ConFini Zero – Piantatela!!!
Mentre si acuisce la campagna ideologica sulla questione droghe (con l’equiparazione della marijuana all’eroina, in un’orgia di dati che si dicono scientifici ma che non sono supportati da nessuna sperimentazione e che trovano abbondanti smentite in Europa, Canada e in otto Stati degli U.S.A), a Bologna la tensione per la campagna elettorale imminente deve trovare una giusta collocazione per le tematiche relative al consumo di sostanze stupefacenti. er questi ed altri motivi, il Livello 57 – ovvero una realtà socioculturale che da 10 anni interviene nel mondo delle sostanze con informazione corretta e costante, la riduzione del danno, il monitoraggio delle sostanze stupefacenti in circolazione e l’aspetto culturale e ludico sull’uso e l’abuso - pone la questione alla città e a tutti coloro che intendono partecipare alla progettazione di un nuovo modello sostenibile di vivibilità cittadina e ridurre notevolmente i problemi legati alla microcriminalità e alla sicurezza dei cittadini.
Il primo passo è la presentazione della proposta antiproibizionista elaborata dal Livello 57, riguardante il consumo della marijuana e dei suoi derivati. I passi immediatamente successivi porteranno la proposta in vari luoghi della città con l’obbiettivo di raccogliere 50.000 firme tra i cittadini, 50.000 perche tale è la stima dei consumatori di marijuana a Bologna, 50.000 perché tale cifra è il 20% del corpo elettorale è può rappresentare credibilmente il sostegno alla proposta.
Proposta Antiproibizionista
Consumatori di marjuana nel territorio bolognese: 50.000 (sottostima). La maggiore sostanza stupefacente illegale venduta è la marijuana e i suoi derivati (70%) e che la maggior parte dei consumatori di questa sostanza sono giovani, costretti a acquistarla in un mercato illegale che non offre nessun tipo di controllo qualitativo ed igenico verso le sostanze stupefacenti ed altrettanto pericoloso, proprio per l’alto rischio a cui un giovane si espone come acquirente.
Pensiamo che dati questi presupposti si può sperimentare per il territorio bolognese, l’apertura di luoghi dove acquistare e fumare la marijuana in condizioni di non pericolo, per non incorrere nell’illegalità e di non doversi esporre anche all’aquisto di altre sostanze, in questo modo, si ridurrebbe sensibilmente il numero degli spacciatori e di conseguenza dei reati di microcriminalità connessi al mondo dello spaccio.
Per gli stessi motivi, dovrebbe essere concessa, la possibilita di possedere e coltivare nella propria abitazione e nel totale rispetto della privacy piante di marijuana, non solo per allontanare i giovani dalla strada e perciò dai luoghi di spaccio indiscriminato, ma anche per consentire a coloro che soffrono di particolari malattie e/o disturbi di poter ricorrere a scopi terapeutici alla marjuana, in virtù del “diritto alla scelta della cura”.
Non punibilità per possesso ad uso personale di marijuana e i suoi derivati fino a 10gr
I luoghi di vendita possono essere gestiti in fase sperimentale da strutture che già intervengono nel settore giovanile e che attuano da diverso tempo politiche di riduzione del danno e informazione, lo stesso dicasi per la coltivazione.
Proponiamo inoltre l'istituzione di commissioni scientifiche di ricerca per valutare tutti i possibili usi terapeutici della canapa già riconosciuti in Svizzera, Olanda, Gran Bretagna, Canada, in ben 8 stati degli U.S.A., etc.. per garantire a tutti i pazienti una somministrazione controllata senza incorrere in gravi sanzioni penali o amministrative.
Hanno già aderito alla proposta:
Sono operativi dal 8 ottobre 03 i seguenti progetti e laboratori:
LAB 57 - LSD legal service drugs - consulting
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