Effetti fisici:
L'eroina è una sostanza stupefacente ottenuta elaborando chimicamente la morfina, il principale alcaloide che si ricava dall'oppio grezzo. In genere, si presenta come una polvere finissima o granulare di colore bianco, bruno o rossastro a seconda della purezza, e ha l'odore tipicamente pungente dell'acido acetico. Poiché ormai nessun Paese ne prevede un impiego terapeutico, tutta la produzione avviene in laboratori clandestini secondo metodi e cicli di lavorazione che incidono in misura determinante sulla qualità e sul grado di purezza della sostanza ottenuta. Nei campioni di sostanza sequestrata (la cosiddetta "eroina da strada”) possono infatti trovarsi mescolate all'eroina sostanze di diversa natura, dal “taglio” privo di effetti stupefacenti a sostanze aventi una qualche azione sul sistema nervoso centrale.
L’eroina agisce sul sistema nervoso centrale con un potente effetto inibente e depressivo.
Gli effetti
· alterazioni nel ritmo e nel volume respiratorio · riduzione complessiva della funzione respiratoria · rallentamento psicomotorio e riduzione del coordinamento muscolare · rilassamento della muscolatura dello stomaco e dell’intestino · riduzioni dei secreti e dei processi digestivi · aumento della forza contrattile di ureteri e vescica · diminuzione dell’ovulazione e mancanza delle mestruazioni
Gli oppiacei agiscono con effetto analgesico ed inibitorio secondo un meccanismo di ricompensa cerebrale in stretto legame con i centri nervosi del piacere: il dolore e l’ansia vengono notevolmente ridotti, e dopo un primo intenso momento di piacere (il cosiddetto “flash”), segue uno stato di appagamento, di rallentamento del pensiero, dei gesti e dei comportamenti sino alla sonnolenza. Tale azione inibitoria spiega l'”anestesia emotiva” nel tossicodipendente sotto l'effetto della sostanza, l’indifferenza verso il mondo, di distacco percettivo, di disinteresse affettivo, il forte egocentrismo. I segni dell’assunzioni più visibili sono le pupille a spillo,il forte rallentamento e la scarsa articolazione della parola e dei movimenti, e un prurito al corpo diffuso e insistente.
La dipendenza e l’astinenza La veloce tolleranza agli oppiacei costringe, chi le utilizza regolarmente, ad aumentarne sensibilmente le dosi, fino all’assuefazione: l’organismo si abitua alla presenza della sostanza e gli effetti fisiologici e psicologici diminuiscono a parità di dose, e si è quindi costretti ad assumerne sempre di più per ottenere gli effetti desiderati e per non andare incontro all’insorgere dell’astinenza. Quest’ultima, anche se raramente mette in pericolo la vita, è estremamente dolorosa e insopportabile, tanto da essere uno dei maggiori motivi nel continuare la dipendenza. L’astinenza si manifesta in seguito alla mancata assunzione di oppiacei dopo un'assuefazione anche di poche settimane, compare dopo 8-16 ore dall'ultima assunzione di eroina e va progressivamente intensificandosi nei primi 2-4 giorni per poi attenuarsi e scomparire nel giro di 5-8 giorni. Si provano irrequietezza, ansia e irritabilità, insonnia, mancanza di appetito, palpitazioni, tremori muscolari fino a crampi, nausea, vomito.
L'overdose: Consiste in una assunzione eccessiva di oppiacei. L’eroina essendo un sedativo che agisce sui centri respiratori può comportare il coma con decesso per asfissia. Sintomi principali dell'overdose: perdita di coscienza, pupille a spillo, colorito bluastro, respiro molto rallentato. La prevenzione delle infezioni A causa della assunzione endovenosa di oppioidi e in particolare di eroina il tossicodipendente può sviluppare numerose infezioni. L’AIDS, le epatiti B e C, la setticemia, infezioni alle valvole cardiache, ecc. Al riguardo si possono dare alcuni fondamentali consigli preventivi: Se non vuoi ancora smettere: considera che gli oppioidi possono anche essere sniffati e fumati prima di iniettare la droga lavati accuratamente le mani e disinfetta la zona dell’iniezione per sciogliere la dose utilizza acqua sterilizzata, acqua minerale non gassata, o acqua potabile bollita per sciogliere la dose non usare limone o aceto, usa piuttosto acido citrico o ascorbico acquistato in farmacia cambia vena ad ogni iniezione e non iniettare mai nelle arterie usa solo una siringa nuova o la tua siringa, evitando assolutamente di usare le se non hai una siringa nuova, disinfetta la tua siringa. Aspira con la siringa dell’alcol (almeno a 70°) e gettalo, ripeti l’operazione due volte, poi nello stesso modo lava la siringa con acqua. usa un nuovo filtro ad ogni iniezione, non usare invece i filtri usati da altre persone; usare i filtri altrui è un grande pericolo di infezione non disperdere le siringhe dappertutto, ma portale ai luoghi di scambio, oppure mettile in qualche contenitore (anche una bottiglia, o una lattina) e gettale nei bidoni dei rifiuti. La prevenzione e primi soccorsi in caso di overdose 1. non usare oppiacei dopo aver assunto altri psicofarmaci 2. cerca di non essere solo quando fai uso di droga 3. quando provi una nuova droga o quando cambi fornitore, assumi la sostanza in due momenti distinti Nel caso di collasso da overdose: se la persona non respira, controllare che non vi siano ostruzioni in bocca, stendere sulla schiena e Chiamare subito i soccorsi e nell'attesa: · controllare l'ambiente circostante per verificare la presenza di siringhe o altro materiale di iniezione · controllare lo stato di coscienza con pizzicotti, richiami verbali, ecc. · verificare se la persona respira, guardando se il torace si solleva · controllare il battito cardiaco ponendo la mano sull'arteria del collo · se la persona non è cosciente, ma respira, metterla sdraiata su un fianco, per evitare il soffocamento in caso di vomito · praticare la respirazione assistita proteggendosi la bocca con un fazzoletto o formando una specie d'imbuto con la mano ponendola sulla bocca. La testa deve essere spinta all'indietro e le narici chiuse. 
LA LEGGE
L’eroina è una sostanza illegale al pari della cocaina, dell’LSD, dell’oppio, dell’ecstasi, dello speed, della marijuana. Per l’uso personale sono previste sanzioni amministrative: sospensione della patente del passaporto, del porto d’armi e di altri documenti per un periodo da 2 a 4 mesi. In alternativa viene proposto un programma terapeutico socio-riabilitativo presso il SERT di residenza. Per lo spaccio sono previste sanzioni penali (da 1 a 20 anni di reclusione).
LAB57 BOLOGNA
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