Il Giudice ascolta le parti |
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Giulio Caradonna: chi l'ha visto? Avanti alla prima sezione civile del Tribunale di Roma, si e' tenuta il 24 settembre la terza udienza della causa intentata dall'ex parlamentare missino Giulio Caradonna contro l'Associazione Isole nella Rete e il centro sociale La Strada di Roma. Caradonna, presente in aula, chiede un risarcimento di 250 milioni di Lire affermando di essere stato diffamato dal contenuto di un dossier sulla storia del neofascismo in Italia, redatto e pubblicato dal centro sociale La Strada sul proprio sito presso Isole nella Rete. Nel corso dell'udienza Caradonna ha ribadito le sue posizioni, affermando di non aver mai guidato azioni squadriste ne' compiuto atti di violenza ed esigendo una pubblica smentita. Il presidente di Isole nella Rete, oltre a confermare la veritą di quanto contenuto nel dossier, che del resto riportava notizie di pubblico dominio intorno all'attivitą del Caradonna, ha ribadito le ragioni dell'esistenza dell'associazione, e cioe' di fornire servizi internet alle realtą sociali e di movimento per favorire il diritto alla liberta' di espressione e, tra le altre cose, di affermazione dei principi della lotta antifascista. La prossima udienza si terra' il 28 gennaio 2003. Entro la fine del prossimo ottobre Isole nella Rete dovra' presentare al Giudice la documentazione idonea a dimostrare la verita' di quanto affermato e indicare dei testimoni al corrente delle attivitą squadristiche portate avanti dal Caradonna negli anni '60 e '70. Facciamo appello a tutte le forze interessate a sconfiggere il tentativo di far cadere nell'oblio gli anni dell'eversione nera, del neofascismo e delle stragi di stato, affinche' collaborino a questo impegno, segnalando con la massima urgenza materiali e documentazione e persone che possano essere chiamate a testimoniare. |
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