Periferik Esci dall'aia Supergallina periferica nata dalle esalazioni della raffineria vive nel deserto di relazioni urbane. Ha SUPERPATTINI a propulsione vegetale e macina asfalto alla ricerca di acqua, bene indispensabile per la sopravvivenza delloasi di libera socialità, scambio di saperi, cultura che si autocostruisce. Ha con sé linfallibile RABDOMAZZA a piedeporcochiavepassaporta con cui apre e libera spazi da restituire al pubblico Godimento. Caratteristiche Precarietà: *** Flessibilità: ** Combattività: **** Fantasia: **** Maggiori info: Cascina Autogestita Torchiera Ascolta la puntata della fascia precaria! La sua storia e altri racconti Carmelo vs Periferik E' Carmelo, nato a Melo Che di Gladonia è un villaggio La raffineria ne fa il paesaggio Puzza, gas, esalazioni Per scappar son motivazioni Ma l'affitto non costa caro E di vecchi amici non è avaro Il call center non è distante Son solo due ore di passante Poi la puzza è finita Chissà dov'è la sortita Son gli affitti ad aumentare Sulla zona si va ad edificare Al cantiere va ad imbiancare Ma lo stipendio non può bastare Dal sobborgo, senza fiato Al dormitorio di DeRozzato Sveglia presto al mattino Per timbrare il cartellino Su vagoni affolati Dove si sta superpigiati Il cantiere è ormai finito E l'affitto è svanito Con ragazzi d'Albertina Occupa una palazzina Che emozione l'occupazione Che novità la comunità E da pollo da produzione Gallina ruspante da autogestione Dalle esalazioni della raffineria Ecco la supergallina di periferia PERIFERIK Superpattini a propulsioni vegetali Sull'asfalto volan come ali Nel deserto periferico di relazioni Cerca acqua per le sue produzioni Socialità, saperi e cultura Nell'autocostruzione trovan natura Ha con se la pluri ultra rabdomazza Piedeporcochiaveportapassa Con cui apre e libera spazi Che speculatori han reso dazi Gigarullo per pittuSlogan colorare Perché è ora la cresta alzare Gigarullo per volanfesti appiccicare Perché gli artigli bisogna mostrare In versione narrata Carmelo nato a Melo, in un alloggio modesto di fronte alla raffineria dell'hinterland di Gladonia; puzza, gas di scarico ed esalazioni, ma prezzi ragionevoli e qualche vecchio amico da incontrare al bar dopo cena. Poi finisce la puzza e dicono gli affitti aumenteranno, presto la zona sarà di grande interesse. Se finalmente Carmelo trova lavoro come manovale al nuovo cantiere nel suo vecchio quartiere, lo stipendio non basta più e deve trasferirsi nel sobborgo dormitorio di De Rozzato. Passano tre mesi e problemi di convivenza lo costringono a trasferirsi in una stanza a San Tuonato, intanto a Melo fa l'imbianchino e alla sera indagini telefoniche per un call-center. Pressurizzato dentro vagoni straffollati si sposta penoso alla rincorsa dei suoi orari. I muri del cantiere finiscono così come il contratto d'affitto, e Carmelo con un gruppo di ragazzi occupa una palazzina senza acqua ne luce nei dintorni di Albertinia. Intanto a Melo l'opera è finita e cercano lavoratori, Carmelo ha qualche conoscenza e potrebbe trovare da lavorare come montatore di stands; basta essere flessibile, docile, disponibile e produttivo. Per ora è questo, poi di notte Carmelo veste i cenci di PERIFERIK la supergallina periferica nata dalle esalazioni della raffineria, e dal tramonto all'alba, rubando tempo al sonno, macina chilometri di asfalto grazie ai superpattini a propulsione vegetale. Nel deserto di relazioni della periferia l'imbattibile cerca l'acqua, bene indispensabile per la sopravvivenza e la rigenerazione dell'oasi di libera socialità, scambio di saperi, cultura che si autocostruisce. Ha quindi con se l'infallibile rabdomazza a piedeporcochiavepassaporta con cui apre e libera spazi resi tristi e sciatti da avidi speculatori da restituire al pubblico Godimento. Il passaggio del suo gigarullo è riconoscibile da cubitali pittuSlogan che lanciano i prossimi meeting point, enormi volanfesti che raccontano le sue periple lotte.