- Giovedì 14 settembre 2000
- assediamo la città, la giunta, le istituzioni
- CORTEO
- Movimenti di lotta disoccupati di Napoli e Provincia
- ore 10 (piazza Carlo III)
- Movimento di lotta Lsu
- ore 10 (piazza del Gesù)
lunedì 11 settembre 2000
ore 12
- Laboratorio occupato Ska (Calata
Trinità Maggiore 15)
- conferenza
stampa di presentazione
- dell' Adunata sediziosa festival
- giovedì 7 settembre 2000
- caricato il corteo del movimento di lotta
LSU

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- Le
richieste scritte presentate alla direzione dell'Enel
- - foto
del corteo
- Oggi, diverse centinaia di LSU sono scesi in piazza
percorrendo le vie del centro. Momenti di alta tensione si sono registrati
quando improvvisamente lo striscione del movimento seguito dai manifestanti
ha cambiato la direzione del percorso per raggiungere la sede centrale
dell'Enel. Qui i manifestanti che richiedevano di poter incontrare un
responsabile sono stati caricati. Solo in seguito una delegazione del
Movimento LSU è stata ricevuta, per poi recarsi in comune. Prossimo
corteo giovedi 14 alle ore 10, Piazza del Gesù.
- il volantino distribuito oggi dal movimento di
lotta Lsu
- Concorsi
, Bandi e Banditi
- La lotta e la determinazione del movimento di lotta
LSU ha posto al governo e agli enti locali il problema non più rinviabile
della precarietà.
Al tentativo di liquidare l'intera platea degli LSU senza
alcuna prospettiva di lavoro stabile a salario pieno, i lavoratori hanno
saputo opporsi rilanciando la lotta.
Il decreto legislativo n° 81 del 2000, licenziato dal
governo con il consenso del sindacato non risolve i problemi dei lavoratori,
anzi peggiora le loro condizioni stabilizzando la flessibilità e la precarizzazione.
Gli enti loc ali con la costituzione di qualche società
mista e con l'avvio prossimo dell'ASIA vede penalizzati i lavoratori LSU
che avranno un contratto part-time, che significa una penalizzazione economica
del salario pari a £ 400000 in meno in busta paga rispetto ad altri lavoratori
della stessa azienda, pur svolgendo la stessa mansione...... (continua)
- martedì 5 settembre 2000
- I movimenti di lotta bloccano la città
- Diverse centinaia di appartenenti ai movimenti di
lotta dei disoccupati di Napoli e provincia hanno sfilato in corteo
per le strade del centro di Napoli. La mobilitazione era stata organizzata
in concomitanza con l'incontro che la giunta regionale aveva garantito
per questa mattina con una delegazione dei movimenti di lotta sulla
questione dell'avvio e dell'allargamento dei corsi di formazione finalizzati
per i disoccupati organizzati. Alla scelta di far slittare l'incontro
ad oggi pomeriggio, i movimenti di lotta hanno risposto caratterizzando
il corteo in modo radicale, con diversi blocchi stradali e fermandosi
per oltre un'ora nella centralissima piazza Bovio, provocando
il blocco della circolazione nel centro.
- Questo è il nostro sciopero : gli operai fermano la
catena di montaggio della loro fabbrica, per i disoccupati l'unica possibilità
è fermare le arterie di quell'immensa fabbrica sociale che è la metropoli
nel suo insieme.
- Dopo tre anni di mobilitazioni i movimenti sono stanchi
dei tempi lunghi, delle vaghe promesse, degli impegni presi e non rispettati.
Questo pomeriggio alle ore 18 torneremo in piazza, con un presidio sotto
la giunta regionale al centro direzionale, perchè solo attraverso la
mobilitazione di massa, la pressione dei movimenti, è possibile strappare
risposte concrete rispetto ad una precarietà e a una disoccupazione
sempre più dilagante.
- - Verbale
dell'incontro del pomeriggio con la giunta regionale
- - Rassegna Stampa
- venerdì 1 settembre 2000
- I disoccupati assediano le istituzioni :
"convocate immediatamente la giunta regionale"
- Blocchi stradali, blocchi ferroviari, assedi alle
sedi dei partiti di maggioranza. Dopo quasi un mese dall'ultimo incontro
con la regione, in mancanza di risposte concrete, i movimenti di lotta
di Napoli e provincia ritornano sul piede di guerra.
- Rassegna
Stampa :
- - Disoccupati, finita la tregua d’agosto
- - Torna la rabbia dei disoccupati,Sit-in al Comune
e treni bloccati
-
- venerdì 18 Agosto 2000 ore 10
- presidio
movimenti di lotta napoletani fuori la sede della giunta regionale
-
- Lunedì 14 Agosto 2000
- Il
comitato "Liberiamoci dal carcere " in giro per il carcere
di Secondigliano
- Lunedì 14 agosto, dopo le visite effettuate in questi
ultimi mesi negli Istituti di Poggioreale e Pozzuoli, ci siamo recati
in visita presso l’Istituto penitenziario di Secondigliano. L’Istituto
pensato per 730 persone ospita attualmente 1300 detenuti. Il carcere
seppur di recente costruzione (1991) è stato oggetto di due inchieste
della magistratura su presunti maltrattamenti da parte della polizia
penitenziaria nei confronti dei reclusi. Da una di queste inchieste
è nato un processo che vede attualmente imputati 20 agenti di polizia
penitenziaria con l’accusa di maltrattamenti, sono dieci detenuti parte
lesa.
- Mercoledì 9 agosto 2000
- ore 16:30 piazza Plebiscito
- Presidio di lotta per la liberazione di Jaime Prieto
- Saremo in piazza per pretendere l'immediata scarcerazione
e l'asilo politico del compagno Jaime Yovanovic Prieto, assurdamente arrestato
dalla polizia italiana con l'accusa di essere stato un militante della
libertà contro la brutale dittatura di Pinochet.
- L'Europa di Maastricht e Shengen, l'Europa che ha salvato
Pinochet non si smentisce...
- Facciamo nostro l'appello delle associazioni partecipanti
al campeggio antimperialista di Assisi e lo rilanciamo a tutte le strutture
di movimento: mobilitiamoci per la liberazione del compagno Prieto!
-
- Mercoledì 8 agosto 2000
- Al termine del corteo, l'assessore Buffardi
incontra i movimenti di lotta dei disoccupati
- Diverse centinaia di disoccupati, malgrado il caldo torrido,
in corteo hanno raggiunto gli uffici della giunta regionale per ribadire,
ancora una volta, l'obiettivo dell'avvio dei corsi di formazione professionale
per i disoccupati e l'accesso garantito agli stessi corsi per i disoccupati
organizzati. Dopo ore di accesa discussione e di forte tensione, la delegazione
ricevuta dall' assessore
regionale alla Formazione professionale e al lavoro Adriana Buffardi strappa
un impegno scritto, nero su bianco, in merito alla prossima seduta di
giunta.
- Il documento
congiunto dei movimenti di lotta e dell'assossore alla formazione
Martedì 7 agosto 2000
- Solidarietà a don Vitaliano!
- Non ci sorprende che la gerarchia ecclesiale cerchi di
silurare Vitaliano Della Sala.
- Non ci sorprende perché il cristianesimo rappresenta
tanta parte delle radici culturali del paese, ma sempre a patto che qualcuno
non stimoli la gente ad essere "troppo" cristiana...
- E in fondo la stizza della gerarchia dimostra proprio
l'efficacia degli interventi di Vitaliano.
- Non gli chiederemo di obbedire o di essere (come e quanto...?)
diplomatico come ha fatto la sua comunità parrocchiale (non é
nella nostra cultura), ma ci limiteremo a rispettare le sue decisioni.
- Di certo non possiamo fare a meno della sua voce : in
questo paese tra tanti "don Abbondio" qualche "don Milani" non guasta
!
giovedì 3 agosto 2000
- corteo dei movimenti di lotta dei disoccupati di Napoli
e provincia
- concentramento ore 10 piazza Mancini
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BORDER CAMP 2000
Campeggi di lotta contro
le frontiere della Fortezza
Europa
Ustrzyki Gorne
Forst/Brandeburg
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- Mercoledì 2 agosto 2000
- Occupato
il Cardarelli dai movimenti di lotta
- Mattinata di iniziative a Napoli sul versante della protesta
per l'occupazione.
- Un gruppo aderente al «Movimento
di lotta LSU» si è recato nella prima mattinata di ieri nell'ospedale
Cardarelli. I manifestanti hanno così dato vita a una nuova tappa
del volantinaggio che i senzalavoro stanno effettuando nelle strutture
pubbliche chiedendo, in particolare, di conoscerne le piante organiche.
I manifestanti sono stati ricevuti dalla direzione dell'azienda ospedaliera
ottenendo di sapere quello che domandavano. Nella tarda mattinata il gruppo
di manifestanti ha lasciato i locali del nosocomio vomerese.
1 agosto 2000 una delegazione
di officina 99 e del comitato liberiamoci dal carcere ispeziona Poggioreale
- Ennesimo omicidio di stato nell'inferno di Poggioreale
- L’ hanno trovato attaccato per il collo alla grata del
bagno dell’infermeria, reparto San Paolo di Poggioreale. I compagni l’hanno
sollevato dai piedi, l’hanno adagiato sul pavimento, inerte. L’ennesima
morte piccola piccola, morte di un detenuto soffocata dalle mura del carcere,
si è consumata venerdì, cinquanta minuti dopo mezzogiorno, stanza undici,
nello sgabuzzino del cesso: è venuta fuori a fatica perchè un suicidio
in galera, in questa estate calda, è un grido dal modo di dentro. Quello
che aspettava l’amnistia, quello delle rivolte.
- Rocco Del Prete, 40 anni, aveva scritto sul certificato
penale «fine pena 2002». Non un’eternità, con il metro di chi sta fuori.
Piccoli furti, reati minori.. Le voci dal di dentro dicono che negli ultimi
tempi, come tanti, era salito anche lui sulla barricata ideale che attraversa
le carceri dal nord a sud. Sciopero della fame. Per reclamare quella che
considerava l’assistenza medica della quale aveva bisogno. Rocco
s’è infilato in bagno, con le lenzuola. All’improvviso qualcuno s’è accorto
che ci metteva troppo a tornare. I tentativi di avere la versione della
direzione sono stati molti, tutti infruttuosi. Sta di fatto che Del Prete
è morto. La notizia è filtrata, a fatica, in quattro giorni e a morsi.
È rimbalzata per la piccola città che è il carcere ed è uscita, com’era
inevitabile. Così ieri pomeriggio, a Poggioreale, ha bussato una delegazione
di Officina 99 e dello Ska con la parlamentare Mara Malavenda. La Malavenda,
è una presenza ormai quasi abituale a Poggioreale. È andata dritta al
San Paolo, ha chiesto di parlare con i compagni di Rocco. «Sono persone
malate - ha detto uscendo dal carcere - che avevano deciso uno sciopero
della fame contro le condizioni di abbandono dell’infermeria. Condizioni
di abbandono che ho visto con i miei occhi. I tre compagni di Rocco -
ha detto - continuano lo sciopero perchè è parso loro incredibile che
una notizia del genere, quattro giorni dopo, ancora non fosse stata resa
nota». Un comunicato di Officina 99 afferma: «non ci sorprenderebbe che
questo suicidio fosse la possibile conseguenza delle aspettative di amnistia
ed indulto colpevolmente alimentate».
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- Martedì 25 luglio 2000
:
- MOBILITAZIONE
A ROMA
- I MOVIMENTI DI LOTTA DI NAPOLI INCONTRANO IL MINISTRO
SALVI
- appuntamento ore 7 stazione di Napoli Centrale
- Venerdì 21 luglio 2000:
omicidio
di Stato comunicato
di Officina 99 sull'assassinio di Mario Castellano
- GIOVEDI 13 LUGLIO
- Ancora una volta la violenza
poliziesca contro chi rivendica i propri diritti negati

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Un corteo unitario di un migliaio di disoccupati e LSU ha
sfilato per le strade del centro di Napoli. L' obiettivo, ancora una volta,
rivendicare risposte concrete sul fronte della precarietà e della
disoccupazione. Da questo punto di vista, la "risposta" delle istituzioni,
anche oggi, non si è fatta attendere : il percorso e il centro di
Napoli completamente militarizzato, centinaia di poliziotti in assetto antisommossa,
ma soprattutto le provocazioni fin dalle primi ore del mattino nei confronti
dei militanti dei movimenti di lotta napoletani. 7 appartenenti ai centri
sociali sono stati infatti fermati fuori il laboratorio occupato e fuori
il centro sociale Officina 99; il loro unico reato : stavano dirigendosi
verso il corteo. All' interno del furgone, sequestrato per tutta la durata
del corteo nel cortile della questura, sono state trovate e sequestrate
le aste di uno striscione, che sono state il pretesto di un'assurda denuncia
per "porto d'armi" nei confronti di due militanti del centro sociale Officina
99, mentre per altri fermati sono state prese foto segnaletiche e impronte
digitali. In questo clima di fortissima tensione, la questura ha garantito
il rilascio degli "ostaggi" solo se il corteo non avesse "attraversato"
l'immenso blocco di celere posto in difesa del salotto della Napoli-bene,
quella via Roma da anni off-limits per i movimenti e le tanti voci di protesta
della vera Napoli, la Napoli capitale della disoccupazione e della precarietà.
Anche oggi si è dimostrato la violenza da che parte stà :
alle forze dell' "ordine", ai manganelli e ai moschetti si sono contrapposti
esclusivamente, all'interno del corteo, strumenti di autodifesa (scudi,
caschi e gommoni) per attutire le evenutali "mazzate". Siamo ormai stanchi
di prendere sempre e solo "mazzate", nelle piazze come nella vita quotidiana:
per questo motivo ci siamo organizzati, e continueremo a rivendicare i nostri
diritti negati, un lavoro, una casa, un salario garantito per tutti. E non
c'è violenza poliziesca che tenga. Prossimo appuntamento, corteo
dei disoccupati martedì 18 luglio, partenza ore 11 Piazza Mancini:
continua la lotta....
mercoledì 28 giugno 2000 ore 13.20
PROTESTE FUORI E DENTRO POGGIOREALE
Oggi, mercoledì 28 giugno 2000, si è tenuto un presidio di
lotta sotto il carcere di Poggioreale.
I manifestanti, accompagnati da decine di familiari dei detenuti, hanno
ribadito l'esigenza di dare immediata risposta ai bisogni sociali insoddisfatti
(casa, lavoro, reddito,…) dei proletari che popolano le carceri italiane
e di procedere a una depenalizzazione dei reati minori, ritenendo queste
le vere cause del sovraffollamento delle strutture carcerarie.
La repressione poliziesca si è fatta sentire anche questa volta: una volta
allontanatisi giornalisti e personaggi politici "di eccellenza", la polizia
ed i carabinieri non hanno esitato nel fermare alcuni manifestanti
intimidendoli e costringendoli all'ennesima identificazione personale.
Probabilmente la mobilitazione all'esterno e le urla e gli slogan che dall'interno
del carcere si sono ripetuti al termine dei vari interventi dei familiari
e dei compagni dal furgone con l'amplificazione, hanno dato fastidio alla
direzione e alla polizia.
In contemporanea con il presidio, una delegazione è entrata nel carcere
di Poggioreale.