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Studio
Italiano Delle Associazioni
Ricerca Terapie complementari in HIV e AIDS
Il
progetto Sidartha è un'indagine condotta tra il 1996 e il 1997,
sulle modalità e sulla qualità dell'utilizzo delle terapie complementari
da parte della popolazione sieropositiva, condotta in Italia con
la collaborazione di cinque associazioni italiane di lotta all'AIDS
(ALA, ASA, Alfaomega, gruppo Abele, LILA) e finanziata dall'Istituto
Superiore della Sanità.
Obiettivo
fondamentale della ricerca è stato fare luce sulle dimensioni quantitative
e qualitative di un fenomeno non precedentemente registrato a causa
dell'assenza di strutture preposte al suo controllo e monitoraggio.
Pertanto, questa indagine rappresenta un primo momento di sondaggio
sulla realtà dell'uso delle terapie complementari con l'obiettivo
di offrire lo spunto per un ragionamento sulle dimensioni e l'importanza
del fenomeno e di conseguenza sull'opportunità di indirizzare servizi
e informazioni alle persone con Hiv e ai medici. In particolare
sono state prese in considerazione le seguenti aree di analisi:
· frequenza di ricorso a terapie non convenzionali da parte delle
persone sieropositive e malate di AIDS in Italia · creazione del
profilo demografico e socioculturale dell'utilizzatore medio delle
terapie complementari · valutazione della situazione clinica delle
persone comprese nel campione di indagine e le eventuali implicazioni
sull'uso delle terapie complementari · il ricorso alle terapie complementari,
la loro tipologia e la loro variabilità nel tempo · le terapie maggiormente
utilizzate e in quali situazioni cliniche (sieropositività asintomatica/sintomatica/
AIDS) · i "referenti" in questo ambito per le persone sieropositive
(medici, operatori sanitari o altro) · l'efficacia, i timori, la
sicurezza delle terapie NATC (attraverso la valutazione dei pazienti
stessi) · il costo (economico, temporale o in termini di disagio)
sostenuto dai pazienti per effettuare le terapie complementari e
le eventuali possibilità di riconoscimento e di rimborso attualmente
disponibili La ricerca ha permesso di rilevare che oltre un terzo
delle persone affette dal virus HIV in Italia hanno fatto ricorso
a terapie complementari o considerano di farne uso. Nel quadro dell'epidemiologia
italiana ciò significa che un pubblico di oltre 30.000 persone si
orienta in questa direzione. In parallelo, sembra esserci necessità
di attivare percorsi, anche istituzionali di informazione e di tutela
nei confronti delle numerose persone che attuano quello che viene
suggerito come una legittima scelta terapeutica. Ed è opportuno
che a questo primo passo, seguano degli interventi di classificazione
e di validazione di tutte le alternative terapeutiche che mostrino
un potenziale beneficio sulla sindrome da HIV o su alcune delle
patologie ad essa correlate senza che vi sia alcuna distinzione
tra quello che è convenzionale e quello che è Naturale Alternativo
Tradizionale o Complementare.
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