Un gazebo con alcune persone vestite in camicia nera e una bandiera tricolore con la scritta �??Fascismo e Libert�� che sormonta un fascio sono apparsi ieri pomeriggio a piazza Primo Maggio a Pescara.
L�??Associazione Nazionale Partigiani d�??Italia trova «scandalosa» sia la presenza di «questi fantasmi della storia patria», sia l�??accostamento tra fascismo e libertà, specie «in una piazza che ricorda le lotte secolari dei lavoratori per la democrazia e diritti, cioè esattamente di quei valori dei quali il regime fascista è stato acerrimo e violento nemico».
«L�??esistenza di alcuni individui vestiti come gli squadristi del 1922, ignorati per fortuna dalla gran massa dei pescaresi al passeggio», denuncia ancora l'associazione, «è però meno grave delle responsabilità e delle ignoranze di chi ha creato un clima che ha permesso la presenza anticostituzionale e antidemocratica di coloro che si rifanno alla più grande tragedia italiana del ventesimo secolo».
Anpi Pescara intende richiamare all�??attenzione di società civile, media, politica e forze dell�??ordine l�??equivoco di chi «si rifà ad un regime totalitario sconfitto dalla Resistenza, dalla democrazia, dalla Repubblica e dalla Costituzione e usurpa la parola �??libertà�??, per la quale hanno dato il loro sangue migliaia di italiani - stavolta sì �?? autenticamente liberi».
«Non ci può essere alcuna sentenza di alcun tribunale che possa sdoganare l�??orrore del fascismo», continua l'associazione che ritiene che sarebbe bastata anche solo l�??esposizione di un simbolo come il fascio �?? tetro labaro di morte �?? perché se ne impedisse l�??esibizione.
«Basta camicie nere a Pescara. Basta esposizione di simboli vietati dalla Costituzione», vanno avanti i partigiani. «Basta dileggio dei valori costituzionali e democratici come piu�?? volte indicato anche dal presidente della Repubblica. Anpi Pescara non si tira indietro e resiste al disprezzo della storia contro ogni forma di subdolo revisionismo».
3 Ottobre 2011
Fonte:
abruzzo.Indymedia