Nagaila Calori e dall’educatrice sportiva Eleonora Iaciofano – entrambe provenienti da un background politico di sinistra –, si è distinto non solo per la militanza durante le proteste no green pass, ma anche per l’organizzazione di spettacoli musicali durante le manifestazioni, come dichiarato da Nagaila sul proprio sito.

Come dimostra la descrizione di questo video, Nagaila prendeva parte alle stesse iniziative anti-restrizioni del caposaldiano Massimiliano Bonavoglia, sia come militante singola che come musicista della Combat Band. Il Circolo Al Bafo di Seriate ha promosso, diversi appuntamenti con la Combat Band, tematizzando le serate in chiave anti-green pass e in aperta opposizione alla campagna vaccinale. Queste iniziative sono state diffuse attraverso i canali di Bergamo Risvegliata, con interviste a Nagaila e alla band realizzate al circolo al Bafo da Edoardo Beltrami, oltre all’inserimento degli eventi – accanto a iniziative anti-abortiste – nel sito della stessa piattaforma.

Ad onor del vero, la presenza di questi eventi, al Circolo Al Bafo è imputabile allo zoccolo duro del “collettivo politico” che si è scontrato con i giovani che portano avanti il Circolo Arci, e che in contrasto con loro hanno avviato collaborazioni con la sezione locale dell’ANPI. Il collettivo politico (che ha dato il via al circolo e che ha organizzato queste iniziative e l’attuale gestione del circolo, con diverse energie giovanili, sono de facto due entità diverse e spesso in disaccordo.

Questi “dissesti ideologici” hanno provocato diversi scossoni nell’Arci provinciale di Bergamo, che nel dicembre 2024 ritirò il proprio logo dall’iniziativa con i reporter pro-Donbass presso il Circolo al Bafo in seguito ad una accesa discussione interna. Ironia della sorte, nel marzo 2025 Eleonora Iaciofano, della precedentemente citata COMBAT BAND, è diventata la nuova presidentessa dell’Arci provinciale di Bergamo.

Su Facebook è comparso un augurio di buon inizio mandato proprio da Edoardo Beltra, il precedentemente citato responsabile del blog di area BERGAMO RISVEGLIATA.

Il Circolo Arci Al Bafo però ospita anche le iniziative dei CARC di Bergamo (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo), il quale segretario, nonché uno dei militanti più attivi, è Rochy Geneletti, che dal suo profilo pubblico su Facebook celebra il sostegno al già citato Massimiliano Bonavoglia, nella veste di presidente dell’Associazione Lombardia Bielorussia (ALAB), che è presente nella lista degli amici di Facebook di Geneletti, insieme agli altri due leader di Caposaldo Bogni e Farhat, con tanto di scambio di like reciproci.

Questa ennesima versione del caposaldiano Bonavoglia è da analizzare con attenzione: Bonavoglia raccoglie la presidenza dell’Associazione amicizia Lombardia Bielorussia da una figura centrale della destra pro-Russia, che negli anni ha sempre fatto da sponda alla destra istituzionale e quella estrema: Vito Comencini, ex deputato della Lega, segretario della III Commissione Affari Esteri e Comunitari. E’ presidente del Centro Studi Suvorov, intitolato al generale russo Suvorov. Nell'ottobre 2023, in concomitanza con la timida svolta pro-ucraina del Carroccio, Comencini annuncia la sua uscita dalla Lega, affermando che il partito "ha perso ogni spinta identitaria" e criticando la vicinanza all’Ucraina, continuando a tessere relazioni con associazioni pro-Russia del cosmo dell’ultra destra, come Vento dell’Est. Il ruolo di Comencini è quello di “coordinatore d’area” e infatti presenzia al primo incontro a Bergamo dell’Associazione Lombardia Bielorussia che vede l’incoronazione di Bonavoglia come presidente, tessendone le lodi su Facebook.

Durante il periodo pre-elettorale, il partito dei CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo) ha tentato, come dichiarato sul proprio sito ufficiale, di candidare i propri militanti nelle liste di Italia Sovrana e Popolare – formazione sovranista guidata da Marco Rizzo, nata dalla trasformazione del Partito Comunista, che ha cambiato nome in Democrazia Sovrana e Popolare, avvenuta dopo l’uscita di Diego Fusaro dal movimento.

Ben prima dell’alleanza politica Vannacci-Rizzo, Italia Sovrana e Popolare ha presentato nel 2022, nel collegio uninominale di Bergamo, la candidatura di Paolo Emilio Bogni, esponente di Caposaldo. Questa scelta si inserisce in un contesto in cui, durante la pandemia, l’estrema destra bergamasca ha utilizzato la sede del Partito Comunista in Via Monte Cenisio 8 come base operativa per il gruppo Studenti contro il Green Pass (poi rinominatosi Germina). La frangia giovanile, motore di iniziative all’interno di Incontri Orobici e della rete associativa legata a Caposaldo, organizzava nella sede attività quali raccolte firme per referendum e incontri con figure del “nazionalismo di sinistra”, tra cui l’ideologo Giorgio Bianchi, fotoreporter filo-russo spesso ospite a Bergamo di iniziative organizzate dal circuito caposaldiano.

In questo ultimo periodo Bianchi è spesso ospite di Villa Paradiso, il centro culturale bolognese che ha ricevuto la revoca dell’affidamento da parte del Comune di Bologna in seguito alla proiezione del film “Il Testimone”, finanziato dal Cremlino. La serata di proiezione era organizzata proprio da Andrea Lucidi, il reporter filo-russo protagonista della doppietta “bipartisan” negli spazi bergamaschi “agli antipodi” Circolo il Bafo e Domus Orobica, che abbiamo conosciuto nelle righe precedenti.
Nella foto, Post di Giorgio Bianchi con gli Studenti contro il Green Pass (poi diventati Gruppo Germina), presso la sede bergamasca del Partito Comunista / Democrazia Sovrana e Popolare in Via Monte Cenisio, 8

Da qualche mese il partito dei CARC è parte del Coordinamento Nazionale NO NATO,realtà che ha visto partecipare alle riunioni di costruzione Noi Il Popolo Bergamo, l’associazione del caposaldiano Andrea Pierre Farhat facente parte del grande cosmo “entrista” del neofascismo bergamasco, come dimostra il verbale di una loro riunione di qualche mese fa. All’interno di questo coordinamento è presente anche il comitato bolognese a sostegno di Villa Paradiso.

Qualche mese fa, a Bergamo, l’Associazione Amicizia Lombardia Bergamo (ALAB),è stata, insieme a Noi il Popolo Bergamo, promotrice dell’iniziativa “La Russia Non è Il Mio Nemico” . Diversi camioncini pubblicitari, hanno girato per la città con delle grafiche stampate che recitavano messaggi Pro-Russia. Questa campagna aveva una vocazione “nazionale”, declinata sui vari territori. Se a Roma l’iniziativa, che ha attirato non poche polemiche, è stata finanziata e coordinata da Domenico Aglioti, ex esponente del Movimento 5 Stelle, a Bergamo si è assistito a un curioso tandem tra l’estrema destra e un gruppo di sinistra. A firmare l’iniziativa (e quindi molto probabilmente a coprirne i costi) sono stati, oltre all’Associazione Amicizia Lombardia Bielorussia (ALAB) e a Noi il Popolo Bergamo, anche la Tavola per la Pace Val Brembana, un’associazione di sinistra storicamente impegnata sui temi anti-militaristi.
l camion-pubblicitario contenente l’iniziativa comune con i loghi di Noi il Popolo Bergamo, Associazione Amicizia Lombardia Bergamo ALAB, Tavola Per La Pace, NCLN/CLNOGGI.IT.

Aldo Calenda del Tavolo della Pace si è recato, a dicembre 2023, per un incontro in prefettura con Marcella Ferrante, responsabile bergamasca di una delle sigle firmatarie dei manifesti-mobili precedentemente citati ovvero NCL/CLNOGGI.IT, gruppo nato dal giurista Ugo Mattei e che ha raccolto anche le simpatie del Partito dei Carc. A Bergamo NCL/CLNOGGI.ITdurante la pandemia è stato attivo nelle proteste “ne di destra ne di sinistra” contro il lockdown e i dispositivi di protezione sanitaria. Marcella Ferrante è attivissima sul canale Telegram di Incontri Orobici, promuovendo le iniziative sia di Combat Bergamo, le iniziative della Rete per la Palestina Bergamasca e quelle della Piralide, Resistenze Al Nanomondo e Assemblea contro le tecnoscienze, questi ultimi sono tre nomi diversi che identificano lo stesso progetto politico: quello della scrittrice “gender-critical” bergamasca Silvia Guerini, organizzatrice di presidi e manifestazioni anti-5G incollaborazione con gruppi come Caposaldo/Incontri Orobici.

Silvia Guerini, con un passato da anarchica ed ecologista radicale, ha gradualmente spostato la sua azione politica verso una critica da destra al “globalismo mondialista”, tessendo alleanze con realtà sovraniste. È stata ospitata in web tv di area sovranista, ha partecipato a incontri di comitati vicini a Pro Vita e Famiglia, ultimo in ordine cronologico la diretta effettuata su ByoBlu con Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita e Famiglia e vicina Fratelli d’Italia, e collaborato con “gruppi informali” di estrema destra, diventando de facto una conferenziera per un’area politica che spazia dal dissenso anti-vaccinista ai comitati anti-aborto e ai genitori anti-LGBTQ+.

L’alleanza tra Guerini e Pro Vita e Famiglia in chiave anti-gender è attiva da tempo. La stessa Guerini, quando era ancora anarchica, pubblicò un opuscolo contro l’aborto, ma ritrattò le posizioni dopo le critiche provenienti dall’ambiente anarchico italiano. Allontanatasi dal movimento malatestiano, ha iniziato a importare in Italia idee reazionarie ispirate all’immaginario anarchico, mutuate dal gruppo francese Pièces et Main d'Œuvre, da tempo monitorato dal movimento antifascista cisalpino. L’area anarchica italiana ha più volte criticato pubblicamente l’operato di Silvia Guerini, inizialmente con un lungo approfondimento su Round Robin, media anarchico, in seguito con un comunicato del collettivo Brughiere.

Un tassello cruciale della sua deriva è il legame con Imola Oggi, testata online gestita da Armando Manocchia, figura controversa associata all’ambiente neofascista. Manocchia, attraverso Imola Oggi e altri portali, ha diffuso disinformazione, fake news e propaganda razzista, spesso finalizzata a demonizzare migranti, rom e attivisti. Questa attività rientra in un progetto sovrapponibile a “La Bestia”, avviato nel 2015 con l’obiettivo di inondare internet di ragebait (contenuti mirati a provocare reazioni impulsive) in chiave razzista. Silvia Guerini partecipa regolarmente a iniziative organizzate da Manocchia e alle sue trasmissioni online.

L’ultima collaborazione tra Silvia Guerini e ambienti dell’estrema destra bergamasca risale all’evento del 12 marzo 2025, organizzato da Incontri Orobici e condotto dalla stessa Guerini, in dialogo con Boni Castellane, saggista anti-abortista e giornalista sul quotidiano cattolico-reazionario La Verità. L’incontro, come accennato all’inizio dell’inchiesta, si è svolto al Teatro di Ranica, spazio associato a circuiti della destra "tecno-scettica" per la vicinanza ideologica del sacerdote gestore, don Francesco Sonzogni.

Lo spazio La Piralide, gestito da Silvia Guerini a Bergamo, si aggiunge alla lista dei luoghi cittadini che promuovono una visione “anti-globalista”-Questi spazi, da anni, condividono gli stessi relatori durante i convegni, partecipano alle medesime iniziative e organizzano insieme manifestazioni. Un elemento unificante è la parola d’ordine multipolarismo, in linea con la visione che Caposaldo persegue da oltre quindici anni attraverso un proselitismo incessante.

Intanto, l’elenco degli spazi fisici dedicati a queste attività a Bergamo (escluse le iniziative in sale comunali o altri spazi noleggiati o utilizzati occasionalmente) desta preoccupazione:

La Piralide di Silvia Guerini in via del Galgario 11;

Domus Orobica (gestita da Caposaldo e Dario Macconi) in via Coghetti;

Roccaforte Bergamo, della Rete dei Patrioti (nata da una scissione di Forza Nuova) in via Loreto 38;

la sede bergamasca del Partito Comunista/Democrazia Sovrana Popolare in via Monte Cenisio 8;

Spazio Popolare di Combat Bergamo in via Keplero 5

Nonostante dichiarino ufficialmente “visioni differenti” su tematiche specifiche, queste realtà collaborano attivamente da anni, co-organizzando eventi e invitando sistematicamente gli stessi ospiti e relatori ai propri convegni. Se tutto ciò vi sembra strano, non lo è: dall’inizio degli anni 2000 esiste una precisa corrente politica che tenta di unire estrema destra e sinistra in un progetto oscuro.

Già nel 2017, un podcast di NOT/NERO – curato da Valero Mattioli con un intervento di Leonardo Bianchi – ha ricostruito una delle origini di questa area: il campo anti-imperialista di Moreno Pasquinelli. Nei primi anni Duemila, a Perugia, la sua iniziativa riunì sotto lo stesso evento militanti di estrema destra, combattenti dell’islam politico e militanti che venivano da background comunisti. Pasquinelli ha poi fondato un partito “oltre la destra e la sinistra”, denominato Fronte del Dissenso. Indovinate chi è il segretario della sezione locale di Bergamo? Paolo Emilio Bogni di Caposaldo.

documentazione
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