INTRODUZIONE AI DOCUMENTI
SULLA POLEMICA RIGUARDO A KALAJIC
Abbiamo pubblicato il mese scorso come REDS una inchiesta (Dragos Kalajic: profondamente nero, occasionalmente rosso) ben documentata di Andrea Ferrario in contemporanea con Notizie est. In questa inchiesta si svela la biografia del fascista serbo Kalajic, ben introdotto in ambienti italiani, presente spesso come "esperto" in una serie di iniziative di gruppi di sinistra. In questo numero pubblichiamo una sua continuazione (Il sogno di Kalajic). L'inchiesta dimostra in maniera irrefutabile l'ideologia antisemita, fascista e omofobica di Kalajic e dunque, con estrema civiltà, segnala la necessità, per coloro che si considerano di sinistra, di rompere i legami politici con simili ambienti.
Questo articolo ha provocato reazioni, da parte dei personaggi di sinistra che avevano avuto rapporti politici con questo fascista, a dir poco scomposte: non ripetiamo in questa sede la quantità di volgarità ed illazioni gratuite completamente deliranti di cui è stato fatto oggetto il compagno Andrea Ferrario. Si è trattata di una vera e propria aggressione via mail, accompagnata da episodi di una qualche maggiore gravità.
Andrea Ferrario è un compagno della sinistra antagonista che consideriamo in Italia il maggiore conoscitore della situazione balcanica. Invitiamo per chi non l'avesse fatto a visitare il suo ricchissimo archivio e ad abbonarsi alla mailing list Notizie Est che traduce e rende disponibili in Italia materiali in lingue slave, altrimenti irreperibili. Andrea Ferrario conduce questa impresa in maniera solitaria e assai audace, dato che non risparmia attacchi all'imperialismo italiano, americano, al nazionalismo degli oppressori. Notizie Est è una risorsa per la sinistra.
Per questo come REDS siamo immediatamente intervenuti nel sostenerlo, il che ha provocato, come prevedibile, un'altra ondata di accuse e insulti deliranti, questa volta contro REDS, più altri disagi, chiamiamoli così, di cui però non possiamo accusare con certezza questi personaggi.
Alcuni tra questi sono esponenti di piccoli gruppi stalinisti, di alcuni dei quali francamente ignoravamo l'esistenza. Nelle loro mail però sostengono che "da lungo tempo" polemizzano con noi, non ce ne eravamo accorti, e ne abbiamo dedotto che si trattasse di gente alla ricerca di una qualche seppur minima notorietà. Dopo una prima risposta ad uno di questi gruppi, abbiamo dunque lasciato perdere. Il fatto però più amareggiante è che una delle persone che si è lanciata in una indegna sequela di insulti a Ferrario (e a noi) è Fulvio Grimaldi, militante del PRC, con il quale eravamo in franco e chiaro disaccordo, ma che certo non ci aspettavamo "sbroccasse" in maniera così disonorevole. Abbiamo così pubblicato la lettera dell'Avamposto degli Incompatibili e la nostra risposta. Quindi le lettere di Grimaldi e le risposte di Andrea Ferrario e di Davide Volante, dei Giovani Comunisti e redattore di REDS. Infine un intervento, che ci pare molto ragionevole e pacato, di Ilario Salucci della redazione di Balkan, e che tenta di chiudere "a positivo", per quel che è possibile, la polemica. Queste lettere erano già state pubblicate in precedenza in diverse mailing list aperte.
Abbiamo così avuto modo di riflettere ancora una volta su un settore della nostra sinistra che immagina sia possibile combattere l'imperialismo americano alleandosi con chi non ha assolutamente nulla a che vedere con la nostra storia di comunisti. Si tratta di una riedizione in chiave grottesca dell'antico "filosovietismo" della sinistra italiana. Il "filomilosevicismo" contribuisce con la sua rozzezza analitica e culturale a ritardare grandemente la riflessione dei comunisti sul fallimento dell'esperienza sovietica. Su questo richiamiamo un nostro vecchio articolo: La Russia e noi. E di pari utilità è anche: Perché la rivista Limes è tanto popolare nella sinistra?
In tutti i casi proseguiremo nel nostro impegno antifascista a tutto campo testimoniato dalla pagina dedicata alla lotta contro l'estrema destra (Combatti l'estrema destra!). Restiamo convinti che nulla possa giustificare una qualsiasi alleanza con questi macellai, nemmeno una supposta lotta "antimperialista". Da questa inchiesta pensiamo comunque di aver ricavato, oltre agli insulti di gruppi stalinisti, un dato a positivo: il fascista Kalajic, e quelli come lui, avranno vita assai difficile in futuro a comparire in iniziative della sinistra, anche quella ultrastalinista. Lo schiamazzo indecoroso di questi settori non ha fatto altro che nascondere un grande imbarazzo. Per il resto proseguiremo la nostra battaglia rigorosamente basata sui fatti e assolutamente priva di insulti e volgarità, come dovrebbe essere tra comunisti (ma assai raramente, nella storia, è stato) nei confronti di una certa sinistra che era slittata da una sacrosanta lotta contro la criminale guerra della NATO ad un sostegno aperto al criminale regime di Milosevic e alle azioni delle sue milizie, e che oggi difende il genocidio russo nei confronti del popolo ceceno e chiude gli occhi sulla politica antioperaia della Cina.
Oggi polemizziamo con posizioni che (speriamo) sono minoritarie. In altri tempi settori come questi avevano in mano i destini del movimento operaio e di intere nazioni. E forse si capisce perché è finita come è finita.