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Approvata
la delega, la precarietà è legge Il Senato ha approvato la delega 848, che introduce nuove forme di precariato nel già martoriato mercato del lavoro: via al lavoro a chiamata, allo staff leasing (affitto a vita di interi reparti di produzione), al collocamento privato (ritorna il caporalato, chiunque potrà improvvisarsi intermediatore di manodopera). Un far west dove il lavoratore sarà sempre più solo: l'attacco del governo tende a ridurre le tutele garantite dalla contrattazione e snatura la funzione dei sindacati. Maroni si dice addirittura «commosso» per «la giornata storica», mentre tra un brindisi e una lacrima è stata già fissata la data d'inizio dell'attacco all'articolo 18: la delega 848bis farà il suo ingresso in Senato il 18 febbraio. Sinistra e Cgil sono pronte a reagire: il sindacato rilancia lo sciopero del 21 e i 5 milioni di firme raccolte l'anno scorso, da cui potranno scaturire nuovi referendum abrogativi. I promotori del referendum di primavera puntano sulla vittoria del sì: «E' la carta che batterà Berlusconi». 10 ARTICOLI In 10 articoli tutti gli interventi del disegno di legge contenente la Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro approvato dal Senato. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 IL COLLOCAMENTO La delega apre ai privati l'attività di intermediazione tra la domanda e l'offerta di lavoro. Per trovare lavoro, dunque, ci si potrà rivolgere oltre che ai servizi pubblici per l'impiego anche alle agenzie private, ai consulenti del lavoro e alle università. Viene, infatti, cancellato il vincolo dell'"oggetto sociale esclusivo", che finora ha costretto le società a svolgere solo l'attività di fornitura di lavoro interinale. L'obiettivo è rendere il sistema più efficiente grazie alla concorrenza tra pubblico e privato per migliorare il tasso di intermediazione svolto dal collocamento pubblico che attualmente copre solo il 4% dei rapporti di lavoro. I servizi pubblici e privati saranno, inoltre, collegati in rete attraverso il Sil (sistema informativo lavoro): una banca dati on line che raccoglierà, su tutto il territorio nazionale, i curricula dei lavoratori in cerca di occupazione. L'OUTSOURCING Vengono regolarizzati l'esternalizzazione e il trasferimento di ramo d'azienda. La norma prevede però che per poter dare in outsourcing un'attività dell'impresa occorre dimostrare che sussista, nel momento stesso del trasferimento, una reale autonomia funzionale del ramo da esternalizzare. LA CERTIFICAZIONE Per ridurre i contenziosi viene introdotta la certificazione dei rapporti di lavoro. Potranno svolgere questa funzione enti bilaterali costituiti su iniziativa di associazioni dei datori di lavoro LE NUOVE FORME CONTRATTUALI Job on call: è una tipologia contrattuale - scarsamente conosciuta in Italia, se non nell'ambito di sperimentazioni aziendali, ma molto diffusa in Olanda - che permette a un'impresa può chiamare in qualunque momento un lavoratore a seconda delle esigenze produttive. Il lavoratore riceverà un'indennità definitiva detta "di disponibilità", oltre alla retribuzione per le ore di lavoro effettive. Job sharing: è un istituto nato negli Usa che finora non ha avuto molto spazio in Italia, anche a causa della scarsa regolamentazione (esiste solo una circolare del Lavoro del 1998). Prevede che un'unica prestazione venga condivisa da due lavoratori, che si dividono la retribuzione, corrisposta in modo proporzionale alle ore lavorate, l'orario, le assicurazioni obbligatorie e la contribuzione relativa alle prestazioni assistenziali e previdenziali. LA FORMAZIONE Il Governo viene delegato affinché proceda al riordino dei contratti a contenuto formativo come l'apprendistato e i contratti di formazione. É previsto anche il collegamento tra le attività formative i sussidi di disoccupazione, così da sostenere la ricerca effettiva di lavoro. IL SOCIO LAVORATORE Viene attribuita al Governo una nuova delega per la disciplina sul socio lavoratore, dando preminenza al vincolo associativo piuttosto che al rapporto di lavoro. LO STAFF LEASING É una nuova formula contrattuale, nata sempre negli Stati Uniti, con la quale le aziende possono affittare manodopera, come nel caso dell'interinale ma a tempo indeterminato, presso agenzie specializzate. L'"affitto" dovrà però essere giustificato da ragioni tecnico-organizzative individuate dalla legge. Il lavoratore non è alle dipendenze dell'impresa utilizzatrice ma dell'agenzia. IL PART-TIME Nella delega vengono riscritte le norme che regolamentano il part-time in modo da renderlo più elastico. Si punta a incrementare il tasso di occupazione delle donne, dei giovani e dei lavoratori oltre i 55 anni. In particolare, diventa più facile il ricorso a prestazioni di lavoro supplementare nel caso del part-time orizzontale e il ricorso a forme flessibili ed elastiche nel caso del part-time verticale o misto. LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE Il contratto di collaborazione viene ricondotto a un progetto o a un programma di lavoro. Dovrà essere redatto in forma scritta e dovrà riportare l'indicazione della durata e del corrispettivo. Dalle collaborazione cordinate e continuative vengono distinte le collaborazioni occasionali che non dovranno avere una durata superiore ai trenta giorni nel corso di un anno con lo stesso committente e un compenso superiore ai 5mila euro.
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:::Tutti precari :::Cococo: diventano ora collaborazioni a durata certa :::Piu' formazione e tirocinio? :::Hanno detto sì al collocamento e allo staff-leasing :::Precariato senza rete :::Lo staff leasing visto da chi ne profitterà :::Come cambia il part-time :::Il lavoro a chiamata :::Ed ora anche job sharing |