Luglio 24, 2002
Bisogna conoscere ed evitare un recepimento deleterio dell'EUCD - hackit02 -
European Union Copyright Directive.
Ispirata alla DMCA americana, Digital Millenium Copyright Act che, alla faccia del primo emendamento della Costituzione americana, dal 1998 (data di emanazione) prevede con rilevanza penale 5 anni di galera e 500mila dollari di multa (10 anni ed 1 milione fin dalla prima recidiva) per chiunque diffonde analisi sui sistemi software di protezione posti a difesa di contenuti multimediali (gia' un arresto per l'ebook e pressioni di vario tipo per il caso decss). Formalmente, nelle considerazioni iniziali della direttiva gia' approvata ma non ancora recepita si dichiara lo scopo di tutelare interessi forti delle grosse corporazioni. La direttiva similmente alla legge americana intende proibire non il reverse engineering ma la diffusione di analisi di sistemi di protezione posti a protezione di contenuti multimediali ponendo seri interrogativi sulla liberta' di ricerca nel campo informatico in generale ed in quello della crittografia in particolare. Punisce e limita inoltre i diritti di prima vendita irrigidendo ulteriormente la legislazione del copyright. Introduce una tutela dei watermarks. Sempre nella direttiva vi e' la possibilita' di inibire server che sono funzionali alla diffusione di analisi del tipo sopra descritte. Salta gli occhi a tutt* - spero - non solo la necessita' di far conoscere questa direttiva ma soprattutto di impedire un deleterio recepimento della stessa.
http//www.softwarelibero.org
Sui cyber rights - hackit02 -
Preoccupazione diffusa anche in ambito istituzionale per il vertiginoso aumento delle intercettazioni telefoniche di tipo classico ma anche stile "echelon" (random per parole chiave). Interrogativi sui limiti della privacy e sulla liberta' di movimento e di espressione dei lavoratori dipendenti. Denuncia consuetudine in ambito giudiziario per cui qualsiasi prova anche informatica ottenuta illecitamente viene comunque utilizzata in fase processuale. Appello mobilitazione contro uso strumentale reato di diffamazione ad uso politico-censorio (vedi NOTA_1 piu' avanti). Nessuna possibilita' tranne rare eccezioni espressa in un documento di rodota' e costantino (vedi NOTA_2 piu' avanti) di limitare notizie di cronaca storica per ragioni di privacy. Denuncia esistenze liste di proscrizione di immigrati sospettati su basi di superficialissime trasmesse dai servizi americani alle forze dell'ordine italiane anche per via telematica. Riaffermazione della leicita' del netstrike anche dopo clamorosi episodi di folclore come il mailbombing promosso pubblicamente dalla televisione da biscardi per bloccare i siti della fifa contro l'esclusione dai mondiali di calcio e la vasta dottrina a favore della legittimita' del netstrike che si sta recentemente diffondendo.
E' ora di mettersi in gioco contro la censura in Rete.
Contro il montate clima di censura in Rete e soprattutto l'uso strumentale del reato di diffamazione per adoperare censure politiche e' ora necessario mettere in gioco anche con i nostri corpi oltre che con le nostre menti.
Basta dare una rapida lettura all'archivio "sotto-accusa" per rendersi conto che vi e' un'accelerazione impressionante dei casi di censura politica in Rete tentativi da parte dei poteri forti di riappropriarsi del mezzo internet e cosi' togliere di mezzo quello che sempre piu' e' uno scomodo e potente strumento di libera espressione.
In particolare colpisce come accanto a nuove leggi, persecuzioni fisiche e sistemi di filtraggio sempre piu' sofisticati sia il reato di diffamazione ad essere sempre piu' utilizzato su un piano (in)civile di risarcimento danni per rendere la vita difficile a chi - avendo appunto pochi mezzi economici - usufruisce di Internet per amplificare la propria voce di dissenso politico. Un caso eclatante su tutti e' il caso Caradonna vs. Isole nella Rete
[http//www.ecn.org/inr/caradonna/] dove un noto mazziere fascista chiede in nome di un inedito diritto all'oblio di rimuovere il suo passato dalle pagine di memoria antifascista di ecn.org oltre ad un altissimo risarcimento economico per la diffamazione subita la seconda udienza del caso Caradonna, segnata dalla sola notizia dell'avvenuta notifica della citazione al centro sociale La Strada, si conclude con il rinvio al 24 settembre 2002.
La proposta da discutere con Isole nella Rete e con tutt* le/i partecipanti al seminario cyber-rights del quinto hackmeeting italiano e' non solo di promuovere la consueta campagna internazionale di mirror della pagina incriminata [http//www.ecn.org/inr/caradonna/destra/destra13.htm] ma di dare un segnale forte - fisico - da parte di tutt* coloro che hanno a cuore la liberta' di espressione in Rete realizziamo un "volantino" in Rete costituito da un appello contro il montante clima di censura politica in Rete e dalla stessa pagina icnriminata del caso Caradonna che invitiamo a scaricare, stampare, fotocopiare e volantinare il giorno della prossima udienza per dimostrare come dietro i proclami a favore della liberta' di espressione in Rete ci sono delle menti ma anche dei corpi che sono ben disposti a mettersi in gioco per questa o per un'altra battaglia di liberta'.
http://www.ecn.org/inr/caradonna
LA MISURA DELLA REPRESSIONE IN RETE
Tramite la query "sito sottoposto a sequestro" su www.alltheweb.com o su altri motori di ricerca e' possibile misurare il livello di repressione in Rete ad opera delle forze dell'ordine italiane. Approfittando dell'opzione copia cache di www.google.com o di http://web.archive.org/ e' poi in certi casi ricostruire il sito censurato.
http://www.alltheweb.com/
Indymedia Netherlands ha perso la battaglia legale per i link a Radikal
Le pagine con i contenuti della ezine anarchica Radikal, fra cui anche le istruzioni su come sabotare le linee ferroviarie tedesche, devono essere rimosse da xs4all, il provider libertario olandese responsabile di ospitare i files. La Deutsche Bahn aveva gia' ottenuto la rimozione dei link dai maggiori provider tedeschi. Dopo la sentenza Indymedia Netherlands aveva messo online una pagina con i link ai siti mirror in giro per il mondo che contenevano le stesse pagine. La stessa Deutsche Bahn ha citato in giudizio anche Indymedia e ha ottenuto da una corte olandese il 20 di giugno la rimozione della pagina incriminata. Come se bastasse una sentenza a cancellare definitivamente le informazioni infinitamente duplicabili in formato elettronico...
http://www.neural.it/
STOP ESSO
La Esso ha fatto causa a Greenpeace Francia per i loghi utilizzati nel sito "Stop Esso"
http://www.promiseland.it/view.php?id=492
Anche in Danimarca divieto di link
Dopo le clamorose novita' dagli Stati Uniti anche i tribunali europei si adeguano: linkare puo' essere illegale. Il Web si restringe anche in Europa?
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=40841
Sequestrati cinque siti italiani
Oscurati perche' contenevano materiali blasfemi. Nell'operazione denunciato un commerciante che con quei siti promuoveva le sue t-shirt. Tanti protestano contro il sequestro e i Radicali offrono spazio web
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=40880
Nuove e-censure egiziane
L'ultimo caso riguarda la censura di un poema politico composto negli anni '70, dedicato ai genitali femminili, e scritto dal celebre poeta Naguib Soror. Il figlio di Soror, un informatico egiziano, aveva pubblicato il poema sul proprio sito ed e' ora stato condannato per questo ad un anno di reclusione.
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=40906
La mano lunga della Morissette
Un lettore e' colpito dalla decisione della celebre singer di perseguire il gestore di alanis.net. "Ora forse non avrei trovato strano se il dominio in lizza fosse stato alanis morissette.com o.net ma il dominio e' Alanis e basta. E' come se io protestassi perche' qualcuno ha registrato www.marco.com... Che senso ha?"...
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=40950
I portali accettano la censura cinese
La versione cinese di Yahoo! ed altri si adattano alla richiesta del regime: fuori dalla rete cinese i pensieri sovversivi, democratici e anticomunisti.
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=40949
House OKs life sentences for hackers
WASHINGTON--The House of Representatives on Monday overwhelmingly approved a bill that would allow for life prison sentences for malicious computer hackers. By a 385-3 vote, the House approved a computer crime bill that also expands police ability to conduct Internet or telephone eavesdropping without first obtaining a court order.
http://news.com.com/2100-1001-944057.html
Israel Blocks Palestinian ISP
For hundreds of thousands of Palestinians, getting to work, school or the market has been virtually impossible since Israel's latest anti-terror campaign began. Now, they won't be able to get online, either. Early Monday morning, Israeli Defense Forces (IDF) troops took over the offices of Palnet, the leading Palestinian Internet service provider, shutting down the firm's operations. The move -- part of Israel's 3-week-old "Operation Determined Path," which has kept seven of the eight major Palestinian cities under strict curfew -- reduced Internet access to a trickle in the West Bank and Gaza.
http://www.wired.com/news/print/0,1294,53873,00.html
La SIAE vuole soldi, sito chiude gli mp3
Un sito di appassionati dedicato alla celebre band 883 annuncia di dover togliere file pubblicati con autorizzazione del gruppo perche' la SIAE vuole centinaia di euro
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=41024
Carceri americane, si censura internet
Una legge dell'Arizona vieta ai siti che denunciano le condizioni dei detenuti e lottano contro la pena di morte di continuare a pubblicare news online. E minaccia i reclusi
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=41027
Politecnico di Torino, condannati due studenti
Depositata la sentenza di condanna dei due che sfruttavano la rete del Politecnico per distribuire via FTP programmi, games, videocd e persino film
http://www.punto-informatico.it/p.asp?i=41072
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