- contemporaneamente a Napoli un
blitz delle forze dell'ordine ha luogo nella sede storica del coordinamento
di lotta per il lavoro, in via Sedile di Porto : perquisizione, sequestro
di materiale, e per finire la sede (all'interno di uno stabile interamente
occupato da famiglie, studenti fuori sede, senza tetto) viene addirittura
murata!!
, dell'immigrato senegalese Mustapha Diuf il
14 dicembre. L'uncio reato commesso da Mustapha era stato quello di venedere
con la sua bancarella nelle vcie di Sorrento.La comunità senegalese, con
l'appoggio dei centri sociali, di rifondazione comunista, ha sollecitato
un'inchiesta della magistratura, tutt'ora in corso presso il giudice Piscitelli.
Il corteo si è concluso in Piazza Plebiscito, ove un gruppo di manifestanti
ha "scalato" l'impalcatura dell'immensa opera "Taratantara"
e hanno calato uno striscione di oltre dieci metri con lo slogan "2001
PERMESSI DI SOGGIORNO" ,
per rivendicare lo sblocco immediato dei 2000
permessi di soggiorno richiesti nella sanatoria del '98.
ore 11: una carica di alleggerimento
contro gli oltre trecento disoccupati che presidiano all'esterno il
portone della chiesa.ore 19.30 : nell'incontro in prefettura si riesce a strappare un appuntamento con la giunta regionale per il 3 gennaio. I disoccupati abbandonano la chiesa e si riconvocano per un corteo il 27 dicembre, concentramento ore 10 p.zza Mancini
piazza del Gesù: il sindaco, il cardinale
Giordano e le altre autorità sono costrette a sospendere
la cerimonia. I movimenti preannunciano un Natale
particolarmente caldo se non si sblocca la vertenza
"corsi di formazione".
Diverse azioni di
lotta dei movimenti dei disoccupati per rivendicare
l'accesso ai corsi di formazionie professionale.
Il movimento
disoccupati autorganizzati, da ormai cinque giorni,
continua l'occupazione del Comune di Acerra.
"terremoto sociale"
continua . Al termine, occupato un edificio di proprietà
comunale. In contemporanea, in Irpinia, contestazioni
alle cerimonie ufficiali da parte dei centri sociali
campani.
Clima cileno questa mattina in Piazza San
Domenico. Da una parte decine di blindati e celerini a
cingere d'assedio Palazzo Corigliano, sede dell'istituto
universiatario Orientale, dall 'altra centinaia di
studenti lasciati all'esterno, impossibilitati dalla
forza pubblica ad entrare nella propria università,
impossibilitati quindi sia a seguire i corsi e sostenere
gli esami, ma anche e soprattutto a partecipare
all'assemblea indetta all'interno di palazzo Corigliano.